Jean-Claude Van Johnson: decostruzione e rilancio (tutto da ridere) di un'icona action

"The Muscle from Brussels", il kickboxer ballerino, l'eroe d'azione sexy ed esotico: se lo ricordate così, preparatevi a uno shock di fronte al nuovo Jean-Claude Van Damme, anzi, Van Johnson.

È stato una delle icone del cinema action tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90, Jean-Claude Van Damme, cintura nera di karate dall'età di diciotto anni, vincitore del titolo di Mr. Belgio come bodybuilder, sex symbol ambosessi e attore prettamente fisico, che ha regalato alla sua filmografia uno stile di combattimento inimitabile, che faceva dei corpo a corpo con calci e pugni volanti una danza potente e armoniosa.

Jean-Claude Van Johnson: un momento della serie firmata Amazon
Jean-Claude Van Johnson: un momento della serie firmata Amazon

Dopo i problemi personali, l'abuso di droghe, le delusioni e i flop della fine degli anni '90, periodo che vide la sua stella tramontare, Jean-Claude Van Damme era tornato a far parlare di sé con il brillante e semi autobiografico JCVD del 2008, per poi dire di no a Sylvester Stallone per un ruolo in I mercenari - The Expendables; passo falso cui ha posto rimedio apparendo nel sequel del 2012.

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My name is Johnson, Jean Claude Van Johnson

Jean-Claude Van Johnson: un'immagine della serie
Jean-Claude Van Johnson: un'immagine della serie

Niente di quello che avete visto fare fino ad ora all'uomo che, nel nativo Belgio, è letteralmente un monumento, può prepararvi a questa nuova, bizzarra fatica partorita con la fondamentale collaborazione di Dave Callaham, già sceneggiatore della saga de I mercenari - The Expendables (e recentemente chiamato a collaborare con Patty Jenkins allo script di Wonder Woman 2), e di Amazon Prime Video.
In Jean-Claude Van Johnson il nostro si reinventa completamente dalle proprie ceneri: il folle soggetto di Callaham lo vede infatti superstar in pensione, completamente scoppiato, scambiato per Nicolas Cage e intento a struggersi per l'amore perduto della dolce Vanessa (Kat Foster). Fino a che, per darsi una scossa, ma soprattutto per provare a riconquistarla, JCVD non decide di fare ritorno sulle scene. Sul set, sì... ma non solo. Perché in questo piccolo universo Jean-Claude Van Damme, sotto lo pseudomino di "Johnson", mette le sue spaccate e i suoi calci rotanti al servizio di un'agenzia di servizi segreti capitanata dalla sua agente Jane (Phylicia Rashad). O almeno ci prova.

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Jean-Claude Van Johnson: una scena della serie
Jean-Claude Van Johnson: una scena della serie

Come è facile intuire da questa snella introduzione, la premessa autobiografica qui è utilizzata in maniera molto più autoironica e dissacrante di quanto non accadesse in JCVD di Mabrouk El Mechri. I successi cinematografici dell'attore belga sono chiamati in causa spesso e volentieri e messi in una luce non sempre in maniera lusinghiera (e questo nonostante Dave Callaham sia un fan dichiarato di Van Damme). E lo show offre a Van Damme il destro per farsi beffe di se stesso in maniera gustosa, che però non è detto che incontri il gusto di chi ha amato il cinema "canonico" dell'eroe di Timecop - indagine dal futuro e Universal Soldier. Di sicuro lo vediamo esplorare un registro - quello comico - per lui del tutto inedito, senza apparire mai spaesato.

L'unione fa la farsa

Moises Arias in Jean-Claude Van Johnson
Moises Arias in Jean-Claude Van Johnson

Pur essendo il simpatico JC la star assoluta, come è fisiologico che sia per un eroe eponimo, lo show di Amazon Prime Video è frutto di uno sforzo corale sia dal punto di vista creativo che da quello dell'ensemble attoriale: è evidente ad esempio l'intesa tra lo showrunner Dave Callaham e il regista di tutti i sei episodi di questo primo ciclo, Peter Atencio; mentre Van Damme fa scintille con Foster ma soprattutto con il minuscolo e irresistibile Moises Arias. Il giovane attore newyorkese di origini colombiane, classe 1994, ci sembra la scommessa più sicura di JCVJ.
Le altre forse sono un po' più traballanti, per lo meno alla luce della visione dei primi tre episodi, che abbiamo avuto modo di vedere alla premiere parigina: come detto, Van Damme non è privo di talento comico, ma probabilmente il suo non è lo show a cui dovrà rivolgersi chi sia in cerca di un plot solido e di un'avventura immersiva e mozzafiato. Più che action comedy, infatti, JCVJ è una comedy pura tutta giocata su un personaggio celebre e i suoi trascorsi e ad alto tasso di legnate; la formula è semplice e il prodotto ha grosso modo lo stesso spessore dei film di scazzottate di Bud Spencer e Terence Hill. Non che ci sia nulla di male in questo.

Movieplayer.it

3.0/5