Dal 31 ottobre siamo nuovamente nell'universo congiunto di Stephen King e Stanley Kubrick grazie a Doctor Sleep, adattamento dell'omonimo romanzo del Re del brivido che, nella visione del regista Mike Flanagan, è diventato un ibrido: il libro è un sequel di Shining in forma letteraria, mentre il film - di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Doctor Sleep - sceglie di includere anche il lavoro di Kubrick, con tutte le conseguenze del caso (basti pensare all'Overlook Hotel e al ruolo di Dick Hallorann). Tra queste c'è la presenza di numerosi rimandi a entrambe le visioni del destino della famiglia Torrance, con l'aggiunta di citazioni ai libri di Stephen King in generale e altri elementi della cultura popolare. Per l'occasione, e come da consuetudine, abbiamo deciso di passare in rassegna gli easter eggs, le curiosità e i dettagli nascosti più significativi, con la solita avvertenza: l'articolo contiene spoiler !
1. Il ritorno della Torre Nera
Molti preferiscono dimenticare la versione cinematografica de La Torre Nera, ma la saga letteraria mantiene una posizione privilegiata nei cuori dei fan dell'opera di King. Lo riconosce anche Mike Flanagan, che in Doctor Sleep inserisce alcuni rimandi sottili alle avventure di Roland Deschain: Dick Hallorann evoca Ka, mentre insegne varie alludono a Tet (l'autobus), LaMerk (il luogo dove i cattivi seppelliscono una vittima) e Joe Collins (il poster fuori dal cinema). E poi c'è Bradley Trevor, il bambino ucciso dal Nodo in Iowa: la sua maglia da baseball ha il numero 19, elemento ricorrente e importantissimo nei romanzi che parlano della Torre.
2. Shining, il romanzo
Abbondano gli omaggi al romanzo originale di Stephen King, a cominciare dal momento in cui Dan Torrance inizia a usare i suoi poteri per tranquillizzare i pazienti in fin di vita: il primo di questi è ricoverato nella stanza 217, che è la camera dell'Overlook dove vive la donna nella vasca da bagno (per il film fu cambiato in 237 su richiesta del Timberline Lodge, usato per gli esterni, dato che era una stanza inesistente).
Dal libro proviene anche la battuta sul "falso volto" riferito alle persone possedute dall'albergo, così come la frase di Jack Torrance sulla medicina. Infine, il dettaglio più evidente e importante: la caldaia, che nel romanzo rade al suolo l'Overlook mandandolo a fuoco, mentre al cinema abbiamo dovuto aspettare quasi quattro decenni per il medesimo risultato.
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3. Shining, il film di Kubrick
E poi c'è lo Shining di Stanley Kubrick, omaggiato soprattutto nella parte finale del film: è stato ricostruito l'Overlook dei tempi, viene recuperato il tema musicale principale e in molte scene Dan diventa praticamente l'alter ego del padre (il quale invece appare come una versione distorta, un ibrido di Jack e Lloyd, motivo per cui nei titoli di coda è chiamato solo "Bartender"), armato di ascia e zoppicante. Anche Rose omaggia Jack, replicandone i gesti quando si avvicina a Dan sulle scale. Un altro rimando, altrettanto filologico ma meno legato alla trama, è l'ufficio del dotto Alton che è praticamente la copia carbone di quello di Mr. Ullman. E poi, come nell'originale, si guarda un cortometraggio dei Looney Tunes (per l'esattezza, uno in cui Wile E. Coyote parla e cerca di acciuffare Bugs Bunny), e la scelta dei personaggi ha un che di cronologicamente corretto: l'ultimo corto classico di Wile e Bip Bip risale al maggio del 1980, quando il film di Kubrick uscì nelle sale americane.
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4. Camei importanti
Per scelta di Flanagan, non c'è praticamente nessun materiale d'archivio (l'eccezione principale è l'inquadratura dell'ascensore insanguinato, difficile da ricreare), il che significa che il cast originale del film di Kubrick non è stato chiamato in causa. C'è però un cameo di Danny Lloyd, interprete di Danny Torrance ai tempi, che in questa sede è lo spettatore che sottolinea la bravura di Trevor Bradley alla partita di baseball. Trevor, dal canto suo, è Jacob Tremblay, già diretto da Flanagan in Somnia. Infine, il regista ha convocato tre attori del suo precedente adattamento di un libro di King, Il gioco di Gerald: Grandpa Flick è Carel Struycken, il dottor Alton ha il volto di Bruce Greenwood e il fantasma di Jack Torrance ha le fattezze di Henry Thomas, apparso anche in Desperation e Incubi e deliri.
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5. Chiamami zio: questioni di parentela
Quando Dan Torrance incontra per la prima volta Abra di persona, le fa notare che al giorno d'oggi un uomo adulto che conversa con una bambina risulta sospetto. Lei propone quindi che lui finga di essere suo zio, e successivamente lo chiama proprio Zio Dan come vezzeggiativo. Questo allude a un colpo di scena importante nel romanzo, dove Dan, tramite una conversazione telepatica con la bisnonna della ragazza, scopre di essere veramente lo zio di Abra: la madre di lei è la sorellastra di lui, frutto di una relazione extraconiugale che Jack ebbe poco prima di perdere il suo lavoro come insegnante, il che lo costrinse ad accettare l'incarico di custode invernale dell'Overlook.