Disclaimer, recensione della serie di Cuaròn con Cate Blanchett: l'importanza del punto di vista

Disclaimer è una delle serie dell'anno: diretta dal regista premio Oscar Alfonso Cuaròn, mostra come, nella vita e soprattutto quando si racconta una storia, il punto di vista sia tutto. Cate Blanchett e Kevin Kline eccezionali. Presentata a Venezia, arriva su AppleTV+ a ottobre.

Cate Blanchett in una scena di Disclaimer

Avevamo detto che una delle serie più belle dell'anno è La donna del lago. Lo ripetiamo ora per Disclaimer, diretta da Alfonso Cuarón, con protagonisti Cate Blanchett e soprattutto Kevin Kline, che torna finalmente in un ruolo importante con cui ci ricorda quanto sia grande. Presentata a Venezia 2024 e in streaming dall'11 ottobre, anche questa è una serie AppleTV+: la piattaforma si conferma un'eccellenza assoluta per quanto riguarda la serialità ed è un peccato che il suo catalogo sia ancora poco conosciuto dal grande pubblico. Se mai Apple dovesse cominciare a fare prodotti mediocri e standardizzati (come molta concorrenza) sarebbe una perdita per tutti. Speriamo quindi che questa recensione di Disclaimer vi convinca a vederla, perché raramente si trova qualcosa del genere in televisione.

Disclaimer La Vita Perfetta Cate Blanchett Foto
Cate Blanchett in Disclaimer

Tratta dall'omonimo romanzo di Renée Knight, Disclaimer racconta la stessa storia da più punti di vista. Al centro di tutto c'è la figura di Catherine Ravenscroft (Blanchett): autrice di documentari di successo, è famosa per la sua capacità di scoprire anche le verità più scabrose. Tutti vogliono lavorare con lei, anche perché si è costruita nel tempo una credibilità. Ha vinto perfino dei premi per il suo lavoro. È sposata con Robert (Sacha Baron Cohen) con cui ha un figlio, Nicholas (Kodi Smit-McPhee).

Questa vita apparentemente perfetta sta però per crollare: dal passato di Catherine emerge una verità che ha cercato di nascondere e dimenticare, raccontata nel romanzo The Perfect Stranger, scritto da qualcuno che sembra sapere perfettamente cosa sia accaduto. L'immagine di professionista integerrima, madre e moglie fedele ne esce distrutta: la donna viene descritta come un essere spregevole, egoista, disposta a tutto pur di proteggere i propri interessi, anaffettiva nei confronti del figlio. Ma è davvero così?

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Un'estate italiana

Come nella grande letteratura dell'800 (e non solo), galeotto fu un viaggio in Italia: il libro dell'autore misterioso recapitato a Catherine racconta di un'estate di venti anni prima. La donna, andata in vacanza con il figlio, che all'epoca aveva 5 anni, ha sedotto un ragazzo di vent'anni, Jonathan Brigstocke. Questa breve relazione ha causato molto dolore: dietro allo scritto c'è infatti il padre di Jonathan, Stephen, che, ormai solo e anziano, ha meditato a lungo una vendetta contro Catherine. Ha studiato tutto nei minimi dettagli: il suo obiettivo è portarle via tutto.

Diretta in modo impeccabile da Alfonso Cuarón, qui alla prima serie tv, Disclaimer - La vita perfetta si interroga sull'importanza dello sguardo. Qual è la verità? La mia o quella degli altri? Lo stesso fatto se raccontato da persone diverse può cambiare completamente. Quello che per alcuni può essere il cattivo è in realtà l'eroe. E viceversa. Questo è vero nella vita e tanto più quando si racconta una storia. Al cinema poi il punto di vista è fondamentale: a seconda di dove posiziona la camera il regista sta facendo una scelta precisa. Cuarón qui ce lo ricorda in ogni inquadratura: nella prima parte, formata da quattro episodi, Catherine sembra davvero una figura terribile, svetta su tutti, è ritratta come un personaggio sinistro. Sembra quasi di rivedere la versione dark di Galadriel, quando dice: "E tutti mi ameranno, disperandosi!". Nella seconda parte, composta dagli ultimi tre episodi, il racconto e la regia cambiano.

Cate Blanchett e Kevin Kline straordinari

Disclaimer La Vita Perfetta Kevin Kline
Kevin Kline in Disclaimer

Quando un artista dello sguardo posa il proprio obbiettivo su due fuoriclasse come Cate Blanchett e Kevin Kline, illuminati dalla fotografia di Emmanuel Lubezki, accade qualcosa di magico. Tra i più grandi attori della nostra epoca, il loro scontro sullo schermo è bello nel modo in cui lo sono i grandi fenomeni naturali: emozionante e terribile. A tratti spaventoso. Disclaimer andrebbe vista anche solamente per loro. In questa storia di vendetta ci mostrano come la natura umana sia complessa e spesso indecifrabile: nello stesso individuo possono convivere un carnefice e qualcuno disposto a salvare una vita. Una madre può amare suo figlio e allo stesso tempo sentirsi costretta a rinunciare a qualcosa per il suo bene. Nessuno è del tutto innocente, ma alcuni causano più male di altri. La cosa che ci accomuna tutti è il dolore: quando questo viene ignorato, o ancora peggio non rispettato, si nega e umilia ciò che ci rende umani. Ogni personaggio di Disclaimer deve farci i conti. E anche noi, che li abbiamo seguiti pensando di sapere già tutto fin dall'inizio.

Conclusioni

Alla prima prova televisiva, Alfonso Cuarón realizza una delle serie più belle degli ultimi anni. Tratta dall'omonimo romanzo di Renée Knight, è una storia di vendetta, in cui siamo portati a pensare di sapere tutto fin dall'inizio, per poi stupirci. A rendere Disclaimer speciale ci sono le interpretazioni di Cate Blanchett e Kevin Kline: due giganti.

Movieplayer.it
4.5/5
Voto medio
4.6/5

Perché ci piace

  • L'interpretazione di Cate Blanchett e Kevin Kline.
  • La regia di Cuarón, che cambia a seconda di chi racconta la storia.
  • La sceneggiatura, sempre di Cuarón.
  • La fotografia di Emmanuel Lubezki.
  • L' interpretazione di Leila George, che ha il ruolo della protagonista da giovane: una rivelazione.

Cosa non va

  • È davvero difficile trovare dei difetti a questa serie: l'unico potrebbe essere non riuscire a convincere chi guarda ad arrivare fino alla fine. È proprio nel finale che tutto diventa altissimo.