La famiglia prima di tutto: per il clan La Piana non è però così facile, visto che è in atto uno scontro generazionale. Il boss storico, Don Mino (Adriano Chiaramida), deve vedersela col nipote Stefano (Giuseppe De Domenico), che ha un'idea più moderna di criminalità. È questo uno dei piani narrativi principali di ZeroZeroZero, serie, dal 14 febbraio su Sky Atlantic HD, nata dall'omonimo romanzo di Roberto Saviano.
Al timone di nuovo Stefano Sollima, che, dopo Romanzo criminale - La serie e Gomorra - La Serie, torna a lavorare con Sky e a raccontare la criminalità: al centro di ZeroZeroZero c'è la cocaina, merce che collega famiglie e persone apparentemente molto distanti tra loro. Dal Messico agli Stati Uniti, fino ai boschi della Calabria: è proprio qui che troviamo Stefano e Don Mino, uno con addosso completi firmati e studi all'estero, l'altro costretto a nascondersi in un bunker.
ZeroZeroZero, la recensione degli episodi 1x01 e 1x02: la cocaina non dorme mai
Abbiamo incontrato nonno e nipote a Roma, interpretati rispettivamente da Adriano Chiaramida e Giuseppe De Domenico, che interpreta un tipo diverso di boss. Stefano ha studiato, conosce le lingue: il suo personaggio rappresenta l'intelligenza criminale, in grado di adattarsi ai tempi: "La coscienza è sempre potere. Sempre" ci ha detto l'attore, proseguendo: "Tu puoi esercitare un potere sulle masse fino a quando non sono istruite. Loro sono molto scaltri, si sono evoluti, proprio perché hanno capito questo tipo di meccanismo. Don Mino comunica con il mondo esterno attraverso meccanismi farraginosi, mentre il mio personaggio è uno che decide, prende, va e tratta come un businessman. Sfrutta l'istruzione, la conoscenza e l'esperienza fatta in un contesto internazionale a proprio vantaggio."