Danny Trejo, Michael Madsen e Mischa Barton presentano Hope Lost

Il nostro incontro con i tre attori americani, che hanno appena finito di girare a Roma Hope Lost, un dramma sul mercato della prostituzione dall'Europa dell'Est, in uscita al cinema il prossimo autunno.

L'inconfondibile interprete della saga di Machete, Danny Trejo; un "volto noto" del cinema di Quentin Tarantino, Michael Madsen; e la giovane ex star del popolarissimo teen-drama The O.C., Mischa Barton. Cos'hanno in comune fra loro tre interpreti così differenti? Ebbene, Danny Trejo, Michael Madsen e Mischa Barton sono i capofila del cast di Hope Lost, il crime-thriller diretto da David Petrucci, girato a Roma nelle scorse settimane e programmato per arrivare nelle nostre sale il prossimo autunno. Sabato mattina, alla Casa del Cinema di Roma, le tre star americane hanno presentato Hope Lost alla stampa in compagnia del giovane regista e dei co-produttori del film, Andrea Iervolino, Cosetta Turco e Monika Bacardi. Per la Iervolino Turco Films, si tratta del terzo progetto che coinvolge attori americani dopo Sights of Death, con Michael Madsen, Daryl Hannah, Danny Glover, Stephen Baldwin e Rutger Hauer, e The Humbling, con il grande Al Pacino. Hope Lost racconta la storia di Sofia, una ventenne rumena che, abbacinata dalla prospettiva di un fulmineo successo televisivo, viene attirata in Italia e costretta ad entrare in un losco giro di prostituzione, iniziando così un terribile calvario...

Danny Trejo
Danny Trejo
Iniziamo la conferenza stampa domandando al regista e agli attori qual è il loro personale bilancio di un progetto sul punto di essere portato a termine. Davide Petrucci: Proprio oggi concludiamo le riprese del film, e vorrei ringraziare i produttori per avermi dato questa grande opportunità. Nel cast, oltre ai tre attori presenti, ci sono anche Daniel Baldwin e la giovanissima Francesca Agostini.
Mischa Barton: Si tratta del mio secondo film in italia, avevo già lavorato in passato ad una produzione di Dino De Laurentiis; mi piace molto lavorare qui.
Danny Trejo: Nel film interpreto un personaggio crudele ma anche con alcuni aspetti ambigui. Vorrei ringraziare tutti gli italiani che ho incontrato in questo periodo, sono persone davvero eccezionali. Ieri, alle tre di notte, passeggiavo da solo per le strade di Roma, ed è un'esperienza meravigliosa! Spero di tornare presto in vacanza in Italia insieme alla mia famiglia.
Michael Madsen: Anche con me e con la mia famiglia tutti gli italiani si sono dimostrati fantastici, mi sono trovato davvero bene qui. Mi hanno detto che ci sono origini italiane nel mio albero genealogico, anche se non sono sicuro che sia vero. Comunque ho visto tanti film italiani: è un paese magnifico, con una grande cultura e una lingua splendida, e tutti questi fattori hanno reso sicuramente molto piacevoli le riprese. Forse mi comprerò una casa in Abruzzo, sarei felice di far crescere i miei figli in questo paese. Con Danny ci conoscevamo ed eravamo gia amici... siamo entrambi due giovani delinquenti che si sono trovati sul lato sbagliato della strada! Lo stimo tantissimo, e spero che lavoreremo di nuovo insieme.
Micha Barton
Micha Barton
Come vi siete approcciati ad un tema complesso e controverso quale lo sfruttamento della prostituzione? Mischa Barton: Hope Lost affronta tematiche molto interessanti ed esplora diversi lati oscuri. Come attrice mi piace interprare ruoli differenti, e questo personaggio in particolare è molto diverso da me: è una ragazza dura, con un passato difficile sul marciapiede ed un carattere di ferro, in contrasto con l'ingenuità della protagonista. Mi sono dovuta tingere i capelli e imparare a recitare con l'accento ungherese.
Andrea Iervolino: Hope Lost è un film che dovrebbe indurre il pubblico italiano a riflettere: è tratto da una storia vera, e lo sfruttamento delle prostitute dall'Est è un argomento del quale sarebbe necessario parlare. Dovremmo iniziare a occuparci di questo problema, e speriamo che in tal senso il film possa mandare un messaggio importante.

Dal punto di vista produttivo, quali sono state le vostre sfide principali? Davide Petrucci: Le riprese sono durate quattro settimane; abbiamo girato nelle periferie di Roma, e trovato scorci interessanti da utilizzare per le scene ambientate in Romania. Prima delle riprese inoltre sono andato in Romania e mi sono documentato accuratamente sul problema della prostituzione. La mia intenzione con Hope Lost è quella di unire un forte messaggio sociale ad un tipo di cinema di genere.
Andrea Iervolino: Il film è stato prodotto con un budget di due milioni di euro, ed è stato finanziato in parte anche dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Lo presenteremo per il mercato al Festival di Cannes e contiamo di farlo uscire in autunno. Il nostro è un progetto di internazionalizzazione delle produzioni, e in questa direzione abbiamo già stretto rapporti importanti con l'estero.