Fa un certo effetto essere al Dolby Theatre. Si percepisce aria di leggenda, anche se la notte degli Oscar è ancora lontana. Viene spontaneo voltarsi per vedere se da qualche parte Ellen DeGeneres stia scattando un selfie con i suoi amici celebrities. Non la avvisto, in compenso vedo orde di colleghi della stampa internazionale ridere di gusto, commuoversi e applaudire con entusiasmo alla fine della proiezione del restaurato Matrimonio all'italiana.
Sono a Los Angeles, a seguire il Cinema Italian Style, rassegna di cinema italiano che ogni anno alterna proiezioni, dibattiti e mondanità (con ospiti random che vanno da Mel Gibson a Eros Ramazzotti, passando per Al Pacino e Danny DeVito). In occasione dell'ottantesimo compleanno della diva italiana più famosa nel mondo, si è deciso di celebrare Sophia Loren in due diverse occasioni, che in comune hanno la modalità della testimonianza diretta, del racconto in prima persona.
Sophia racconta la Loren a Hollywood
Dopo la serata al Dolby Theatre in cui l'attrice è stata intervistata pubblicamente dal regista Rob Marshall, si è tenuta presso l'Istituto Italiano di Cultura la proiezione-evento del documentario interamente incentrato sulla diva Donne nel mito - Sophia racconta la Loren. Con la regia del giornalista Marco Spagnoli, quaranta minuti di rari materiali d'archivio montati con oltre mezzo secolo di interviste e commenti per raccontare Sophia a 360 gradi, dalla carriera al privato (la fame e i sacrifici iniziali, la voglia di riscatto, la sensazione di non essere mai all'altezza, l'amore con Carlo Ponti, la gioia nel diventare madre). Da Hollywood al piccolo schermo, il doc passerà in tv il 31 dicembre sera su Diva Universal, canale133 di Sky, che ha ideato la serie Donne nel mito proprio per omaggiare le grandi donne che hanno fatto la storia. Del cinema, e non solo.
Come si diventa "donne nel mito" nel cinema italiano
Perché Sophia è una 'donna nel mito'? Lo chiediamo ad attori e registi ospiti del Cinema Italian Style: "Per la sua grande capacità attoriale unita a una femminilità animale, sensuale e ruvida", risponde Francesco Scianna. "Per l'aura travolgente che emana: ha la bellezza dirompente e materna di madre Natura", aggiunge Matilde Gioli. Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, polemizza: "A differenza delle attrici che rappresentano oggi l'Italia nel mondo, lei sì che era brava". Scatta spontaneo il toto-erede della diva. C'è chi fa i nomi di Micaela Ramazzotti, di Cristiana Capotondi, anche Paolo Virzì dice la sua: "Sbaglia chi sostiene che lo star system italiano sia morto: oggi attrici come Valeria Golino, Laura Morante e Valeria Bruni Tedeschi sono idolatrate ovunque".
Nuovo Cinema Paradiso in mostra
A 25 anni dall'uscita e dall'Oscar, si è deciso di rendere omaggio al film Nuovo cinema Paradiso con una mostra (25 anni di Cinema Paradiso, organizzata da Luce Cinecittà) curata dall'amico ed esperto Ninni Panzera: "L'unicità di Tornatore sta nel suo essere ancora un cineasta in grado di farci sognare, anche quando propone opzioni matematiche e costruzioni geometriche come La migliore offerta". In mostra non solo locandine e materiali pubblicitari che raccontano il successo del film, ma anche un interessante spaccato di "making of": "Si va dai bozzetti dello scenografo a quelli dei costumi, dalle foto di scena inedite di Biamonte mostrate per la prima volta ai costumi veri e propri" (originali in gran parte, più qualche camicia di repertorio, ndr).
Tornatore: "Venticinque anni? A me sembra l'altro ieri"
Gli americani riuniti all'Egyptian Theatre lo applaudono convinti chiamandolo 'maestro'. Lui ringrazia e fa sfoggio di modestia: "Fa un effetto strano constatare che nei confronti del mio film Nuovo Cinema Paradiso ci sia già un'atmosfera museale, mentre a me sembra di averlo fatto solo l'altro ieri. A dirla tutta questa dimensione celebrativa un po' mi infastidisce, e un po', certo, mi fa piacere**". Del nuovo film, La corrispondenza, che verrà prodotto dalla Paco Film Cinematografica proprio come La migliore offerta, con Blake Lively e Jeremy Irons nel cast non intende parlare. Chiediamo a Panzera, che conferma "la riservatezza per cui Peppuccio è noto: così riservato che non ama mai condividere le idee sui suoi nuovi progetti".
Cinema italiano nel mondo
Se Tornatore, Salvatores, Bertolucci, Benigni e Sorrentino hanno già vinto l'Oscar, Paolo Virzì è in lizza per la candidatura a miglior film straniero con Il capitale umano, e intanto i film italiani continuano a registrare un notevole successo di pubblico e critica a livello internazionale. Ne è un felice esempio Anime nere di Francesco Munzi, venduto già in 15 paesi: "E' stato acquistato anche in America, ne siamo felici - ci racconta il regista - Da Toronto a Los Angeles è bello constatare che l'attenzione per il nostro film non è mai scemata, ma sempre cresciuta". Gli fa eco Pif, applauditissimo alla proiezione di La mafia uccide solo d'estate: "Mi emoziona stare con Virzì e Tornatore a Hollywood, più per la loro compagnia che per il posto in sé. Certo stare qui al primo film fa effetto. Ogni tanto devo darmi qualche sberla per crederci, e intanto penso al prossimo. Ma il secondo film è dura, soprattutto, se il primo è stato molto amato: non potrei passare subito al terzo?". Lui scherza, ma la platea americana ride conquistata.