"C'era una volta"... un guilty pleasure: 5 motivi per cui la serie continua a stregare

C'era una volta compie cinque anni: per celebrare la serie ABC, e tutte le favole a cui ha dato corpo, ecco cinque motivi per cui è un guilty pleasure perfetto.

Una foto promozionale del cast della serie 'Once Upon A Time'
Una foto promozionale del cast della serie 'Once Upon A Time'

C'era una volta Storybrooke, piccola città del Maine, con la sua biblioteca, l'ospedale, il negozio di antichità e l'accogliente Granny's diner, con torta di mele sempre pronta e cioccolata calda per accompagnarla. Un posto tranquillo, se non fosse che tutti i suoi abitanti altri non sono che i protagonisti delle fiabe, imprigionati da anni in un incantesimo che li ha catapultati sulla Terra, facendogli dimenticare il proprio glorioso passato di cavalieri valorosi e principesse coraggiose. Sbarcato cinque anni fa in tv, Once upon a time, arrivato in Italia, su Sky, il giorno di Natale 2011, con il titolo C'era una volta, è stato creato da Edward Kitsis e Adam Horowitz, già sceneggiatori di Lost, che hanno messo su un progetto ambizioso, ovvero quello di unire tutte le più famose favole in una sola.

Essendo una serie ABC, e facendo quindi parte della The Walt Disney Company, C'era una volta prende spunto principalmente dai classici di animazione Disney, riproponendone ambientazioni, costumi e suggestioni, cercando interpreti che somiglino in tutto e per tutto alle rispettive controparti disegnate. La storia ruota attorno a Emma Swan (Jennifer Morrison), ragazza orfana che, il giorno del suo 28esimo compleanno, viene contattata da Henry (Jared Gilmore), figlio adottivo di Regina (Lana Parrilla), sindaco di Storybrooke, perché crede che lei sia la Salvatrice di cui si parla nel suo libro delle favole, destinata a risvegliare la cittadina e tutti i suoi abitanti.

C'era una volta: Jennifer Morrison in una foto promozionale della seconda stagione
C'era una volta: Jennifer Morrison in una foto promozionale della seconda stagione

Cominciata con le migliori intenzioni, C'era una volta ha presto perso mordente: tralasciando gli effetti speciali non sempre all'altezza, le ambientazioni kitsch e la recitazione a volte modesta (sì, stiamo parlando proprio di te Emilie de Ravin), a prendere una china discendente è stata proprio la storia, appesantita forse dall'incombenza di dover realizzare 22 episodi a stagione, allungata a dismisura e diventata presto una raccolta di figurine delle fiabe più popolari (basti pensare alla quarta stagione incentrata sulle principesse di Frozen - Il regno di ghiaccio, il più grande successo Disney degli ultimi anni).

Nonostante questo, il carisma di alcuni attori e il fascino irresistibile che le fiabe hanno su tutti noi, a cinque anni dall'inizio C'era una volta continua a essere guardato da milioni di spettatori, perché è diventato un vero e proprio guilty pleasure. Ecco cinque motivi per cui guardarlo nonostante la fotografia smarmellata e la faccia impassibile di Azzurro (Josh Dallas).

1. I cattivi e i loro costumi

C'era un volta: Lana Parrilla in un poster promozionale per la terza stagione
C'era un volta: Lana Parrilla in un poster promozionale per la terza stagione

Come in ogni favola che si rispetti, se il cattivo è riuscito il più è fatto: i villain di C'era una volta sono decisamente i personaggi migliori, su tutti la terribile Regina Cattiva interpretata da Lana Parrilla e il Tremotino di Robert Carlyle, non a caso anche gli attori di maggior talento della serie. Spietati ma in fondo (molto in fondo) ancora dotati di un briciolo di umanità, Regina e Mr. Gold (questi i loro nomi da semplici terrestri) sono il primo mobile della storia: senza le loro vendette, sensi di colpa, eccessi d'ira e magie strabilianti, tutto sarebbe perennemente tranquillo e noioso a Stortbrooke. Inoltre, entrambi posseggono i costumi e il trucco più appariscente e divertente: vestito di pelle di coccodrillo, Gold è sia un mago che l'alligatore della favola di Peter Pan e per rendere al meglio l'idea di una creatura pericolosa, è ricoperto di scaglie dure e dorate.

Once Upon a Time: Robert Carlyle nell'episodio La voce della coscienza
Once Upon a Time: Robert Carlyle nell'episodio La voce della coscienza

La Regina Cattiva è invece la gioia delle cosplayer: trucco sempre impeccabile e aggressivo, con tanto di ciglia finte e rossetti color prugna o rosso fuoco, con lei il costumista Eduardo Castro si è sbizzarrito, ricoprendola di piume corvine, pizzi, inserti di pelle, gioielli sontuosi e ricami dai riflessi rossi, viola e blu.

Leggi anche: I "cattivissimi" che amiamo odiare: la Top 10 dei migliori villain delle serie TV

2. Le citazioni di Lost

C'era una volta: l'attrice Emilie de Ravin in The Dark Swan
C'era una volta: l'attrice Emilie de Ravin in The Dark Swan

All'epoca orfani di Lost da nemmeno un anno, Edward Kitsis e Adam Horowitz, almeno nelle prime due stagioni, hanno confessato al mondo la loro mancanza per Jack, Locke e gli altri disseminando C'era una volta di riferimenti alla serie. Oltre ad aver ingaggiato diversi attori che abbiamo visto sull'isola - tra cui Emilie de Ravin (che interpreta Belle e in Lost era Claire), Alan Dale (Re George/Charles Widmore), Jorge Garcia (il gigante Anton/Hugo), Rebecca Mader (Zelena/Charlotte), Elizabeth Mitchell (La Regina di ghiaccio/Juliet) - nei primi episodi è spuntata fuori anche la barretta di cioccolato Apollo, bottiglie di MacCutcheon Scotch Whiskey, il cigno della stazione Dharma e l'orologio fermo di Storybrooke segna l'orario 8:15 (lo stesso numero del volo Oceanic 815 dei sopravvissuti).

Leggi anche Speciale Lost:

3. Personaggi femminili forti

C'era un volta: Ginnifer Goodwin nell'episodio Lost Girl
C'era un volta: Ginnifer Goodwin nell'episodio Lost Girl

Molti dei personaggi principali di C'era una volta sono donne e, buone o cattive, hanno tutte personalità, discostandosi parecchio dalle eroine viste nei classici Disney: Biancaneve (Ginnifer Goodwin) qui non è ingenua e canterina, ma combatte brandendo spade e tirando magistralmente con arco e freccia, si sporca le mani e lotta per il suo amore, spesso salvandogli la vita. Tutto il contrario della classica principessa indifesa.

4. Personaggi maschili affascinanti

Colin O'Donoghue in una foto promozionale dell'episodio Into the Deep della serie C'era una volta
Colin O'Donoghue in una foto promozionale dell'episodio Into the Deep della serie C'era una volta

Anche i personaggi maschili hanno il loro fascino, soprattutto Capitan Uncino (Colin O'Donoghue): molto più giovane e atletico di quello del film di animazione Disney, il pirata qui indossa giacche di pelle e ha lo sguardo incorniciato da una linea di eyeliner nera, proprio come una rock star. Non solo uncino: nei primi episodi il Cacciatore di Capuccetto rosso è interpretato da Jamie Dornan, passato poi a mostrare le sue grazie nella saga cinematografica di Cinquanta sfumature di grigio, mentre Robin Hood ha il volto di Sean Maguire, che sembra la versione televisiva di Michael Fassbender.

5. La possibilità di vedere in live-action i protagonisti dei classici Disney

C'era una volta: Georgina Haig interpreta Elsa in una scena dell'episodio White Out
C'era una volta: Georgina Haig interpreta Elsa in una scena dell'episodio White Out

La più grande attrattiva di C'era una volta rimane però quella di poter vedere la versione in carne e ossa dei personaggi delle favole Disney, elemento che scava direttamente nel subconscio e nei ricordi di infanzia degli spettatori, come dimostra il grande impegno che la Disney sta mettendo nel realizzare i live action dei suoi classici più amati (qualche esempio: Alice in Wonderland, Cenerentola, Il libro della giungla e l'imminente La Bella e la Bestia). Non solo personaggi e costumi: alcune scene iconiche, come il ballo di Belle e la Bestia, o alcuni passaggi chiave di Frozen, sono stati riprodotti ispirandosi passo passo ai film di animazione originale, per la gioia dei fan più affezionati, che magari da piccoli sognavano di far incontrare La Sirenetta con Capitan Uncino, mentre Alice mangiava biscotti per diventare più grande.