Cars on the Road, la recensione: un viaggio on the road targato Pixar

La recensione di Cars on the Road, la nuova serie animata spin-off della saga Disney e Pixar con protagonisti Saetta MacQueen e Cricchetto in giro per gli Stati Uniti, disponibile interamente sulla piattaforma dall'8 settembre, in occasione del Disney+ Day.

Cars On The Road
Cars on the Road: un'immagine della serie animata

Non poteva che nascere da un franchise come Cars l'idea di un viaggio on the road dei due protagonisti, metaforico e fisico. Proprio come spiegheremo nella recensione di Cars on the Road, la nuova serie animata spin-off della saga Disney e Pixar, disponibile interamente, in occasione del Disney+ Day, sulla piattaforma dall'8 settembre. La celebrazione annuale, nata nel 2021, della comunità mondiale di Disney+ prevede il debutto di nuovi contenuti dei brand principali del servizio (Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e Star), e quest'anno si inserisce nel D23 Expo: The Ultimate Disney Fan Event presentato da Visa ad Anaheim (California), che si terrà dal 9 all'11 settembre.

On the road... again

Cars Road Foto
Cars on the Road: un'immagine della serie animata

Protagonisti della serie animata sono i migliori amici Saetta McQueen (doppiato nella versione originale da Owen Wilson) e Cricchetto (nella versione originale con l'inconfondibile voce del Sud di Larry The Cable Guy) che si imbarcano in un viaggio on the road attraverso gli Stati Uniti, da Radiator Springs a Est per il matrimonio della sorella di Cricchetto. "Cricchetto ha una sorella?" vi starete chiedendo. È la stessa domanda che si fa Saetta, il quale anche se titubante parte alla volta delle grandi strade americane insieme all'amico. Un viaggio che sarà sia fisico che metaforico per i due, che impareranno molto l'uno sull'altro, scopriranno di più sul proprio passato, vivranno ad ogni tappa un'avventura inaspettata e piena di colpi di scena. Ognuno dei 9 episodi da circa 10 minuti l'uno corrisponde infatti a una città o un pit-stop lungo il viaggio. Tutti - dal produttore Marc Sondheimer allo sceneggiatore e regista Steve Purcell, ai registi Bobby Podesta e Brian Fee fino al compositore Jake Monaco - si sono adoperati per ricreare in ogni puntata un omaggio a un genere o a un film di culto. Da Jurassic Park a Shining, da Fast and Furious a Mad Max: Fury Road e X-Files, dai B-movies ai film sugli alieni, dalle case infestate ai clown, non ci si fa mancare niente in Cars on the Road.

Cars 3, parlano le voci italiane: "Questi personaggi ci rendono eterni"

Affrontare le proprie paure

Cars On The Road Scena 4
Cars on the Road: una scena della serie

Sono tante le tematiche sottese al racconto sciorinato nei nove episodi: dall'affrontare le proprie paure, all'accettare le differenze altrui e trovare un punto di incontro invece che un motivo di scontro, fino a un episodio (il settimo) che omaggia la settima arte con una storia meta-narrativa. Saetta e Cricchetto si ritroveranno sul set di un film pieno di colpi di scena (e di riscritture). C'è addirittura una strizzata d'occhio estremamente autoironica al peso della CGI sull'animazione tradizionale (rappresentata dagli effetti speciali in scena e non aggiunti successivamente) e sulle guest star famose che spesso oscurano i protagonisti principali (Cars on the Road insomma ironizza su se stessa e sul proprio franchise). Piena di ironia, la serie scherza continuamente sulle caratteristiche dei personaggi - il narcisismo di Saetta così come l'ingenua simpatia di Cricchetto - riuscendo a trasportare anche concetti come i dinosauri in ambito automobilistico. Le gag faranno divertire i bambini, mentre le citazioni e gli easter egg presenti strizzeranno l'occhio al pubblico adulto.

Pixar: i migliori film dello studio di Lasseter

Animazione scoppiettante

Cars On The Road Scena 2
Cars on the Road: una scena della serie

L'animazione è la stessa del franchise di Cars - motori ruggenti ma con l'acceleratore all'ennesima potenza: è così che gli animatori hanno potuto sperimentare e giocare ancora di più con le gag e la composizione delle automobili dei personaggi. Quest'aspetto è acuito dalle new entry, come i Monster Truck o i Camion che rappresentano le corse clandestine e il vagabondaggio, spesso visti con sospetto anche in forma umana. È infatti la trasposizione antropomorfa l'aspetto che colpisce di più dello show, e di quanto sia curato in ogni dettaglio, insieme alla forte componente (auto)ironica che lo accompagna. Il viaggio on the road poi ha permesso ai creatori di sbizzarrirsi anche nel creare di volta in volta un ambiente che rispecchiasse il folklore americano. Una vita sulla strada quella di Saetta e Cricchetto, che ci ricordano con questa serie il valore dell'amicizia, anche quella che inizialmente sembra più improbabile e invece ci può regalare grandi sorprese e un arricchimento personale.

Conclusioni

Come abbiamo spiegato nella recensione di Cars on the Road, la serie animata spin-off del popolare franchise utilizza il topos narrativo del viaggio on the road per gli Stati Uniti al fine di dare molti elementi di spunto e riflessione ai protagonisti Saetta McQueen e Cricchetto, celebrando nel frattempo la settima arte.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.7/5

Perché ci piace

  • La conferma dell’animazione targata Pixar che si sbizzarrisce con ambientazioni e auto antropomorfe.
  • Le gag divertenti e le tematiche affrontate tra le righe
  • L’omaggio e le citazioni alla cultura cinematografica e pop.

Cosa non va

  • Rimane un intrattenimento molto semplice e lineare, anche se intelligente.