Tu vedi, alle volte, il tempismo: Sarah Michelle Gellar è ospite al Filming Italy Sardegna Festival 2025 ed è finalmente pronta a dire qualcosa sul sequel di Buffy l'ammazzavampiri, serie cult anni '90 in cui è la Cacciatrice, che sarà diretto dalla regista premio Oscar Chloé Zhao.

Scherzando sul fatto che oggi, con tutto ciò che sta succedendo a livello globale, la Bocca dell'Inferno forse sia ovunque, ha detto: "Potremmo esserci sopra adesso! Quindi speriamo che Buffy sia pronta a salvare il mondo di nuovo: l'ha fatto tante volte. Questa volta però non bippatemi: telefonatemi, altrimenti non funziona". Poche ore dopo il presidente Trump ha colpito l'Iran. Speriamo che Buffy sia pronta.
Nel sequel, scritto da Nora e Lilla Zuckerman, Gellar sarà di nuovo Buffy, ma la protagonista sarà una nuova Cacciatrice, Nova, interpretata da Ryan Kiera Armstrong. Nella nostra intervista ci dà qualche anticipazione su cosa dobbiamo aspettarci da questo nuovo ciclo di episodi.
Buffy l'ammazzavampiri: intervista a Sarah Michelle Gellar
Parlando con Sarah Michelle Gellar ci siamo resi conto di sapere davvero molto poco di questo sequel. Pensavamo infatti tutti che Buffy sarebbe stata una mentore per Nova, invece l'attrice ha distrutto le nostre certezze.
Gellar: "Non ti dirò nulla. Non rivelerò nulla. Tranne che interpreterò Buffy. Non ho detto né che non sarò una mentore, né che lo sarò. E Nova in realtà non c'è... È un personaggio inventato". Siamo un po' confusi.
Chloé Zhao è una grande fan di Buffy
Una cosa che si sa però con certezza è che Chloé Zhao dirigerà l'episodio pilota. E che è una grande fan di Buffy: "Quattro anni fa ho ricevuto una telefonata in cui Chloé Zhao, mi chiedeva di pranzare insieme, e ho pensato: Chloé Zhao sa chi sono?! Mi hanno detto che voleva propormi un progetto. Quando però ho saputo che si trattava di Buffy ho detto di no. Poi però ha continuato a chiamare, ripetendo che aveva questa idea. Alla fine mi sono detta: non posso non andare a incontrare Chloé Zhao. Ho riservato un'ora per prendere un caffè e quattro ore e mezza dopo stavamo ancora insieme. Siamo passate dal caffè al pranzo e poi ai cocktail".

"La sua passione e le sue ragioni per voler raccontare di nuovo questo mondo erano così potenti, che mi sono ritrovata a pensare per la prima volta: forse potrei farlo. Poi ho detto di no un sacco di volte. Siamo andati avanti così per un paio d'anni, mentre pensavamo a come sarebbe stato questo mondo. Ma Chloé è creativa e il suo metodo è così diverso da quello di chiunque altro con cui abbia mai lavorato ed è molto liberatorio".
Team Spike o team Angel?

Questa è la domanda storica che prima o poi si fanno tutti i fan della serie. Gellar non ha voluto rivelarci a quale team appartiene Zhao, mentre è noto che lei abbia sempre detto Angel. Anche se oggi si fa delle domande su questa storia d'amore: "Onestamente, ci sono tanti segnali di allarme per lei. Ho l'impressione che forse abbia bisogno di qualcuno che non abbia 200 anni più di lei, che non sia violento, che non sia un non-morto. Non lo so. Forse c'è qualcun altro. Non lo so. Ma comunque rimango team Angel".
L'evoulzione del "Buffy speak"

La serie creata da Joss Whedon è diventata celebre soprattutto per il suo linguaggio rivoluzionario, chiamato "Buffy speak", che oggi si insegna nelle università. In che modo è evoluto il modo di parlare della serie quasi 30 anni dopo, con i social e tutto il resto? Gellar: "È qualcosa di cui stiamo discutendo attivamente: come sarà questo mondo in questo 2025 dei social media, di belle immagini? Aspettate e vedrete. Ma ci stiamo lavorando a fondo".
Una nuova "Scooby Gang"
Dalla lettura del casting che la produzione sta facendo, abbiamo saputo che ci sarà una nuova "Scooby Gang", ovvero il gruppo di amici della protagonista. Rispetto alla fine degli anni '90, è più difficile per gli adolescenti di oggi fare amicizia?

L'attrice: "Sì. Penso che questo sia stato uno dei motivi principali per cui abbiamo voluto davvero riprendere la serie. Questo era quello che pensavamo allora, tanti anni fa: che le persone si sentissero emarginate se non erano il giocatore di football o la cheerleader. E ora guardo questi ragazzini e vedo che tutto viene pubblicato sui social media. È così difficile distinguere tra ciò che è reale e ciò che non lo è, cosa è solo un'immagine curata e quali siano invece immagini modificate. E quindi penso che oggi questi ragazzi si sentano più soli adesso rispetto ad allora. E questo è stato uno dei motivi per cui ho pensato che fosse il momento giusto per riprendere in mano questo mondo, perché le persone hanno bisogno di quell'ancora, di quella famiglia scelta, del fatto che sei diverso, ma fantastico: la tua diversità è il tuo superpotere. Come si sopravvive in quel mondo? E questo è uno dei motivi principali per cui abbiamo voluto farlo".