Boris 3: Un'altra tv è possibile

Torna l'appuntamento con 'Boris', la fuori-serie televisiva più amata dagli italiani, giunta alla terza stagione, più divertente e cattiva che mai con nuovi esilaranti personaggi, guest star del cinema, una sorprendente 'fiction nella fiction' e un'energia satirica puntata sulla politica.

Una calorosissima accoglienza da stadio ha accompagnato ieri la presentazione al Teatro Palladium di Roma della terza stagione di Boris. La serata, organizzata da Fox Channels Italy in collaborazione con la Fondazione Roberto Rossellini per l'Audiovisivo, si è trasformata in un vero evento mondano e ha riscosso una presenza superiore alle aspettative al punto da essere raddoppiato: l'incontro con il cast al completo e la proiezione in anteprima assoluta dei primi tre episodi sono stati possibili anche per il massiccio pubblico che, affollando in delirio la Garbatella dal tardo pomeriggio con una fila scomposta che invadeva le strisce pedonali all'esterno della struttura, non era riuscita a entrare alle 21:00 perché i posti erano già esauriti. Striscioni affettuosi e ironici che osannavano i personaggi più amati, come Bevi Itala, bevi e Biascica, smarmella tutto, e urla da fan irriducibili hanno colorito e animato la serata sorprendendo gli attori stessi applauditi come star di Hollywood.

La proiezione è stata preceduta dalla divertente clip "Dal RomaFictionFest al RomaFictionFest: viaggio andata e ritorno nel mondo della fiction della serie più atipica della tv italiana", un "richiamino", come lo chiama Biascica, per ricordare la vittoria della serie nella seconda edizione del Roma Fiction Fest, dove si era conquistata il premio per il Miglior prodotto televisivo del 2008. Una chicca per gli spettatori che hanno potuto rivedere i volti dei loro beniamini e alcune delle gag più esilaranti delle scorse stagioni, da Corrado Guzzanti nei panni di Mariano "l'attore di seconda fascia" e Ninni Bruschetta alias Duccio, col suo naso sempre "infarinato", fino alla "diva" Franchini, dall'indimenticabile merendina da pubblicizzare al caso Darfur "dentro di noi". Nel video René (l'amatissimo Francesco Pannofino) definisce Boris "popolare, comunicativa, che rifiuta inutili intellettualismi per parlare a tutti, uno stile riassunto nella formula A caxxo di cane" e la platea, che condivide le sue parole e le ribadisce ad alta voce, è già riscaldata per il big match!

In sala era presente tutto il cast e non si è fatto a meno d'ironizzare su una fiction della rete generalista che veniva presentata da un'altra parte nella stessa serata. L'attenzione si è subito posta sull'assenza di Machiavelli, la fiction nella fiction con la quale ci avevano lasciato nell'ultima puntata dopo la conclusione de Gli occhi del cuore. Gli sceneggiatori Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo scherzano sul fatto di essersi messi nei guai per uscire dall'imbarazzante empasse. Poi spiegano al pubblico, come se gli consegnassero le istruzioni per l'uso: "le prime due puntate sono un po' particolari, sono diverse da quelle successive. Vi anticipiamo che abbiamo cercato di parlare della mentalità degli imprenditori, di come funziona una rete, di come sceglie cosa farci vedere". A dirigere la nuova stagione sarà il bravo Davide Marengo, regista dell'apprezzato Notturno bus che si era già cimentato nella regia televisiva con Il commissario Manara per la Rai, riscuotendo il favore del pubblico del piccolo schermo. Marengo confessa di essere entusiasta e di sentirsi onorato di dirigere una delle sue serie preferite.
Intervengono anche le star, da Francesco Pannofino, acclamato come un gladiatore, che ci rivela: "La terza serie è un bellissimo racconto dalla prima alla quattordicesima puntata. È un bel filmone in cui ci sarà anche mia figlia!" a Roberta Fiorentini che racconta: "Non posso più girare per Trastevere ché mi riconoscono e mi chiamano tutti Itala", poi sulla serie aggiunge, "Gli autori scrivono così bene che quando ho letto la prima volta il copione ridevo da sola: si ride anche solo leggendolo Boris!!".
Se nella nuova stagione ritroveremo i personaggi che il grande pubblico riconosce e ama, Stanis, il divo (Pietro Sermonti), Alessandro "Seppia" (Alessandro Tiberi), Arianna (Caterina Guzzanti), Duccio (Ninni Bruschetta), Biascica (Paolo Calabresi), Lopez (Antonio Catania), Sergio (Alberto Di Stasio), Lorenzo, lo stagista "muto" (Carlo de Ruggeri), Alfredo (Luca Amorosino) e il dottor Cane (Arnaldo Ninchi), non mancheranno le new entry: tra i nuovi personaggi Valerio, l'attore maledetto del cinema italiano interpretato da Marco Giallini, Fabiana, esordiente straordinaria e non raccomandata interpretata da Angelica Leo, e il pesciolino rosso Roger Federer perché, come dice René nella prima puntata, "ogni pesce una fiction, ogni fiction una sfida". Ad accompagnare le nuove leve Christian Ginepro, Malika Ayane, Fabrizio Buompastore, Francesco Cordella, Daniela Terreni e Ariella Reggio ci sarà anche una serie di guest star che faranno irruzione sul set da Filippo Timi e Valentina Lodovini, che vedremo in due ruoli bizzarri nel terzo episodio "La qualità non basta", a Laura Morante, da Massimiliano Bruno a Paolo Sorrentino, a riconferma del grande apprezzamento per la serie anche da parte del mondo dello spettacolo.
Irriverente, sarcastica, cinica, coraggiosa: Boris, la fuori-serie italiana cult degli ultimi anni che ha rigenerato la serialità nazionale, e che finora aveva riscosso un successo eclatante con suo singolare carattere metatelevisivo, prendendo in giro il mondo della fiction, si appresta a osare ancora di più e dimostra di poter fare quello che manca sulle reti generaliste, la satira politicamente scorretta. La terza stagione - con 14 nuovi episodi che verranno trasmessi a partire dal 1° marzo alle 22:45 sul canale Fx (119 di Sky) con un doppio appuntamento (s'incomincia con Un'altra tv è possibile in due parti) promette infatti di raccogliere nuovi consensi puntando sulla situazione politica, cui fa riferimenti ben più espliciti di quelli a cui ci ha abituati il Bagaglino, e sul mondo dello spettacolo. La sgangherata troupe di Boris adesso sarà alle prese con il mondo della "vera fiction" all'italiana, di cui René Ferretti viene definito "il Roberto Saviano", ridicolizzando stavolta il medical drama all'americana che non smette di riscuotere successo dai tempi di E.R. fino ai più recenti Dr.House e Grey's Anatomy. Il dietro le quinte sarà dedicato dalla terza puntata a Medical Dimension, spin-off _de _Gli occhi del cuore _che prende il posto del fallimentare _Machiavelli, per raccontare il mondo della tv ma anche un Paese che arranca nello "scarto", parola chiave che diventerà il nuovo tormentone della serie, tra il falso buonismo e le marchette, tra la politica lassista e le raccomandazioni.