Black Mirror è un'opera antologica che ha rappresentato, a suo modo, uno spartiacque fondamentale nella serialità televisiva: il suo linguaggio sperimentale così come l'ambizione del creatore Charlie Brooker (Dead Set, How Videogames Changed the World) di denunciare gli aspetti più oscuri della tecnologia non ha uguali nel mondo dell'intrattenimento streaming. Con la pubblicazione, a partire dalla terza stagione, su Netflix - dopo la messa in onda su Channel 4 e Sky Cinema - lo show si è finalmente confrontato con un pubblico più ampio e al tempo stesso più esigente che ha richiesto un maggiore impegno qualitativo. Come spesso accade con i prodotti antologici, anche Black Mirror purtroppo è ricaduta, specialmente a seguito del film interattivo Black Mirror: Bandersnatch, in una spirale di mediocrità molto lontana dai fasti delle prime tre stagioni, con tra l'altro un collante tematico meno futuristico e più realistico. Il recente teaser della stagione 6 di Black Mirror (in arrivo a giugno 2023), però, sembra cambiare notevolmente le cose e se teniamo in considerazione anche le informazioni che abbiamo sui nuovi episodi, le aspettative sono decisamente più alte del solito.
Le parole di Charlie Brooker
Lo stesso Charlie Brooker si è recentemente espresso riguardo la sesta stagione di Black Mirror, andando a delineare alcune caratteristiche importanti. "Ho intenzione di stravolgere alcuni dei miei presupposti fondamentali su cosa aspettarmi. Di conseguenza, questa volta, accanto ad alcuni dei tropi più familiari di Black Mirror, abbiamo anche alcuni nuovi elementi, tra cui alcuni che in precedenza avevo giurato che lo show non avrebbe mai affrontato, per estendere i parametri di ciò che è riconoscibile come 'un episodio di Black Mirror'. Le storie sono ancora tutte in pieno stile Black Mirror, ma con alcune variazioni pazzesche e una maggiore varietà rispetto al passato". Le parole chiave, in questo caso, sono varietà, familiarità e variabilità con lo showrunner che ha quindi fatto intendere da un lato che vuole tornare alle origini, senza però rinunciare a delle variazioni in tema. Delle dichiarazioni molto promettenti che colpiscono di più sul lato contenutistico e tematico, suggerendoci di fatto che il canone Black Mirror può arrivare ad una nuova maturazione.
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Esplorare l'inesplorabile
Sempre l'autore della serie ha fatto capire che, all'interno della sesta stagione, si va oltre il terreno già tracciato, arrivando addirittura alla presentazione di elementi inizialmente non considerati dallo sceneggiatore stesso. Un dettaglio che, a seconda di come lo si legge, può rappresentare un miglioramento o un peggioramento di quanto abbiamo visto fino ad ora. Se ci dobbiamo basare solamente sul fattore novità, effettivamente anche la quinta e la quarta stagione hanno proposto qualcosa di differente, ma ad un livello tale che ha allontanato troppo la serie dalla sua filosofia di partenza. Se però innovare ed esplorare l'ignoto implica l'avere ben presente il nucleo fondante dello show, ciò può dimostrare da un lato una presa di coscienza di quanto accaduto negli ultimi anni, ma anche il preciso desiderio di riprendere in mano il progetto con cura e dedizione. È chiaramente ancora tutto da vedere, ma quel poco che è stato mostrato all'interno del teaser trailer lascia sicuramente ben sperare.
Un teaser violento e ansiogeno
Il video in questione sulle nuove puntate di Black Mirror, pubblicato sul canale YouTube ufficiale di Netflix il 26 aprile 2023, si apre con un'astronave in orbita: quale migliore immagine per dimostrare agli spettatori che si ritorna alla fantascienza più pura? Anche le altre ambientazioni che vediamo velocemente, fotogramma dopo fotogramma, ci portano a pensare di nuovo al futuro (e non al presente), con un taglio ansiogeno e opprimente che è sempre stato un segno distintivo dell'opera. Non devono inoltre passare in secondo piano la violenza e la brutalità, l'orrore e anche il grottesco, tutte caratteristiche visive (e ancora prima narrative) che hanno fatto parte del DNA della serie fin dalla prima stagione. Tutta questa familiarità deve essere vista come una sorta di rassicurazione visiva nei confronti del pubblico che avrà sicuramente modo, magari con il trailer vero e proprio, di scoprire al contrario quali sono gli elementi innovativi e diversi dal solito dello show.
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Grandi prove attoriali
Nelle cinque stagioni precedenti della serie, si sono alternati su schermo degli attori straordinari, che sono sempre stati valorizzati appieno all'interno dello show, anche nelle puntate non proprio brillantissime. Da questo punto di vista, la sesta stagione vuole a tutti i costi sfoggiare i nuovi artisti coinvolti nel progetto, dedicando proprio una porzione del teaser ad alcuni volti noti dello star system mondiale. Tra Aaron Paul e Ben Barnes, Himesh Patel e Michael Cera, per poi passare a Salma Hayek, Zazie Beetz, Danny Ramirez, Josh Hartnett e molti altri, è alquanto complicato valutare queste scelte di casting ancora prima di vedere il prodotto finale. D'altra parte, sapere già che a giugno 2023 vedremo proprio tali interpreti, ci spinge ancora una volta a vedere con curiosità la serie, preannunciandoci grande prove attoriali. Detto questo, un cast eccellente è sempre stata un'arma a doppio taglio nel mondo dell'intrattenimento, perché potrebbe rivelarsi una mera attrattiva nei confronti di un intreccio magari non così esaltante.
Una spinta maggiormente cinematografica
Chiudiamo il nostro articolo sulla stagione 6 di Black Mirror appoggiandoci, ancora una volta, a delle indiscrezioni recentemente trapelate sulla serie. Come ha riportato Variety, le cinque puntate che vedremo quest'estate hanno una portata decisamente più cinematografica, venendo trattate come film individuali. Questa informazione legata agli episodi non deve essere letta come un'analisi di puro minutaggio (anche perché anche la quinta stagione ha avuto puntate che sono andate oltre l'ora), ma una riflessione sul contenuto che sarà protagonista del piccolo schermo. Dire che gli episodi sono più cinematografici implica sottilmente che quanto mostrato avrà un impatto maggiormente scenografico, impattante e coinvolgente, staccandosi quindi dall'approccio seriale. Per il resto è davvero difficile intuire che cosa si volesse indicare con queste parole, se semplicemente una maggiore qualità di fondo o un comparto tematico più complesso che però riesce comunque a concludersi un confine ben delineato. Speriamo solo di non trovarci di fronte ad un nuovo Bandersnatch che ha deluso non poco il pubblico e la critica.