Un cinema che sublima la realtà, che mescola fiaba e vita vera, regalando emozioni destinate a restare. Era questo che i creatori di Ballerina (al cinema dal 16 febbraio) volevano riuscire a realizzare con il loro primo film d'animazione ed è questo che hanno saputo fare davvero. Perché la storia della piccola Félicie, in fuga dall'orfanotrofio per inseguire il proprio sogno di diventare un'étoile dell'Opera nella Parigi di fine '800, è di quelle capaci di arrivare a tutti, abbracciando un pubblico vastissimo. Ballerina arriva al cuore dei bambini, raccontando loro che vale sempre la pena lottare per provare a inseguire i propri sogni, ma al tempo stesso regala forti emozioni anche ai grandi, ricordando loro quanto lontano si possa arrivare, con la dedizione e l'umiltà.
Ballerina: una miscela esplosiva in cui tutto funziona bene
Ma non è solo il messaggio in sé a rendere questa produzione franco-canadese un piccolo grande gioiello dell'animazione contemporanea. In questo film a funzionare è praticamente tutto. Realizzato con un budget sei volte inferiore a quello usato in genere dagli studios americani per operazioni analoghe, Ballerina unisce alla sua forza espressiva, una scrittura minuziosa, una cura ai dettagli visivi e una costruzione dei personaggi, che insieme creano quella miscela esplosiva, che nel cinema è un po' come il Santo Graal. Senza retorica e senza sconti il film usa la più ferrea delle discipline, la danza classica, e la più sfortunata delle eroine, un'orfana poverissima, per dimostrare che, anche nelle circostanze più dure, è possibile mantenere viva la speranza di realizzare i propri sogni. Il segreto è rimanere fedeli a se stessi, alla propria storia e non arrendersi nemmeno di fronte alle ingiustizie del mondo.
Umorismo e personaggi fortemente umani
Altro grande merito del film è saper trattare tutto questo con ironia, umorismo, azione e tratteggiando l'umanità di personaggi imperfetti, che sbagliano e chiedono scusa, che cadono e si rialzano e che sanno entrarci nel cuore come fossero reali.
Oltre a Félicie anche i comprimari sono tutti perfettamente caratterizzati: il compagno di fuga e fedele amico Victor, che sogna di diventare un inventore e lavorare per il grande Gustave Eiffel; la misteriosa Odette, sguattera dell'Opera, che diventerà il mentore (e molto di più) per Félicie; la rivale Camille, ricca e altezzosa aspirante ballerina, che diventerà la nemesi di Félicie; e l'egocentrico Rudolph, ballerino rubacuori dell'Opera.
Il Karate Kid della danza
I cinefili avranno la loro dose di compiacimento anche con le tante suggestioni che Ballerina regala. Impossibile non richiamare alla memoria i duri allenamenti di Karate Kid - Per vincere domani o addirittura Rocky. Difficile anche non ripensare alla tenacia e alla passione incompresa di Billy Elliot, all'audizione di Flashdance e persino alle rocambolesche e divertentissime fughe alla Indiana Jones. In altre parole un omaggio al cinema destinato a diventare un grande classico dell'animazione 2.0.
In attesa di vedere in sala Ballerina, abbiamo voluto ripensare ai migliori film d'animazione, che ci hanno tenuto compagnia in questi ultimi anni. Tra i tanti che abbiamo amato ne abbiamo scelti dieci, che, secondo canoni diversi, hanno saputo eccellere nel loro genere.
I migliori 10 film animati degli ultimi anni
1 Toy Story 3 - La grande fuga (2010)
Quindici anni dopo il suo epocale debutto nel mondo dell'animazione con Toy Story (primo lungometraggio completamente realizzato in computer grafica) la Disney Pixar regala al mondo il terzo capitolo della sua saga con protagonisti Woody, Buzz Lightyear e tutta la banda di giocattoli. Il loro padroncino Andy è cresciuto e, prima di andare al college, decide di mettere tutti i suoi fedeli compagni d'infanzia in soffitta.
Qualcosa andrà storto e loro si ritroveranno tutti in un asilo nido. Ancora una volta il film è un capolavoro di scrittura, animazione e ritmo amatissimo da grandi e piccini. Il pubblico lo premia con un record assoluto di incassi (poi battuto da Frozen - Il regno di ghiaccio) e la critica con due premi Oscar e un Golden Globe.
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2 Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento (2010)
La poesia e il fascino dell'animazione giapponese ci traghettano in un mondo parallelo, con la grazia e la minuzia tipica di tutti i grandi film prodotti dal celebre Studio Ghibli (La città incantata, Il castello errante di Howl). Questa volta il grande Hayao Miyazaki firma solo la sceneggiatura e passa, con successo, il testimone a un regista più giovane, Hiromasa Yonebayashi, già apprezzato animatore di alcuni dei suoi film. Ispirata agli Sgraffignoli, alcuni racconti inglesi di Mary Nolton, la storia racconta di Arrietty, una quattordicenne curiosa, coraggiosa e alta dieci centimetri! La ragazzina appartiene, infatti, al misterioso (e quasi estinto) popolo dei Prendimprestito, persone in miniatura che vivono, celandosi dai pericolosi esseri umani e prendendo da loro in prestito solo il necessario per vivere. Arrietty abita con la sua famiglia sotto al pavimento di una casa nella campagna di Tokyo e tutto per lei cambierà quando Sho, un bambino malato di cuore, arriverà in casa e scoprirà della sua esistenza. Una denuncia al consumismo e un inno all'accettazione del diverso e alla convivenza pacifica.
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3 Cattivissimo me (2010)
Parlare della cattiveria con ironia, ma senza banalizzarla o ridurla a una sterile categoria. Un'ambizione impensabile per un lungometraggio animato dedicato anche ai bambini più piccoli. Impensabile fino all'arrivo di Cattivissimo me. Primo della Illumination Entertainment, il film racconta la storia di Gru, aspirante super cattivo che, tra un dispetto e l'altro, progetta di rubare - niente meno che - la luna. Ad aiutarlo i suoi scagnozzi gialli: i mitici Minions. Sul suo cammino incontrerà tre orfanelle che, a poco a poco, faranno emergere la sua bontà d'animo, fino a trasformarlo in un padre amorevole. Una storia paradossale sulla possibilità di cambiare, di non etichettare le persone e di cercare sempre il buono negli altri.
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4 Dragon Trainer (2010)
Hiccup è il giovane e gracile figlio unico del coraggioso e possente capo vichingo dell'isola di Berk. Qui tutto ruota attorno a un'attività particolare: uccidere i draghi, che minacciano gli abitanti e rubano il bestiame. L'unico a non riuscirci, per la vergogna del padre, è proprio l'esile e goffo Hiccup, che ad ogni tentativo finisce per combinare un'infinità di guai. Quando, però, proprio lui riuscirà a catturare un pericolosissimo e raro esemplare di Furia buia, Hiccup farà un'incredibile scoperta. I draghi non sono le creature malvagie che loro pensano. Tanto che tra il ragazzino e il drago nascerà un'incredibile amicizia. I loro voli tra cielo e mare sono tra i momenti più elettrizzanti ed emozionanti del cinema animato e proiettano verso l'alto anche i cuori e i pensieri di piccoli e grandi spettatori. Un film sulle conseguenze e il male creati dal pregiudizio, sul potere dell'amicizia e sul coraggio. Ammirevole e molto apprezzata anche la scelta della DreamWorks di non censurare un finale con una nota piuttosto dura, in cui il giovane protagonista perde una gamba. Plauso a un'animazione che sa parlare ai bambini con sincerità.
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5 Rapunzel - L'intreccio della torre (2010)
Seppur ispirata alla fiaba di Raperonzolo dei fratelli Grimm la nuova Rapunzel disneyana ha ben poco in comune con la sua classica antenata. Se è vero che gli elementi chiave della prigionia nell'alta torre e dei lunghissimi e leggendari capelli, usati per issare in alto la strega, restano fermi, tutto il resto è nuovo e originale. La protagonista è una esuberante e curiosa fanciulla, che al momento giusto coglie l'occasione per cercare la propria libertà e andare a scoprire il mondo. Il tema qui è quello della lotta interna che scaturisce, quando il desiderio di affermare se stessi si scontra con rigide norme parentali. Una lotta che diventa il mezzo della liberazione, quando queste norme non sono il frutto di un amore vero, come accade qui. Grande forza del film è la vena ironico-umoristica che pervade molte scene, ma anche l'umanità dei personaggi, sia buoni che cattivi. La principessa Rapunzel è un tipo tosto, che si difende a suon di padellate e fa amicizia persino coi furfanti. Tanto da innamorarsi del fascinoso fuorilegge Flynn Rider. Il loro incontro-scontro e la loro storia d'amore è una delle più moderne, realistiche e commoventi del cinema animato.
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6 Ribelle - The Brave (2012)
Può un film d'animazione ambientato in epoca medievale raccontare tematiche coinvolgenti e attuali ai ragazzi di oggi? Con Ribelle - The Brave la Pixar ha dimostrato di sì. La protagonista qui è una principessa distante anni luce dalle sue colleghe disneyane, sotto molti punti di vista. Innanzitutto quello dell'aspetto: Merida ha una folta chioma di riccioli rossi e un viso tondo, molto diverso da quelli più scolpiti e delicati di Cenerentola & co. Poi nella personalità: questa giovane erede al trono è, per l'appunto, una ribelle, che cavalca senza paura tra le Highlands scozzesi e maneggia arco e frecce come il migliore degli arcieri. Infine nei desideri: sposarsi con un principe è l'ultimo dei suoi pensieri, anzi è la spinosa questione che innesca tutta la storia della sua ribellione. Tema cruciale e sempre attuale qui è il rapporto madre-figlia, nella sua fase più delicata: quella in cui i bollenti spiriti dell'adolescenza trasformano il confronto in scontro. Godibile per tutta la famiglia e con una nota humour molto presente Ribelle mescola realismo a elementi fantasy, regala grandi emozioni visive e musicali, con una computer grafica e una colonna sonora perfettamente al servizio della narrazione.
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7 Frozen - Il regno di ghiaccio (2013)
Liberamente ispirato a La regina delle nevi di Andersen, il lungometraggio Frozen - Il regno di ghiaccio è stato un vero e proprio tsunami nel mondo dell'animazione. Con decine di premi ricevuti, due Oscar vinti (miglior film animato e miglior canzone per Let it go!) e un record, ancora imbattuto, nella classifica globale dei maggiori incassi cinematografici nella storia dell'animazione, questo può essere considerato a tutti gli effetti Il grande classico Disney dell'era 2.0. Pur partendo da una cornice tradizionale (un regno lontano, un re, una regina e due bellissime principessine), la storia si arricchisce, infatti, di svolte rivoluzionarie e memorabili. Innanzitutto la trasformazione di Elsa, la sorella maggiore, che, dopo essersi nascosta per tutta la vita, per celare al mondo il suo incontrollabile e pericoloso potere di creare il ghiaccio, decide di accettare la sua vera identità e di scappare da tutto e tutti, per creare il proprio solitario regno. Una presa di posizione forte e da donna emancipata, che dà una forte scossa di modernità nel mondo delle principesse Disney. Ancor più eclatanti le scelte di trasformare il classico principe azzurro in un impostore arrivista, sgretolando così la più classica delle figure dell'amore fiabesco, e di affidare all'affetto fraterno il potere salvifico del "vero amore", che assicura il lieto fine. Un successo planetario, una manna per il merchandising e un sequel già in lavorazione.
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8 I Croods (2013)
I Croods sono una famiglia di cavernicoli, che sopravvive alle infinite insidie dell'età della pietra, grazie a una estrema dose di prudenza. La regola imposta dal capo-famiglia è una e molto chiara: rimanere sempre al sicuro dentro alla caverna e uscire solo per procacciarsi il cibo. Un limite che va decisamente stretto alla giovane Eep, adolescente desiderosa di scoprire il mondo e di trovare la propria libertà. Rivoluzionando un'ambientazione cara al mondo animato, quale la preistoria, la DreamWorks Animation dà vita a un mondo popolato da creature fantastiche e a una storia universale, in cui l'istinto primordiale cede il passo alla ragione e la curiosità diventa la scintilla di una ribellione e di un'evoluzione. E lo fa con un film pieno di azione, humour e sequenze adrenaliniche, costruite con grande abilità. Memorabile la lunga scena iniziale della cattura dell'uovo, costruita come una sorta di partita di rugby, in cui ogni componente della famiglia sfodera tutte le proprie abilità. Grande ritmo e una colonna sonora perfettamente al servizio della storia.
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9 Inside Out (2015)
Uno degli spunti cinematografici più riusciti e acuti degli ultimi anni è sicuramente quello che ha dato vita ad Inside Out. Il lampo di genio è tanto semplice quanto formidabile: personificare le emozioni di una ragazzina di undici anni, e renderle protagoniste antropomorfe dotate di vita propria all'interno della sua mente, governata attraverso i pulsanti di una console. Un modo a dir poco originale e potentissimo per decodificare una delle cose in assoluto più difficili da raccontare e rappresentare. Il tessuto narrativo, il ritmo, le trovate sulla rappresentazione dei meccanismi della memoria e dei sentimenti e la resa visiva raggiungono il livello cui Pixar Animation ci ha abituati da sempre: quello dell'eccellenza. Un livello garantito anche dalla firma alla regia di Pete Docter, che in bacheca conta già due premi Oscar: il primo per Up (altra meraviglia dello studio californiano) e il secondo proprio per Inside Out. Indimenticabile la scena della cena in famiglia, in cui a prendere forma sullo schermo sono le emozioni di mamma e papà, durante un tipico dialogo tra coniugi. Ironia ai massimi livelli e tempi comici da manuale.
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10 Oceania (2016)
Sono tanti i pregi e i meriti di Oceania. Per la prima volta la Disney ambienta un lungometraggio sulle isole della Polinesia e ne fotografa con cura e rispetto la millenaria cultura. Una fotografia sublimata dalla forza sognante dell'animazione, che raggiunge vette mai toccate nella resa scenografica e, in particolare, nella creazione delle acque dell'oceano. Un oceano che diventa essere vivente e coprotagonista della storia, insieme alla giovane Vaiana. Anche lei è una grande e azzeccata novità. Nel consesso delle principesse Disney, pur venendo dal passato, è la più moderna di tutte. La sua avventura non ruota attorno alla ricerca di un principe che la salvi, ma la trasforma in un'eroina coraggiosa, in cerca di se stessa. Infrangendo la regola paterna, la ragazza affronta il mare nel tentativo di salvare il suo popolo. Non un atto di impertinente disobbedienza, ma un profondo e inarrestabile desiderio di crescere e affermare la propria identità. Immagini e musiche grandiose, personaggi travolgenti (su tutti il semidio Maui coi suo tatuaggi animati)e spunti narrativi intelligenti. Il duo Ron Clements e John Musker aggiunge a La sirenetta, Aladdin, La principessa e il ranocchio un altro grande successo.
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