Arthur: la web series interattiva "da morire"

La televisione svizzera ci regala una produzione pulp in cui Ettore Nicoletti interpreta un serial killer amabile intenzionato a guarire dal vizietto di uccidere. Ci riuscirà? Alla serie è collegato un divertente concorso.

"In ogni addio c'è l'immagine della morte" - George Eliot

L'ultima frontiera delle web series è la Svizzera. Arriva dal Canton Ticino Arthur , serie digitale dalle venature thriller in 10 puntate prodotta da RSI, Radiotelevisione Svizzera. Arthur, che ha la faccia da schiaffi dell'affascinante Ettore Nicoletti, è un quarantenne schivo e riservato che ama gli agi, l'ordine, la pulizia, il silenzio... e detesta l'umanità. La sua refrattarietà al mondo che lo circonda lo spinge a ridurre al minimo le interazioni sociali. Il suo unico amico è Zed, vecchio barbuto rimasto paralizzato a causa di un ictus che lo ha privato della parola. La sua giornata tipo è scandita da lunghi sonni ristoratori, lenti risvegli e una routine domestica che lo distoglie da attività necessariamente sociali quali fare la spesa e lavorare.

Arthur: il protagonista della web series Ettore Nicoletti
Arthur: il protagonista della web series Ettore Nicoletti

Nel gustoso pilot, intitolato Smetto quando voglio, Arthur viene scaricato dalla sua disillusa fidanzata che gli rinfaccia tutti i suoi difetti e lo sprona a cambiar vita. Ma il vero problema di Arthur è un altro. Dietro il suo aspetto distinto e i modi signorili si nasconde un efferato serial killer. La molla scatta ogni volta che l'uomo è costretto a misurarsi con la petulante umanità che lo circonda. Novello Dexter transalpino, Arthur ha una spiccata passione per coltelli, ma non disdegna neppure l'utilizzo di armi improprie. La decisione di dare un taglio col passato e trovarsi un vero lavoro coincide con il proposito di smettere di uccidere. Riuscirà Arthur a tener fede alla promessa fatta a se stesso?

"Da qualche parte bisognerà pur cominciare a comportarsi bene"

Arthur: Ettore Nicoletti e Marco Balbi in una scena
Arthur: Ettore Nicoletti e Marco Balbi in una scena

Creare un universo complesso in una manciata di minuti è impresa ardua, ma Arthur ci riesce con successo. La serie, che affonda le proprie radici in un terreno ben noto ai fan alternando ironia e suspence, con qualche rapida incursione nello splatter, deve la sua forza alla sapiente commistione di tutti gli ingredienti. Dietro la produzione vi è un giovane team creativo che vede al timone il produttore Alberto Meroni. La regia di respiro cinematografico la dobbiamo al regista svizzero Nick Rusconi, coautore della serie insieme a Chloe de Souza. Con una scrittura raffinata e citazionista, Arthur strizza l'occhio al succitato Dexter, da cui mutua l'idea del serial killer con una morale, semina riferimenti a Joe R. Lansdale, autore di culto che spazia tra pulp, hard boiled e horror, a Clive Cussler, George Eliot e al filosofo rumeno Emil Cioran.

Arthur: Ettore Nicoletti con le mani sporche di sangue
Arthur: Ettore Nicoletti con le mani sporche di sangue

Focus della narrazione è il famigerato Arthur. Con le sue gesta criminali, direttamente o indirettamente, l'assassino compulsivo alimenta il motore del plot, ma anche se il suo è il punto di vista privilegiato nella narrazione, non ne è l'unico. Nell'intento di preservare l'effetto sorpresa, non solo per il pubblico, ma a tratti anche per lo stesso Arthur, il duo Rusconi/Dos Santos affianca al serial killer una manciata di pittoreschi personaggi di contorno. Oltre al succitato Zed, interpretato da Marco Balbi, vi è Atticus (Massimo Viafora), che lavora nella libreria in cui il killer decide di farsi assumere. Nano di lynchiana memoria, Atticus ha velleità attoriali ed è dotato della capacità di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto (o sbagliato). Nella seconda parte della web series fa, inoltre, la sua comparsa Cordelia (Vanessa Compagnucci), commissario che scoprirà di avere una speciale affinità con Arthur.

Uccidi, indovina e vinci!

Arthur: un primo piano di Vanessa Compagnucci
Arthur: un primo piano di Vanessa Compagnucci

Arthur non è solo una web series avvincente, ma è anche un prodotto interattivo. Alla serie svizzera è collegato un concorso rompicapo che si sviluppa via web e social man mano che i dieci episodi vengono pubblicati. Per partecipare, gli spettatori dovranno registrarsi al sito rsi.ch/arthur e indovinare una serie di parole misteriose collegando tre indizi celati all'interno di ogni puntata. In una corsa contro il tempo, le parole messe insieme aiuteranno i giocatori a svelare la reale identità di un misterioso personaggio alleato, oppure antagonista, di Arthur e a decriptare il suo terribile messaggio. Chi riuscirà nell'impresa potrà vincere 8.000 franchi. Il gioco non è semplicissimo, ma niente paura! La pagina Facebook ufficiale di RSI aiuta a identificare gli indizi necessari per indovinare le parole misteriose. E se ancora non dovesse bastare, sempre su Facebook è sorto il primo gruppo di auto-aiuto per riuscire a districarsi nella rete di indovinelli. Il nome del gruppo, piuttosto esplicativo, è Quando Arthur ti manda in crisi. Oltre a rischiare di vincere il montepremi del quiz, potreste anche incontrare nuovi amici. Meglio di così!