Dopo la confusione di Justice League, passato bruscamente dalle mani di Zack Snyder a quelle di Joss Whedon, Warner Bros. aveva bisogno di un eroe, in grado di trovare un equilibrio tra il mondo dell'avventura e dell'epica e quello dell'umorismo, con una visione coerente e un'abilità evidente per le scene di combattimento: James Wan è quell'eroe. In sala dal primo gennaio con Aquaman, il regista ha dato uno scossone al DC Extended Universe, realizzando quello che, a detta di molti, è il miglior film sui supereroi DC dai tempi della trilogia di Christopher Nolan.
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Non era un'impresa facile: Aquaman, anche grazie alla parodia della serie tv The Big Bang Theory, è un supereroe meno noto e poco amato dal grande pubblico, che lo immagina in tuta aderente arancione, capelli biondissimi e a cavalcioni di un cavalluccio marino. James Wan invece, complice la presenza fisica di Jason Momoa, che riprende il ruolo dopo Justice League , ne ha fatto un protagonista dalla bellezza esotica, con i capelli lunghi, tatuaggi, vestiti di pelle e una passione per le bevute e le battute. Un Jason Momoa all'ennesima potenza insomma.
In Aquaman Arthur Curry, figlio delle regina di Atlantide, Atlanna (il premio Oscar Nicole Kidman) e di un uomo, Thomas Curry (Temuera Morrison), guardiano di un faro, è il ponte tra due mondi, un mezzosangue che può evitare la guerra tra mare e terra, progettata dal fratello, re Orm (Patrick Wilson), intenzionato a distruggere gli abitanti della superficie. Per farlo gli occorre il leggendario tridente del primo re di Atlantide e in questa ricerca Arthur è aiutato dalla principessa Mera (Amber Heard).
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Aquaman e la bellezza dell'Italia
Evolutissimi e orgogliosi, gli abitanti di Atlantide disprezzano la Terra: per mostrare loro quanto in realtà la superficie sia bella, James Wan ha scelto l'Italia e in particolare la Sicilia: dal vivo, a Londra, al junket europeo di Aquaman, abbiamo ringraziato il regista per questo: "L'ispirazione è venuta da una piccola vacanza a Positano, la bellezza della costa mi ha colpito, mi ha ispirato: ho pensato che sarebbe stato fantastico ambientare le scene in superficie di Aquaman in un piccolo villaggio di pesca in Italia."
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Nel segno di Steven Spielberg, George Lucas e James Cameron
Avventura, epica, azione: Aquaman è un college folle e divertente di diversi toni e stili: sembra quasi che James Wan si sia divertito a citare molti dei grandi film anni '80 e '90 che ama, come Jurassic Park e Indiana Jones, con un accenno anche a Il Signore degli Anelli. Ovviamente si è divertito moltissimo nel farlo: "È stato forte: c'è un po' di tutto, ma il fumetto è così. Il fumetto in settant'anni ha giocato con diversi elementi fantastici: mostri, avventure in mare aperto, storie di pirati. Sono stato ovviamente influenzato da questo e anche dal fatto che sono cresciuto con Steven Spielberg, George Lucas e James Cameron. Sento che questo è un film grazie a cui ho potuto cimentarmi con il cinema vecchia scuola che amo."
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L'eroe di tutti
All'inizio del film Thomas Curry dice alla regina Atlanna che sulla Terra le lacrime si sentono: un eroe, per essere tale, deve provare anche il dolore? Secondo James Wan sì: "Molti dei buoni film sui supereroi sono emozionanti, mostrano temi e situazioni molto umane: credo sia davvero importante, specialmente per un film come questo, che ci porta in un mondo fantastico, in cui ci sono personaggi e situazioni fuori dall'ordinario, fondare tutto su emozioni umane. È per questo che il rapporto tra il personaggio di Nicole Kidman e quello di Temuera Morrison è così importante per me: è la colonna vertebrale emozionale di tutto il film, che segna il nostro eroe. Credo che questo tipo di cose sia importante per tutti i film che faccio."