Alla ricerca dell'isola delle sirene
Se escludiamo Harry Potter, Il signore degli anelli e Twilight - ovvero tutti fenomeni letterari prima ancora che cinematografici - quella dei Pirati dei caraibi è stata la saga rivelazione dello scorso decennio, se non per meriti artistici certamente per quelli mediatici: oltre ad incassare più di due miliardi di dollari in tutto il mondo, è la saga che ha di fatto trasformato Johnny Depp in un vero e proprio mito, uno dei più grandi divi dei nostri tempi. E lo ha fatto con un personaggio, quello del capitano Jack Sparrow, che è diventato un'icona a sua volta e che deve effettivamente tutto al suo interprete. I registi infatti passano, i compagni sul set pure (non fanno ritorno infatti nè Orlando Bloom né Keira Knightley), ma al centro di questa bizzarra e insuale saga c'è sempre e solo lui, questo bislacco pirata coraggioso e fifone al tempo stesso, cialtrone e autoritario, canaglia e irresistibile rubacuori.
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Dopo la scarsa vena di un terzo capitolo fin troppo ambizioso, con questa nuova pellicola firmata Rob Marshall (per il regista di Chicago e Memorie di una Geisha si tratta del primo blockbuster) si decide di fare un bel passo indietro e tornare agli elementi che più avevano funzionato negli episodi precedenti: il personaggio di Sparrow ovviamente, ma anche i suoi duetti con Barbossa e con una controparte femminile forte; e questa volta, a differenza del caso The Tourist, la chimica tra i due sex symbol (che peraltro avevano già recitato insieme in Blow, del 2001) funziona piuttosto bene.
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D'altronde fin dal primo capitolo gli autori Ted Elliott e Terry Rossio avevano dimostrato di sapere ben unire la commedia all'iconografia (se non mitologia) piratesca, e le new entry Barbanera (e ciurma al seguito) e le splendide ma mortali sirene possono certamente valere il prezzo del biglietto, così come i brevi camei di Keith Richards e dame Judi Dench. Ma d'altronde per chi ama da tempo le avventure di Jack Sparrow non serve altro incentivo che gli occhi pesantemente truccati di Johnny Depp, che in versione pirata ormai non stupirà più come la prima volta ma continua ad essere una sicura fonte di divertimento.
Movieplayer.it
3.0/5