Agents of S.H.I.E.L.D. commento all'episodio 1x10, The Bridge

L'organizzazione Centipede esce allo scoperto: tre supersoldati assaltano un carcere per liberare un pericoloso stratega militare. Per fronteggiare questa nuova minaccia alla squadra di Coulson viene assegnato Mike Peterson, la prima cavia di Centipede, ora schierato con lo S.H.I.E.L.D. Ma persino i suoi superpoteri potrebbero essere inutili.

IL PLOT

Tre supersoldati potenziati dagli innesti Centipede fanno irruzione in un carcere e, grazie alla loro forza sovrumana, riescono facilmente a liberare l'inquietante Po, l'uomo misterioso che avevamo già intravisto nelle scorse puntate.
La squadra di Coulson si occupa del caso e a loro si unirà proprio la prima cavia di Centipede: Mike Peterson, l'uomo che a causa del siero Extremis modificato stava rischiando di provocare un disastro nel corso del pilot. Ora redento e determinato a riscattarsi, Peterson è diventato una recluta S.H.I.E.L.D. e, cosa più importante, è in possesso di superpoteri simili a quelli degli uomini di Centipede.
Pur con il parere contrario di May, che considera Peterson troppo poco affidabile, il team si mette sulle tracce dei supersoldati, dell'evaso ex-militare ed esperto stratega Po e di Raina, l'enigmatica donna con il vestito a fiori incaricata di procurare le cavie per il progetto.
Il primo scontro tra i due gruppi ha luogo in una fabbrica abbandonata e il team S.H.I.E.L.D. ne esce malconcio: Peterson viene ferito gravemente e Coulson, Ward e May non possono nulla contro i poteri sovrumani dei supersoldati. L'unico che riescono a catturare viene immediatamente ucciso con il famigerato "esplosivo oculare" che i nostri avevano già visto nel caso di Akela Amador, segno che l'organizzazione che hanno di fronte possiede risorse inaspettate.
Mentre il conflitto tra May e Skye diventa sempre più evidente, la situazione precipita: il capo occulto dell'organizzazione Centipede, conosciuto solo come "Il Chiaroveggente", ordina un attacco definitivo e Po organizza un piano per eliminare una volta per tutte Coulson e i suoi. La carta vincente sarà il rapimento del figlio di Peterson, per salvare il quale il neo-agente sarà costretto a fare una mossa disperata e dagli esiti catastrofici.

COSA CI È PIACIUTO DI QUESTO EPISODIO

- Hard times. Siamo al giro di boa e, prima della pausa natalizia (la serie riprenderà il 7 gennaio), la trama fa un bel passo avanti. L'esito finale non è perfetto - i difetti li vedremo tra poco - ma tutto sommato la puntata funziona: merito soprattutto del fatto che Centipede sembra un nemico non solo all'altezza del team, ma addirittura superiore. Po, Reina e il misteriosissimo Chiaroveggente sembrano sempre un passo avanti ai nostri Agenti e questo non può che giovare al tono generale della serie. Meno "monster of the week" e più problemi, insomma.

- (Non) volemose bene. Se fino ad ora i rapporti tra i membri del team erano incentrati sull'affetto e sulla stima reciproca, questa volta volano scintille tra May e Skye. Le avvisaglie c'erano tutte, ma lo sfogo a muso duro della glaciale Cavalleria contro l'hacker è stato decisamente interessante. Perché, alla fin fine, razionalmente sappiamo che Skye ha le sue ragioni, che May sta facendo la "bitch" per le ragioni sbagliate e per proteggere un segreto, ma vuoi mettere la soddisfazione del vedere la ragazzina rintanata in cameretta a piangere? Troppo cattivi, dite? Tranquilli: possiamo facilmente immaginare che Skye si riprenderà presto.

- Ward. Ovvero: come passare dalla fase "boccalone" a quella "I'm the real deal" nell'arco di una sola puntata. La risposta per le rime a May, dopo il primo scontro con Centipede, è stata da Manuale dei Tipi Veramente Tosti.

- Welcome back, Mike. Che bello rivedere in azione J. Augustus Richards. E bisogna ammettere che la parte di Mike Peterson, combattuto tra il desiderio di riscatto, l'affetto incondizionato per il figlio e la dolorosa consapevolezza dei propri limiti, gli è stata veramente cucita addosso. Da solo, vale un mezzo punticino.

COSA NON CI HA CONVINTO DI QUESTO EPISODIO

- Ritmo, questo sconosciuto. Il principale problema della puntata, purtroppo, è una gestione non ottimale dei tempi per Shalisha Francis, story editor di mestiere e producer dello show, qui alla sua prima esperienza come sceneggiatrice.
Dialoghi inutilmente prolissi, pause che smorzano la tensione, lungaggini... insomma qualche errore di troppo in un episodio la cui trama, invece, necessitava di maggiore convinzione e -probabilmente - di un po' di mestiere in più.

- Skye, l'emo. Insomma, facciamo qualcosa per questa ragazza? Era partita come simpatica, stralunata e brillante hacker-attivista, poi è diventata una wanna-be spia per caso, poi una fragile fanciulla con trauma annesso e da lì sembra che stenti a trovare una sua dimensione. Non funziona come spalla comica perché ci sono già Fitz e Simmons, non regge il confronto di carisma con May e la sua storyline è francamente poco sopportabile, al momento. L'idea di farla diventare il "cuore" del gruppo potrebbe anche funzionare ma prima bisogna assolutamente farla uscire da questa fase di auto-compatimento nella quale sembra essere stata infilata a forza. Farla cantare, magari? Con Buffy ha funzionato...

NOTE A MARGINE

- Il nemico! Il nemico! Il difetto maggiore della serie, lo abbiamo ripetuto più volte, era l'assenza di un antagonista efficace. Bisognava conferire struttura e spessore alla storia mettendo gli agenti di Coulson di fronte a ostacoli non risolvibili nel corso della singola puntata. E questo ha funzionato, sicuramente. Anche se la ragione per cui lo SHIELD non interviene a tutta potenza contro Centipede è un po' tirata per i capelli, almeno finalmente i nostri hanno pane per i loro denti e gli spettatori non guardano una puntata dagli esiti (completamente) scontati. Resta da capire come si integrerà - SE si integrerà - questa linea narrativa nel Marvel Cinematic Universe, che fino ad ora ha funzionato a senso unico: dai film allo show, e mai viceversa.

- Trivia of the week. Non è la prima volta, e non sarà l'ultima, che nel corso della puntata i personaggi negano veementemente l'esistenza di poteri paranormali. Il che, in un mondo dove camminano Dei e alieni, può sembrare un po' strano. I casi sono due: o c'è qualche ragione segreta o c'entra il fatto che... i diritti di sfruttamento dei mutanti sono saldamente in mano alla Fox!

WHAT'S NEXT
Brutto calo sui ratings di questa puntata, e sembra ormai assodato che AoS fatichi ad uscire dalla fase "montagne russe". Probabilmente la pausa tra la scorsa puntata e questo break-point natalizio non ha giovato.
Dopo il cliffhanger natalizio dovremo aspettare un po' per rivedere i nostri agenti e scoprire come riusciranno a cavarsela. Dovrebbe tornare l'agente Victoria Hand e, pare, si farà luce su cosa è successo davvero all'agente Coulson? (Seee, come no... crediamoci).

Movieplayer.it

3.0/5