Agents of SHIELD 6x13, la recensione del season finale

Gli agenti segreti della Marvel superano una sesta stagione in formato ridotto con qualche difficoltà e parecchie incertezze

Agents Of Shield Mack Foto 6
Agents of S.H.I.E.L.D. 6: Henry Simmons nel ruolo di Mack

Non possiamo cominciare questa recensione di Agents of SHIELD 6x13 senza ricordare quanta strada ha fatto quello che è stato, a tutti gli effetti, la prima incursione del Marvel Cinematic Universe nel circuito televisivo. I primi episodi erano stati tutt'altro che promettenti, ma i più tenaci che hanno deciso di seguire la serie fino all'uscita di Captain America: The Winter Soldier, e al conseguente giro di boa nel canovaccio del telefilm, sono stati ripagati da un cast che si è distinto per una passione e una chimica sopra le righe. La grande famiglia di Agents of SHIELD, però, è quasi arrivata al capolinea. Scampata per un soffio alla cancellazione lo scorso anno, dopo aver girato quello che avrebbe dovuto essere un series finale a tutti gli effetti, la produzione ABC è tornata con una sesta stagione più corta - tredici puntate invece della consueta ventina - e un ultimo rinnovo.

Agents of SHIELD si concluderà dunque il prossimo anno con la settima stagione. Proprio in questi giorni il cast ha girato le ultimissime scene della prossima annata e ha riempito i social di ringraziamenti e saluti: chi segue gli attori fin da quella prima stagione in cui l'improbabile Chloe Bennet interpretava l'inedita hacker Skye e il Phil Coulson di Clark Gregg tornava misteriosamente in vita dopo essere stato assassinato in The Avengers, sa benissimo che la serie gira tutta intorno a loro. Nel corso degli anni, gli showrunner Jed Whedon e Maurissa Tancharoen hanno attinto ai comics per inscenare archi narrativi sempre più avvincenti e fantasiosi, nonostante i budget limitati, e così facendo sono riusciti a consolidare un legame, per quanto univoco, tra il serial e il Marvel Cinematic Universe. Sfortunatamente, la sesta stagione è stata un'altra vittima indiretta di Thanos e del suo schiocco mortale.

Agents of S.H.I.E.L.D.: il team S.H.I.E.L.D. nella puntata finale della stagione
Agents of S.H.I.E.L.D.: il team S.H.I.E.L.D. nella puntata finale della stagione

Una realtà diversa

Agents of S.H.I.E.L.D.: Quake nel finale di stagione
Agents of S.H.I.E.L.D.: Quake nel finale di stagione

L'alone di segretezza che ha circondato lo schiocco di Thanos alla fine di Avengers: Infinity War e la storia del successivo Avengers: Endgame ha interessato anche i produttori delle serie televisive, compreso Jed Whedon, nonostante fosse il fratello di quel Joss Whedon che ha lanciato gli Avengers nel 2012. Alla fine della quinta stagione, gli sceneggiatori di Agents of SHIELD si sono ritrovati con una bella gatta da pelare: dovevano chiudere la serie lasciando una porta aperta, nel caso in cui venisse rinnovata, e contemporaneamente cominciare i lavori su un'eventuale sesta stagione senza sapere come i fratelli Russo intendevano chiudere una storyline che aveva influenzato l'intero Marvel Cinematic Universe e che veniva menzionata persino nel season finale della serie TV, in cui si vedevano alcune scene dell'inizio di Avengers: Infinity War.

Agents of S.H.I.E.L.D.: Ming-Na Wen in una foto del season finale Absolution/Ascension
Agents of S.H.I.E.L.D.: Ming-Na Wen in una foto del season finale Absolution/Ascension

La soluzione più logica è stata anche quella più dolorosa: dissociare la sesta stagione di Agents of SHIELD dal Marvel Cinematic Universe, troncando definitivamente gli ormai deboli legami col medium cinematografico. E così, mentre al cinema abbiamo scoperto che l'universo è rimasto dimezzato per cinque anni, con ovvie e tragiche conseguenze, la sesta stagione di Agents of SHIELD comincia soltanto un anno dopo il precedente season finale e in tredici episodi nessuno menziona più Thanos e tutto quello che è accaduto dopo Infinity War. Sebbene sconfortante, questa mossa ha consegnato agli showrunner una maggiore libertà d'azione e la possibilità di raccontare storie completamente nuove. Contemporaneamente, però, ha causato una evidente confusione, lasciando gli sceneggiatori senza una traccia o una direzione precisa da seguire.

Il Coulson cattivo

Agents of S.H.I.E.L.D.: l'attore Clark Gregg interpreta il direttore Coulson in Aftershocks
Agents of S.H.I.E.L.D.: l'attore Clark Gregg interpreta il direttore Coulson in Aftershocks

Il rinnovo alla sesta stagione, però, ha chiarito subito un fatto molto semplice: bisognava riportare in scena Phil Coulson, l'anima della serie. Nonostante il cast abbondante e talentuoso, Agents of SHIELD è sempre girato intorno al carismatico personaggio interpretato da Clark Gregg che aveva esordito nel primissimo film del Marvel Cinematic Universe, Iron Man. Sfortunatamente, Coulson sarebbe dovuto morire off-screen tra la quinta e la sesta stagione dopo una lunga malattia, vegliato dalla collega e compagna Melinda May (Ming-Na Wen). E infatti la sesta stagione è cominciata con un nuovo status quo: Mack (Henry Simmons) è il nuovo direttore di questo SHIELD in miniatura e si occupa della Terra insieme ai suoi agenti, mentre la squadra di Daisy Johnson esplora lo spazio nel tentativo di riunire Jemma Simmons (Elizabeth Henstridge) all'amato Leo Fitz (Iain De Caestecker) che abbiamo scoperto essere vivo e in ibernazione sospesa ma disperso nel cosmo.

Agents of S.H.I.E.L.D.: l'attrice Chloe Bennet in una scena della puntata What They Become
Agents of S.H.I.E.L.D.: l'attrice Chloe Bennet in una scena della puntata What They Become

Nel giro di pochissimi episodi, la situazione si è complicata ulteriormente a causa di una nuova minaccia su due fronti che, alla fine, si sono scoperti essere profondamente legati. Lo SHIELD ha dovuto infatti vedersela con una banda di terroristi extradimensionali capitanata da Sarge, un mercenario spietato del tutto identico a Coulson. Sarge e i suoi, però, intendevano principalmente sterminare una specie di invasori alieni: gli Shrike, pipistrelli mutanti in grado di possedere gli esseri umani. Mentre Daisy tornava sulla Terra per dare man forte allo SHIELD, Fitz e Simmons, finalmente insieme, si ritrovavano a lavorare per Izel (Karolina Wydra). Quest'ultima era effettivamente la mandante degli Shrike cui Sarge stava dando la caccia, e così lo scontro si è spostato definitivamente sulla Terra. I colpi di scena destabilizzanti non sono tardati, però, e così abbiamo scoperto che Sarge appartiene alla specie di Izel e che i mefistofelici monoliti degli Inumani hanno attinto ai ricordi di Coulson per fabbricare un involucro a sua immagine.

Agents of S.H.I.E.L.D.: l'attrice Elizabeth Henstridge nella puntata Aftershocks
Agents of S.H.I.E.L.D.: l'attrice Elizabeth Henstridge nella puntata Aftershocks

Vi renderete conto, insomma, che gli showrunner sono ricorsi a un escamotage semplicemente ridicolo e convulso solo per proseguire la collaborazione con l'ottimo Gregg, che in questa stagione ha interpretato un soldato di ventura arcigno e crudele, completamente diverso dal buontempone e paterno Coulson originale. Gli altri membri del cast, invece, hanno avuto meno opportunità, e se escludiamo una bizzarra puntata piena di allucinogeni extraterrestri, nessuno ha potuto allontanarsi dai ruoli prestabiliti di sempre. In questo senso, la stagione ha proseguito seguendo un storyline intricata ma stancante in cui abbiamo rivissuto la consueta componente "drama" di Agents of SHIELD: Fitz e Simmons divisi per gran parte della season, Mack e Yo-Yo (Natalia Cordova-Buckley) indecisi sulla loro storia, May sempre imbronciata, Deke (Jeff Ward) che fa lo scemotto e così via.

Il season finale

Agents of S.H.I.E.L.D.: l'attore Iain De Caestecker nella puntata intitolata Ye Who Enter Here
Agents of S.H.I.E.L.D.: l'attore Iain De Caestecker nella puntata intitolata Ye Who Enter Here

Migliori, invece, le due puntate trasmesse nella stessa serata che hanno chiuso la stagione, soprattutto la seconda, piena d'azione e di colpi di scena. Tuttavia è mancato ancora una volta il coraggio di osare e di scioccare gli spettatori con un cambiamento tangibile e memorabile. Izel ha preso Mack e Yo-Yo prigionieri e li ha condotti in un antico tempio alieno che sembra uscito da una puntata di Buffy l'ammazzavampiri. Il piano dell'aliena è semplice: ricostruire i monoliti e spalancare un portale che conduca la sua specie nel nostro mondo, dove troverà corpi freschi da possedere. Daisy e gli altri sono quindi costretti a fare squadra con Sarge, sperando che i ricordi di Coulson risveglino il suo lato più umano. Mentre Daisy, May e Sarge si intrufolano nel tempio, lo SHIELD subisce un attacco completamente diverso da parte dei Chronicom, gli alieni cibernetici che hanno deciso di trasformare la Terra nel loro nuovo pianeta.

Agents of S.H.I.E.L.D.: l'attrice Ming-Na Wen in una scena dell'episodio Ye Who Enter Here
Agents of S.H.I.E.L.D.: l'attrice Ming-Na Wen in una scena dell'episodio Ye Who Enter Here

L'ultimo episodio della season si sviluppa seguendo principalmente due storyline: da una parte abbiamo lo scontro al tempio, dall'altra quello nel Faro, la base segreta dello SHIELD. In entrambi i casi, le cose si mettono malissimo per i nostri eroi. Sarge si rivolta contro May, la passa a fil di spada e la spinge nel portale dimensionale, scaraventandola nel suo pianeta di origine; Yo-Yo viene posseduta da uno Shrike e rischia di morire da un momento all'altro; Deke si ritrova a dover riparare e pilotare l'elivelivolo dello SHIELD; Fitz e Simmons sono braccati nei corridoi del Faro dai Chronicom che stanno sistematicamente sterminando ogni agente.

Agents of S.H.I.E.L.D.: Clark Gregg nella puntata intitolata A Fractured House
Agents of S.H.I.E.L.D.: Clark Gregg nella puntata intitolata A Fractured House

Nonostante la gravità della situazione e l'improbabilità che qualcuno sopravviva a questa catena di eventi catastrofici, gli showrunner hanno risolto tutto ricorrendo a un ripetuto deus ex machina. May sembrava morta... ma nell'altro pianeta non si può morire, così si sbarazza degli alieni, varca nuovamente il portale e uccide Izel. La morte di quest'ultima dissolve tutti gli Shrike e, di conseguenza, Yo-Yo si salva. Quanto a Sarge, indebolito e colto alla sprovvista dal ritorno di May, abbassa la guardia e viene distrutto da Mack e Daisy. May, tuttavia, è gravissima e sta per morire tra le braccia di Daisy... quando sopraggiungono Simmons e il suo staff di Chromicom personali che la salvano per il rotto della cuffia.

Un finale senza sentimenti

Agents Shield 6 Poster
Agents of S.H.I.E.L.D., la locandina della stagione 6

Succede tutto così in fretta che si fatica a nutrire un'emozione genuina per quanto sta succedendo ai nostri eroi. May sembra morire due volte nell'arco di pochi minuti ma si salva in entrambi i casi, sminuendo l'importanza di entrambe le scene. È spiazzante perché Agents of SHIELD 6x13 è una delle puntate più violente e sanguinose della serie, eppure i nostri eroi hanno superato tutti la season senza difficoltà, eccezion fatta per il povero Davis (Maximillian Osinski) che ha segnato la sua condanna nel preciso momento in cui ha parlato della sua famiglia un paio di settimane fa. Ma Davis era sempre stato un personaggio di contorno come Piper (Briana Venskus) e anzi è strano che quest'ultima sia arrivata viva a fine season.

Agents of S.H.I.E.L.D.: il cast della quarta stagione
Agents of S.H.I.E.L.D.: il cast della quarta stagione

Jed Whedon e Maurissa Tancharoen avrebbero dovuto osare di più, soprattutto così vicini al series finale del prossimo anno. Seguendo una rotta sicura, hanno sacrificato la voglia di stupire e di emozionare sull'altare della spettacolarità visiva, perdendo di vista quello che credevamo essere il tema di questa stagione: il lutto. Nonostante tutti soffrano a causa della dipartita di Coulson, specialmente dopo averlo rivisto in Sarge, nessuno ha avuto tempo da dedicare genuinamente a questo sviluppo, limitandosi a recitare le battute di un copione che non ha dato il giusto peso alla questione. Quando May sta per morire tra le braccia di Daisy, c'è un momento in cui sembra che le due donne stiano finalmente accettando la sua scomparsa. In questo senso, il colpo di scena finale in cui Simmons rivela l'esistenza di un nuovo Life Model Decoy con le sembianze di Coulson è stato disarmante, purtroppo in senso negativo.

Conclusioni

Phil Coulson, insomma, tornerà anche il prossimo anno per l'ultima stagione. Come avrete capito leggendo questa recensione di Agents of SHIELD 6x13, non siamo particolarmente entusiasti dalla strada che gli showrunner hanno intrapreso quest'anno: troppo confusa la storyline, troppo scontata la risoluzione, ridondante soprattutto nel finale senza acuti. Speriamo che sia stata tutta colpa di Avengers: Endgame e del complicato rapporto tra la TV e il cinema nel MCU, e che Whedon e i suoi collaboratori non abbiano esaurito le idee proprio alla vigilia del gran finale. Sarebbe un peccato congedarci così.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.5/5

Perché ci piace

  • Clark Gregg nei panni del cattivo
  • Il cast sempre affiatato

Cosa non va

  • Si sono salvati tutti nei modi più improbabili e forzati
  • Izel è stata una villain poco carismatica