Ogni tanto, ci ritroviamo qua sulle pagine di Movieplayer a esternare un concetto che è quantomai appropriato per una serie come Adolescence. Vi potrà essere accaduto di leggere dei nostri approfondimenti in cui sottolineiamo come Netflix si ritrovi a fare i conti con dei successi imprevisti. Produzioni senza le abituali e colossali attivazioni promozionali cui Hollywood ci ha abituato che, però, si ritrovano a fare i conti con un'accoglienza ben più che calorosa. Con Adolescence è successo proprio questo. Quella in quattro puntate scritta da Jack Thorne e da Stephen Graham ha raggiunto la seconda posizione nella classifica ufficiale targata Netflix delle serie in lingua inglese più viste di sempre.

Meglio di lei ha fatto solo la prima stagione di Mercoledì. Alle sue spalle troviamo roba come Stranger Things e Dahmer. Insomma: Adolescence è circondata da serie che, già sulla carta, possono contare su dei forti agganci col pubblico: Mercoledì è prodotta (e in parte diretta) da un regista cult come Tim Burton e ha come protagonista la star in ascesa Jenna Ortega, Stranger Things è forse la serie pop più nota mai prodotta da Netflix insieme a Squid Game mentre Dahmer ha, dalla sua, il fatto di essere basata su efferati fatti di cronaca riletti dalla lente del noto showrunner Ryan Murphy.
Adolescence non ha nulla di così vistoso a meno che non apparteniate a quella nicchia di gente che nutre una particolare ossessione verso i componenti del cast dei primi film di Guy Ritchie. Come Snatch - lo strappo in cui il co-autore e protagonista della serie TV di cui vi stiamo parlando, Stephen Graham, compariva nei panni di Tommy, il compare del Turco di Jason Statham.
La bravura di Stephen Graham
Già, Stephen Graham.
La faccia dell'attore inglese, classe 1973, è un volto mediamente riconoscibile per chi ha una certa dimestichezza con i film e le serie TV britanniche. Tuttavia non parliamo di una fama in stile Jude Law, parliamo, come spiegavamo qualche riga fa, di una celebrità di nicchia presso gente che magari passai proprio tempo scrivendo recensioni di film su Letterboxd. Nonostante Graham sia comparso, contemporaneamente ad Adolescence, anche nella nuova serie TV del creatore di Peaky Blinders Steven Knight, A Thousand Blows proposta su Disney+, è stata la deflagrazione della produzione Netflix a far sì che ora, per lui, andare a fare la spesa sia diventato più complicato.

In un lungo approfondimento proposto da Deadline in cui si ragiona, a due mesi dall'uscita di Adolescence, sul suo trionfo, l'attore scherza sul fatto che per lui ultimamente "è diventato più difficile andare in giro da Tesco per fare la spesa". Poi si fa più serio e ponderato nel momento in cui deve offrire la sua visione a latere su come la tragedia che viene raccontata nello show abbia incontrato il favore del pubblico: "Pensavamo sarebbe stata una bella, piccola storia britannica, un qualcosa di quasi colloquiale. Si vede che è stata fatta con amore, empatia e rispetto: abbiamo raccontato la nostra storia nel modo che ritenevamo giusto e siamo rimasti fedeli al tema che volevamo trattare. Ma, a volte, sono proprio quei drammi che riescono a ottenere una risonanza tutta loro con le persone. Ho sempre cercato di scegliere lavori televisivi che potessero generare conversazioni. In questo caso è come se avessimo lanciato una pietra in un lago che poi è finita per generare uno tsunami".
Evidentemente, quando la storia di un omicidio che non sceglie di concentrarsi sul classico whodunnit (cioè "chi è stato"), ma sul "perché l'ha fatto" ha l'esito che ha, lo fa perché tocca un nervo che è scoperto non solo nel Regno Unito, ma in tutto il mondo. Quello di come la cultura di internet possa dare origine a delle pessime influenze su adolescenti e preadolescenti per lo più di sesso maschile che magari si ritrovano, come il tredicenne Jamie Miller dello straordinario esordiente Owen Cooper, a commettere efferati delitti dopo aver subito il lavaggio del cervello dalla manosfera internettiana. Senza neanche afferrare la gravità delle proprie azioni.
Come nasce Adolescence?
È tutta colpa di Brad Pitt. O meglio, della sua casa di produzione, la Plan B. Il co-presidente di Plan B insieme a Dede Gardner, Jeremy Kleiner, aveva difatti visto Boiling Point - Il disastro è servito, film in piano sequenza datato 2021 diretto da quel Philip Barantini che poi avrebbe diretto alla stessa maniera i quattro episodi di Adolescence. Il protagonista era sempre Stephen Graham. Kleiner lo aveva chiamato per discutere l'idea di fare una serie in otto episodi con lo stesso team e lo stesso stile. Una sorta di prosecuzione di Boiling Point. Cosa che poi Barantini e Graham hanno davvero fatto con la BBC ma che, a ridosso di quella conversazione telefonica, non pareva troppo stimolante per l'attore.

Che spiega sempre a Deadline: "Hanno proposto quell'idea a Phil e lui me ne ha parlato, ma io gli ho detto non avevo molta voglia di fare quella serie in otto episodi. Non mi sembrava abbastanza interessante, ma gli ho detto che avevo un'altra idea. È stato un momento utile a fare chiarezza". Il seme di Adolescence era stato piantato.
Un seme che ha ricevuto la spinta di un ulteriore fertilizzante: l'ossessione di Graham e Barantini verso la docuserie 24 Hours in Police Custody, incentrata principalmente sull'attività della polizia del Bedfordshire (è stata proposta per 11 stagioni su Channel 4). Poi c'è stato il classico mix di eventi esterni e interni alle vite dei creatori. Raconta infatti Graham che "Ci sono stati episodi come le ragazzine accoltellate a Liverpool [da un diciassettenne, ndr.] e altre tragedie simili che si erano infiltrati nella mia mente. Sono rimasto profondamente rattristato da ognuno di questi casi. Non era passato molto tempo da Natale, e ricordo di essermi chiesto: ma cosa sta succedendo?".
Ma a colpirlo anche degli episodi più vicini a casa sua per così dire, che avevano a che fare con i figli e i nipoti di amici. La figlia di alcuni amici, che frequentava una prestigiosa scuola privata, e la nipote, iscritta a una scuola pubblica, erano state entrambe invitate dai compagni maschi a mandare loro foto di nudo. La prima l'ha fatto e le foto si sono diffuse in tutta la scuola.
La molla che ha spinto Stephen Graham a voler lavorare su Adolescence è stata la comprensione del fatto che si tratta di un problema le cui radici non affondano solo nel terreno delle classi più disagiate. È un problema generazionale diffuso dappertutto. È stato lo sceneggiatore e scrittore Jack Thorne, con cui Graham aveva già un nutrito storico di collaborazioni, a spronarlo a scrivere insieme a lui la serie.
Ora che nel suo piccolo Adolescence ha fatto la storia dello streaming, si vocifera già di un nuovo progetto tra Graham, Barantini, Thorne e le varie case di produzione coinvolte, tra cui Plan B. Ma soprattutto, nonostante i tanti anni di attività sul groppone, è stata proprio l'esperienza con questa produzione a donare a Stephen Graham una consapevolezza tutta nuova che si basa su una maggiore fiducia in sé stessi.
Come spiega sempre a Deadline: "Far parte di questo processo creativo mi ha dato sicurezza, mi ha fatto sentire libero di parlare con registi e sceneggiatori per chiedermi: qual è la verità che vogliamo raccontare? Cosa stiamo cercando di dire? È una cosa che mi ha appassionato, e spero di rifarla". Il piccolo Tommy di Snatch - Lo strappo che andava in giro con una pistola nei pantaloni "per proteggersi" è davvero cresciuto.