Abbracciati dallo stesso destino. Legati a doppio filo, sullo schermo e nella vita. Uniti dal loro duplice esordio da regista e da attrice, Bradley Cooper e Lady Gaga arrivano al Lido di Venezia senza quella spavalderia che si aspetterebbe da due star del loro calibro. L'atteggiamento è quello umile e leggermente teso di chi si è esposto per la prima volta in un ruolo inedito, in una veste in cui non si può urlare al mondo la sicurezza di sempre. In caso di leciti dubbi, vi rassicuriamo subito: A Star is Born è un bel film. Di quelli che piacerà tanto al pubblico, di quelli che si faranno cantare per anni grazie a testi e note trascinanti (segnatevi il titolo Shallow).
Terzo remake del grande classico È nata una stella, il primo film di Bradley Cooper è una storia d'amore immediata, che trova nella musica il collante tra due anime in cerca di conforto e reciproca comprensione. L'alchimia tra Cooper e Lady Gaga è senza dubbio la forza di un'opera romantica e toccante, presentata Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2018.
Se avete amato La La Land e vi siete affezionati a film come Tutto può cambiare, A Star is Born si inserirà perfettamente sulla scia dei vostri gusti. Ed è per questo che in conferenza stampa tutti ci hanno tenuto a rassicurare questi due celebri esordienti dagli occhi timidamente preoccupati. Due stelle c'erano già. Forse ne sono nate altre due.
Leggi anche: Recensione A Star is Born - Se una stella duetta con un buco nero
Trasformarsi in se stesse
Altro che stelle. Lady Gaga è una galassia di divismo e talento, forse l'unica degna erede di Madonna. Il Lido di Venezia è in delirio per lei. A confermare la viralità del suo personaggio è bastata la foto del suo approdo lagunare, condivisa con amore devoto da milioni di utenti sui social network. Però, in A Star Is Born, tutta la sua stravaganza viene annullata. Ally è una ragazza semplice che parte dal basso, si accontenta, teme di diventare l'ennesimo talento sprecato destinato all'oblio. Cooper sfrutta la percezione di Lady Gaga nell'immaginario collettivo per stravolgerla proprio attraverso il film. Un'esperienza destabilizzante e coraggiosa, che la neo attrice commenta così: "Recitare la parte di Ally è stata un'esperienza fantastica, e sono davvero curiosa di sapere cosa ne pensa il pubblico. Lei è una ragazza che sembra aver rinunciato del tutto alle sue aspirazioni, che mi ha ricordato tanto i miei esordi, quando da 19enne mi esibivo di locale in locale pur di farmi notare. Però tra me e lei c'è una differenza sostanziale: lei non credeva più in se stessa, mentre io non ho mollato mai". Facile creare un parallelismo tra l'evoluzione artistica di Ally e la sua: "Anche quando ho iniziato io certamente non ero la più bella di tutte. È vero che le persone che ti sono attorno cercano di guidare e modificare il tuo aspetto e il tuo modo di porti. Qualcosa che nel film tocca Ally che viene letteralmente navigata da altri nella sua trasformazione. Io, al contrario, ero forte sin da giovane e ho sempre insistito per imporre il mio volere. Non volevo essere sexy come le altre. Avevo una mia visione e volevo proteggerla.
Leggi anche: Madonna: i 30 video migliori della Regina del Pop
Per cui, il trasformismo che mi contraddistingue è qualcosa di puramente personale". In conferenza lei e Cooper si scambiano sguardi pieni di tenerezza e gratitudine. Indizio che dice molto del loro affiatamento: "Lavorare con Bradley è stato fantastico. Mi ha subito fatta sentire a mio agio, cercando di tirare fuori tanta spontaneità da me. Mi ha fatto sentire al caldo e protetta. La cosa di cui gli sono più grata, però, è stata il suo voler scavare nella mia autenticità. Bradley ha voluto vedermi senza corazze addosso. E questa è stata un sfida per entrambi. Pensate che la prima volta che l'ho visto, lui si è presentato con dello struccante in mano. Questo è significato esporsi, sentirmi libera e vulnerabile. Anche se è il suo esordio come regista, va detto che Bradley sa quello che vuole, ed è anche un ottimo cantante. Quando eravamo sul palco insieme, ci sentivamo così dentro i personaggi che tutto sembrava vero: il pubblico, la performance, tutto era verosimile. Era la prima volta che giravo un film, per cui cantare mi ha fatto sentire a casa. Sapete, fare l'attrice era un sogno per me. Dovevo solo trovare qualcuno che credesse in me. Proprio come Ally. Ally ha trovato Jackson. Io ho trovato Bradley".
Leggi anche: Venezia 2018 - Da Ryan Gosling a Lady Gaga, le star che saranno al festival
Cantala ancora, Bradley
Se Lady Gaga si è tolta per la prima volta una maschera artistica, Bradley Cooper ha voluto dare un taglio definitivo a chi vedeva il lui il simbolo di un'eterna spensieratezza. Il suo Jackson è un uomo che si trascina. Sguardo malinconico, voce roca, problemi di salute e con l'alcool. Cooper sporca la sua immagine e la ridefinisce grazie a una regia classica ma sapiente: "Credo che il tempo sia la moneta più importante che abbiamo. Ho 43 anni e tanto tempo davanti a me. Tempo che vorrei sfruttare al meglio. E sì, mi piacerebbe dirigere ancora. Quello che serve è innamorarsi di una storia. Io ho amato A Star is Born. Ogni secondo e ogni minuto passati su questo film mi fanno pensare che ne sia valsa la pena. Anche perché lavorare con Lady Gaga è stato stimolante ed eccezionale. Era bellissimo guardarla sul set, perché mentre cantava non ci sembrava neanche di essere al lavoro, ma davanti a una grande artista che riusciva a cambiare la temperatura dell'ambiente attorno a noi. Se ci pensate è stata una prima volta per entrambi. Per lei con la recitazione. Per me con il canto. Per cui ci siamo aiutati e guidati a vicenda. Ogni scena era nuova, era un'esperienza in cui ci arricchivamo insieme. Devo dire che c'è stata una folgorazione che mi ha aiutato tanto per questo film.
Leggi anche: A Star Is Born: Bradley Cooper si è preparato per mesi per cambiare la sua voce
Io amo i Metallica, e una volta fui invitato a un loro concerto. Ebbi il grande onore di vederlo da dietro il palco, e ha conquistato quel punto di vista che ti permette di gustare tutta la grandezza di essere una rockstar". A Star is Born non è solo una storia d'amore, ma anche uno spaccato sulle conseguenza della notorietà. Come vive la fama uno di nome Bradley Cooper? L'attore ha risposto così: "La fama non è una certezza di felicità, ma è anche la paura della solitudine, il timore di vedere tutto quel rumore trasformarsi improvvisamente in silenzio. Io credo che la cosa migliore, per un artista, sia affrontare delle sfide e darsi sempre nuovi stimoli. Tra l'altro ci sono tante sfumature nell'essere divi, ed è qualcosa che ho tenuto a sottolineare mettendo in scena Ally e Jackson in modo opposto. Lei è una star anche prima di diventarlo ufficialmente. Infatti le dedico tanti primi piani. Lui, al contrario, è sfuggente, evita la cinepresa, è schivo e tende a nascondersi". Noi siamo dalla parte di Ally e ci esponiamo: A Star is Born piacerà a tanti, si farà cantare e rimarrà sulle bocche e nelle orecchie di molti. L'11 ottobre non è poi così lontano.