Tutti i premi di Venezia 2014 nell'ultima puntata del nostro video-diario dalla Mostra. Il Leone d'oro al film A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence. Premiati anche il russo The Postman's White Nights e il documentario di Oppenheimer. A sorpresa le Coppe Volpi agli interpreti dell'italiano Hungry Hearts, Alba Rohrwacher e Adam Driver.
Festival di Venezia, decimo giorno: a poche ore dalla proclamazione del vincitore della 771.ma edizione la competizione continua con The Postman's White Nights di Andrei Konchalovsky, il cui protagonista è il postino di un villaggio isolato, raggiungibile solo con la barca, che decide di seguire la donna di cui è innamorato. A seguire troviamo Good Kill, di Andrew Niccol con Ethan Hawke nel ruolo di protagonista, un pilot di droni che riflette sul significato della propria vita. Fuori Concorso arrivano i pezzi forti della giornata, con James Franco che ha presentato il suo adattamento dell'opera di Faulkner, L'urlo e il furore premiato con il Jaeger-LeCoultre, e Perez, di Edoardo De Angelis che vede Luca Zingaretti nel ruolo di un avvocato d'ufficio coinvolto in un crimine da uno dei suoi clienti, un camorrista "pentito". Per la Settimana della Critica è stato presentato Arance e martello, una commedia di Diego Bianchi ambientata in un mercato rionale a Roma. Sezione Orizzonti al femminile invece, con il drammatico Line of Credit della georgiana Salome Alexi e con Nabat di Elchin Musaoglu, dove la protagonista si ritrova a vivere in un villaggio ormai deserto con pochi mezzi di sostentamento. Intanto sono arrivati i primi riconoscimenti ufficiali; Il Premio Giornate degli Autori è stato assegnato a Laurent Cantet per Ritorno a L'Avana, mentre il Premio del Pubblico al miglior film della 29. Settimana Internazionale della Critica è andato al film No One's Child di Vuk Ršumović
Il nono giorno del festival è dedicato a uno dei film più attesi della mostra, il Pasolini di Abel Ferrara, interpretato da Willem Dafoe. Purtroppo la pellicola non ha soddisfatto le aspettative a causa di un progetto probabilmente già carente in partenza. Da una delle figure più importanti del cinema italiano passiamo a un thriller dalla marcia un po' lenta, quello di Wang Xiaoshuai che ha firmato Red Amnesia. Fortunatamente la giornata ha ripreso brio grazie al divertente Burying the Ex di Joe Dante, un omaggio a Bava e al cinema zombesco con Anton Yelchin e Alexandra D'Addario. Nella sezione Orizzonti abbiamo il documentario Io sto con la sposa di Antonio Augugliaro e le pellicole Court di Chaitanya Tamhane - la storia di un cantastorie accusato di aver istigato un uomo al suicidio - e Theeb, di Naji Abu Nowar, girato nel deserto di Wadi Rum in Giordania che fornisce un'ambientazione molto suggestiva, la stessa già usata per Lawrence d'Arabia.
Ottava giornata di competizione: il primo film in gara è quello della francese Alix Delaporte, The Last Hammer Blow, che racconta la storia di Viktor un ragazzino che incontra l'amore per la prima volta. A seguire troviamo Sivas, un film di Kaan Mujdeci che illustra il rapporto che si crea tra un ragazzo dell'Anatolia e un cane da combattimento, un film crudo che punta la luce sulla crudeltà nei confronti degli animali. Fuori concorso Revivre di Im Kwon-taek, la storia di un vedovo che s'innamora di una collega, mentre Sabina Guzzanti ha presentato il documentario La trattativa, toccando un tema molto delicato e sentito nel nostro Paese, quello del legame tra lo Stato e la Mafia. Per la sezione Orizzonti la protagonista è la splendida Milla Jovovich per Cymbeline, che ha interpretato l'adattamento dell'opera shakesperiana insieme a Ethan Hawke.
Settimo giorno del Festival che vede la premiazione con il Leone d'Oro alla carriera per Thelma Schoonmaker, storica montatrice dei film di Martin Scorsese. La competizione cinematografica oggi presenta Fires on the Plain del regista giapponese Shinya Tsukamoto, che per la prima volta gareggia per l'ambita statuetta dorata. La storia racconta gli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale visti dal punto di vista di un drappello di soldati nipponici. A seguire troviamo A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence, di Roy Andersson. Fuori concorso troviamo l'ultima opera del maestro Manoel de Oliveira, The Old Man of Belem, incentrato sulla vita dello scrittore Camilo de Castelo Branco e due documentari italiani: La zuppa del Demonio di Davide Ferrario e Italy in a Day, di Gabriele Salvatores che ha sviluppato il mosaico di filmati su un progetto di Ridley Scott. Nella sezione Orizzonti sono stati presentati Hill of Freedom di Hong Sang-soo e il britannico Bypass di Duane Hopkins, che segue un ragazzo fare il punto della sua vita in occasione della nascita di suo figlio.
La sesta giornata di Festival presenta Il giovane favoloso di Mario Mortone, che chiude il trittico di film italiani in concorso: l'opera è dedicata all'illustre Giacomo Leopardi, interpretato da Elio Germano: "è un ruolo che ogni attore sogna di fare, c'è una ricchezza infinita dentro di lui" ha detto l'attore. A seguire troviamo, fuori concorso, Tsili dell'israeliano Amos Gitai; ambientato durante la seconda guerra mondiale racconta la storia di una donna ebrea che si nasconde nella foresta per sfuggire alla deportazione. Abbandoniamo il grande schermo in favore del piccolo con la mini-serie Olive Kitteridge della HBO firmata da Lisa Cholodenko che ha fatto guadagnare a Frances McDormand il Visionary Talent Award. Sempre fuori concorso sono stati presentati la versione Director's Cut dei primi due capitoli di Nymphomaniac di Lars Von Trier, con i due protagonisti, Charlotte Gainsourg e Stellan Skarsgård a fare da chaperon ai film in vece del regista assente. Per la sezione Orizzonti troviamo Near Death Experience, diretto dal duo belga Gustave Kerven e Benoît Delépine, la storia di un impiegato di una compagnia telefonica che d'istinto decide di fuggire dalla routine quotidiana e vivere sulle montagne in isolamento.
Il quinto giorno del Festival vede la presentazione del secondo film italiano in concorso, Hungry Hearts, di Saverio Costanzo liberamente ispirato al romanzo di Marco Franzoso, Il bambino indaco. Sempre in gara per conquistare il Leone d'Oro troviamo The Cut, di Fatih Akin e Loin des hommes, di David Oelhoffen, ambientato durante la guerra di indipendenza dell'Algeria. Fuori concorso invece la giornata è dedicata al piccolo pubblico, ma non solo, con BoxTrolls - Le scatole magiche, film d'animazione di Graham Annable e Anthony Stacchi; nel cast tra gli altri Ben Kingsley, Toni Collette e Isaac Hempstead-Wrigth il Bran de Il trono di spade. Nella sezione Orizzonti troviamo la love story Jackie & Ryan di Ami Canaan Mann, con Katherine Heigl e Ben Barnes. Da segnalare il ritorno di Franco Maresco con Belluscone Una storia siciliana, un documentario metacinematografico che usa la risata come un' arma di difesa contro l'horror vacui che affligge una terra, un popolo, una nazione .
Quarto giorno di Festival caratterizzato dall'imponente presenza di Al Pacino che partecipa alla mostra con ben due film, di cui Manglehorn di David Gordon Green è in gara per conquistare l'ambito leone dorato. La pellicola racconta la storia di un uomo ossessionato da un amore del passato, un'ossessione che rischia di distruggere il rapporto con due persone importanti del suo presente, suo figlio e un'impiegata di banca che ha un debole per lui. Fuori concorso è invece The Humbling di Barry Levinson: qui Pacino interpreta un attore che sta attraversando una grave crisi personale che sarà risollevata grazie alla presenza di una giovane donna lesbica. Tornando in concorso troviamo il dramma sentimentale Tre cuori di Benoît Jacquot: un revisore delle tasse in trasferta si innamora di una sconosciuta ma l'occasione gli sfugge a causa di un malore; mesi dopo perderà la testa per un'altra donna che si scoprirà essere la sorella della prima. World with Gods, fuori concorso, è un progetto di diversi registi, tra cui Mira Nair e Guillermo Arriaga, dove il credo religioso ha un ruolo chiave. La sezione Orizzonti punta sull'Italia con il dramma di Michele Alhaique, Senza nessuna pietà con Pierfrancesco Favino nel ruolo di un manovale che lavora per conto dello zio per "recuperare crediti", una vita discutibile che verrà rimessa in discussione dopo l'incontro con una ragazza. Nella stessa sezione anche Goodnight Mommy di Severin Fiala e Veronika Franz, un horror dalle sfumature drammatiche incentrato sul rapporto madre-figli: due gemelli sospettano che la madre, tornata a casa bendata in seguito a un intervento chirurgico, sia in realtà un'altra persona.
Il terzo giorno del Festival si apre con il primo film italiano in concorso, Anime Nere di Francesco Munzi, ispirato al romanzo di Gioacchino Criaco: la storia di tre fratelli legati alla malavita organizzata di fronte a una crisi "diplomatica" innescata dal figlio di uno di loro. A seguire troviamo 99 Homes, di Ramin Bahrani, che illustra un tema tristemente attuale nella società statunitense: Andrew Garfield è un padre di famiglia che si ritrova con la casa pignorata in seguito a una truffa per mano di un agente immobiliare. Per riconquistare la sua casa ed evitare il lastrico, accetta per lavorare per l'uomo responsabile del suo destino. Dai toni più leggeri è invece la commedia fuori concorso di Peter Bogdanovich con Owen Wilson, She's Funny That Way, che vede l'attore nel ruolo di un regista di successo che diventa lo "sponsor" di una escort per far sì che la ragazza abbandoni questa vita e insegua i suoi sogni. Sempre fuori concorso c'è lo sconvolgente documentario In cantina, di Ulrich Seidl dove si scoprono orripilanti universi nascosti nelle cantine di persone cosiddette "rispettabili". Per la sezione Orizzonti sono presenti i fratelli Ben e Josh Safdie, autori di Heaven Knows What, una storia su due adolescenti senzatetto che girano per New York, e Ognjen Svilicic con These Are the Rules, che segue una coppia di genitori mentre affronta le conseguenze dell'aggressione subita dal figlio. Da non dimenticare la consegna del Leone d'Oro alla carriera a Frederick Wiseman il quale ha ringraziato con molta modestia dicendo "Non posso prendermi il merito di ciò che mostro: la mia bravura, se di bravura si può parlare, sta semmai nel saperlo rendere".
Il secondo giorno si apre con la presentazione di un tris di film in gara per il Leone d'Oro: The Look of Silence, documentario di Joshua Oppenheimer, già autore di The Act of Killing. Il regista torna a parlare del genocidio in Indonesia occorso negli anni '60 attraverso gli occhi del giovane Adi, il cui fratello morì nella strage di Silk River. Un lavoro di grande rilevanza divulgativa che la vetrina veneziana accoglie per dare visibilità e consapevolezza ad eventi ancora troppo nascosti nelle ombre del passato. Sempre di natura politica è il film di Rakhshan Bani-Etemad, Tales; dopo otto anni di silenzio la regista ritorna per raccontare tante storie che compongono un unico quadro che racconta le problematiche della classe media, iraniana e non. Un fatto di cronaca realmente accaduto è la fonte di ispirazione per The Price of Fame di Xavier Beauvois ed è relativo al furto della salma di Charlie Chaplin. Durante gli anni '70 il grande artista muore alla vigilia di Natale e due amici con problemi economici pensano di trafugare la salma per trarne un profitto. Un sentito omaggio alla storica figura di Chaplin creato in completa collaborazione con gli eredi del maestro. Le Giornate degli Autori hanno presentato il deludente The Goob di Guy Myhill che ruota intorno al rapporto tra un ragazzo e l'amante di sua madre, un uomo rude e violento. Per la sezione Orizzonti troviamo La vita oscena di Renato De Maria, tratto dall'omonimo romanzo di Aldo Nove che racconta la storia di Andrea, finito in una spirale di autodistruzione dopo la morte degli amati genitori. Sempre per Orizzonti è stato presentato Reality, di Quentin Dupieux, un film delirante e divertente fatto di illusioni da cui è impossibile uscire. Ad aprire la Settimana della Critica ci pensa Melbourne, opera prima di Nima Javidi interpretato da Payman Maadi. La storia segue una giovane coppia che alla vigilia della partenza per l'Australia deve affrontare un tragico evengo.
Prima giornata di festival: lo stupefacente Birdman di Inarritu ha aperto l'evento con un metafilm sorprendente, profondo e divertente che è stato accolto con favore dal pubblico, grazie anche alle splendide interpretazioni del cast, in particolare Michael Keaton ed Edward Norton. "Dopo tanti film drammatici era venuto il momento di uscire dalla mia zona di confort" ha detto il regista "e ho scoperto che quello della commedia è un universo molto bello". La madrina della mostra, Luisa Ranieri ha condotto la serata inaugurale con la partecipazione della giuria presieduta dal compositore Alexandre Desplat che ha commentato la decisione di nominare un musicista come presidente dicendo "non credo sia strano, piuttosto direi audace! ...Morricone, Rota e Ortolani negli anni sono diventati anche loro cineasti di grandissimo livello". Ad inaugurare la sezione Orizzonti ci ha pensato The President, di Mohsen Makhmalbaf che illustra la caduta di un dittatore di uno Stato fittizio e della sua fuga insieme al nipotino. Partenza in grande stile anche per le Giornate degli autori con la presentazione del film Kim Ki-duk, One on One che mette in scena una riflessione sulla corruzione, la violenza e la sopraffazione della società coreana.
La Mostra d'Arte Cinematografica Internazionale di Venezia resta sempre uno dei festival del cinema più prestigiosi e il Leone d'Oro uno dei premi più ambiti. Siamo pronti ai nastri di partenza con la speranza di assistere a un cinema di qualità che ci lasci stupiti ed emozionati. Tra i film più attesi troviamo The Cut, dramma storico di Fatih Akin che affronta il tragico genocidio armeno, uno degli eventi più dolorosi della storia turca; sempre ambientato nel passato troviamo Fires on the Plain, del regista giapponese Shinya Tsukamoto che ha toccato il tema della Seconda Guerra Mondiale. Hungry Hearts, ispirato al romanzo Il bambino indaco, è sicuramente uno dei film che sta suscitando molto interesse, così come Il giovane favoloso, dedicato alla figura del celebre poeta Giacomo Leopardi. Anime nere segue le vicende criminose di un gruppo di uomini dell'Aspromonte, mentre Pasolini di Abel Ferrara promette di scatenare discussioni sicuramente interessanti. Tra le star hollywoodiane in concorso troviamo Al Pacino con Manglehorn e The Humbling. Fuori concorso è invece Birdman, film d'apertura con Michael Keaton ed Edward Norton. Sempre non in gara troviamo la commedia She's Funny That Way, mentre Sabina Guzzanti presenta La trattativa, un'opera destinata a creare scalpore. Nella sezione Orizzonti troviamo Belluscone - Una storia siciliana, The President mentre nella sezione Indipendente spiccano One on One, I nostri ragazzi e il documentario Messi. La settimana internazionale delle critica invece vedrà tra i suoi protagonisti Arance e martello e il documentario Dancing With Maria. In chiusura del Festival troviamo The Golden Era, biografia di Xiao Hong. Da non perdere anche la consegna per il Leone d'Oro alla carriera per la montatrice statunitense Thelma Schoonmaker e il documentarista Frederick Wiseman.
Il videoriepilogo dei premi dell'edizione 2014 del Festival di Cannes, che ha assegnato la Palma d'Oro a Winter Sleep di Nuri Bilge Ceylan. Gran Premio ad Alice Rohrwacher per Le meraviglie, mentre altri premi sono andati a Xavier Dolan e Godard per Mommy e Goodbye to Language. Riconoscimenti per le migliori interpretazioni a Julianne Moore per Maps to the Stars e Timothy Spall per Mr Turner. Premi per la miglior regia a Bennet Miller per Foxcatcher e per la sceneggiatura al russo Leviathan.
Il videodiario della decima giornata di Festival, che ha visto la presentazione degli ultimi due film in concorso: Clouds of Sils Maria di Olivier Assayas, con Juliette Binoche, Kristen Stewart e Chloe Moretz e Leviathan del russo Andrei Zvyagintsev. Mentre vengono presentati anche gli ultimi film delle sezioni parallele, tra cui Hippocrate e Pride rispettivamente nella Semaine de la critique e nella Quinzaine des realizateurs, si assegnano anche i premi per Un Certain Regard, il cui miglior film è White God. Premio della giuria a Il sale della terra.
La nona giornata si apre con i film in Concorso, Mommy, del venticinquenne Xavier Dolan che ha stupito ed emozionato il pubbico in sala, e Jimmy's Hall, del veterano Ken Loach. "Il racconto di persone che si amano profondamente" ha detto Dolan e ci sono ottime probabilità che la pellicola venga premiata con la palma d'oro. Jimmy's Hall è ambientato nell'Irlanda degli anni '20 ed è ispirato alla vera storia di Jimmy Gralto, un'opera piena di cuore, idee ed emozioni. Per Un Certain Regard troviamo la nostra Asia Argento con Incompresa, un film non biografico ma sicuramente personale, ha specificato l'autrice. A seguire per la stessa categoria c'è l'australiano Rolf De Heer con il suo Charlie's Country. Fuori concorso troviamo l'action thriller The Target, di Chang e il documentario I ponti di Sarajevo, firmato da tredici registi europei, tra cui Aida Begic, Leonardo Di Costanzo, Vincenzo Marra, Sergei Loznitsa e Jean-Luc Godard, ritratto della città bosniaca in relazione alla sua importanza nella storia del continente europeo. La Quinzaine des Relaisateurs è stata caratterizzata dal tema della gelosia, con Next To Her, di Asaf Korman e Alleluia di Fabrice Du Welz, una storia che racconta di un matrimonio distrutto da questo sentimento logorante. Per concludere, nella stessa sezione è stata proiettata la versione restaurata del cult horror Non aprite quella porta, di Tobe Hooper.
La giornata si apre con Adieu au Languague, di Jean-Luc Goddard, tornato sulla croisette dopo tredici anni di assenza. Una pellicola inafferrabile e astratta, con al centro della storia un uomo, una donna e un cane. Il regista, cospicuamente assente tra le sale del festival, ha spiegato la sua mancata apparizione con una lettera pubblica al quotidiano Libération. A seguire troviamo The Search, diretto da Michel Hazanavicius, regista di The Artist, un dramma realistico e misurato, ambientato durante la seconda guerra cecena. Fuori concorso troviamo due documentari: Of Men and War, di Laurent Bécue-Renard e Maidan di Sergei Loznitsa. Ad affiancare i documentari c'è L'Homme qu'on aimait trop di André Téchiné, con Catherine Deneuve e Guillame Cane, ispirato su un torbido fatto di cronaca degli anni '70. Per Un Certain Regard c'è invece Fantasia di Wang Chao, tornato a Cannes da vincitore dopo aver vinto otto anni fa per la stessa sezione, ma sembra che stavolta l'autore non porterà a casa nessun premio. La sezione continua con Snow in Paradise del britannico Andrew Hulme, storia di uno spacciatore dell'East End che desidera cambiare vita in seguito al rimorso per aver causato la morte del suo migliore amico. Anche in questo caso pochi i commenti positivi. Li'l Quinquin fa invece parte della sezione Quinzaine des Realisateurs insieme a The Story of Princess Kaguya, film di animazione ispirato a una celebre fiaba popolare e prodotto dal prestigioso Studio Ghibli, diretto da Isao Takahata. La Semaine de la Critique chiude con The Tribe, di Miroslav Slaboshpitsky, con Grigoriy Fesenko e Yana Novikova.
Durante il settimo giorno la kermesse da' il benvenuto a due veterani del festival e all'autrice giapponese Naomi Kawase. Deux jours, une nuit, dei fratelli Jean Pierre e Luc Dardenne, ormai alla loro nona partecipazione alla competizione francese, racconta la storia, tristemente comune oggigiorno, di Sandra, una donna che cerca disperatamente di conservare il suo posto di lavoro, un altro ruolo di successo per la splendida Marion Cotillard. Secondo film in concorso per oggi è Still the Water, della Kawase; un mistery che fa da sfondo per raccontare il "coming of age" di due ragazzi, Kaiko e Kyoko, un'opera che narra la maestosità della natura e il legame tra essa e l'essere umano. Fuori Concorso vede oggi sfilare Coming Home di Zhang Yimou; la trama segue Lu e Feng, una coppia costretta a separarsi quando lui viene arrestato come prigioniero politico. Una volta ritrovata la moglie, Lu scopre che Feng ha perso la memoria in un incidente, ma questo non gli impedirà di darle il suo sostegno e cercare nuovamente la felicità con la donna che ama. Un matrimonio combinato e una fuga per amore, questo il tema di Geronimo, film di Tony Gatlif, con Céline Sallette e David Murgia. Per la sezione Un Certain Regard, troviamo Lost River, atteso debutto alla regia di Ryan Gosling, una pellicola un po' macabra e bizzarra ma la sua atmosfera opprimente e angosciante è il pretesto per farci vivere un'affascinante favola nera. Continuiamo con Un Certain Regard che presenta Titli, film indiano di Kanu Behl, il protagonista, interpretato da Shashank Arora, tenta in tutti i modi di lasciarsi alle spalle le attività criminali della sua famiglia, un film lontano anni luce dagli sfarzi della coloratissima Bollywood. Chiude la sezione il documentario The Salt of Earth di Wim Wenders, dedicato al celebre fotografo Sebastião Salgado. Nella Quinzaine des Realisateurs sono stati presentati Tu Dors Nicole, la storia di Nicole che si prepara a trascorrere l'estate con la sua fidanzata, Véronique; Whiplash di Damien Chazelle dove ancora una volta il regista mostra il suo legame profondo con la musica e Queen and Country, di John Boorman, una storia di amicizia all'ombra della Seconda Guerra Mondiale e della Guerra in Korea. L'ospite d'eccezione di oggi è la nostra Sofia Loren, protagonista dell'indimenticabile Matrimonio all'italiana, con Marcello Mastroianni, che quest'anno trionfa sui cartelloni del Festival. L'attrice ha presentato anche il corto La voce umana diretto dal figlio Edoardo Ponti
Debutta per la prima volta sulla croisette il canadese David Cronenberg, con il suo Maps to the Stars, interpretato da Robert Pattinson, Carrie Fisher, Julianne Moore e John Cusack, un film affascinante caratterizzato da una satira feroce contro lo showbusiness. A seguire, sempre in competizione, troviamo Foxcatcher, di Bennett Miller, l'adattamento dell'autobiografia di Mark Schultz. La trama racconta la vicenda di David e Mark Schultz, fratelli e atleti professionisti e del magnate John du Pont, un uomo che nasconde un profondo disturbo mentale e che sarà la causa della tragedia che colpirà i due fratelli. Per la sezione Proiezioni Speciali fuori concorso, è stato presentato El Ardor, di Pablo Fendrik. Una vendetta portata avanti da un uomo con un profondo senso di giustizia che vuole onorare una famiglia uccisa da mercenari senza pietà. Caricaturistes - Fantassins de la Democratie, firmato da Stéphanie Valloatto, racconta la vita di dodici fummettisti che cercano di difendere la democrazia con carta, matita e tanta ironia. Tre proposte per Un Certain Regard, a partire da Bird People, di Pascal Ferran, un viaggio introspettivo alla ricerca di sé con un tocco sovrannaturale interpretato da Josh Charles. Xenia, di Panos H. Koutras, un dramma che racconta la storia di due fratelli in cerca del padre. Un film non proprio lineare, ma ricco di sentimenti. A Girl at My Door, firmato da July Jung, un film al femminile, delicato e intenso che segue le vicende di una donna poliziotto e una vittima di abusi. Per la Semain de la Critique, l'horror When Animals Dream, di Jonas Alexander Arnby, ambientato in Danimarca, e L'Institutrice, la storia di un'amicizia tra una maestra d'asilo e un bambino "speciale" con l'anima di un poeta. Per la Quinzaine invece andiamo in Texas, con Cold in July, con Michael C. Hall nel ruolo di un uomo che uccide un ladro per difesa personale, un evento che trasformerà per sempre la sua vita. Nel cast anche Don Johnson e Sam Shepard.
Continua la rassegna cinematografica con la presentazione dell'unica pellicola italiana, Le Meraviglie, seconda opera di Alice Rohrwacher con Monica Bellucci e Alexandra Lungu. Una favola con radici affondate nella realtà stessa dell'autrice, che però ci tiene a precisare che non si tratta di un'autobiografia. Un'opera profondamente onesta e intensa ha detto la Bellucci che ha visto in questo film quasi una continuazione del primo film della regista. A seguire troviamo The Homesman, diretto e interpretato da Tommy Lee Jones cha ha voluto Hilary Swank come sua eroina. Un western atipico che il regista ha voluto girare per raccontare una realtà storica poco conosciuta degli States, gettando luce sulla condizione delle donne in quel periodo. Tre fratelli costretti a lasciare la propria casa per trasferirsi in una casa lasciata in eredità dalla propria madre, questa è la trama di The Owners, film fuori concorso di Adilkhan Yerzhanov. Per la sezione Un Certain Regard troviamo tre opere: Jauja dell'argentino Lisandro Alonso, con Viggo Mortensen nei panni di un soldato alla ricerca di sua figlia quindicenne misteriosamente scomparsa in Patagonia; Turist, scritto e diretto da Ruben Östlund, parla di una famiglia la cui vita viene sconvolta da una valanga, ma il vero dramma arriva dopo essere sopravvissuti, con la consapevolezza che il padre ha pensato a salvare la pelle senza pensare ai figli. In ultimo troviamo Beautiful Youth di Jaime Rosales: una coppia di ventenni decide di girare un film porno amatoriale per pagare i conti ma la nascita della figlia cambiale carte in tavola. Un'opera di riflessione sincera sui giovani di oggi che vivono senza prospettive di un futuro migliore. Per Quinzaine des Realisateurs abbiamo Refugioado, una storia di ribellione e fuga, con una donna che per salvare suo la sua prole e sé stessa, scappa dal marito violento e il crime drama sud-coreano Hard Day di Seong-Hun Kim, un caso di insabbiamento da parte di un poliziotto che finisce in un incidente il giorno del funerale della madre.
Quarto giorno a Cannes 2014 all’insegna di Saint Laurent di Bertrand Bonello e l’argentino Wild Tales di Damián Szifron in concorso, mentre le proiezioni speciali comprendono il western The Salvation e Un Certain Regard si concentra su The Disappearance of Eleanor Rigby, Run e White God. Nelle sezioni parallele, Semaine de la critique e Quinzaine des realizateurs Breathe di Mélanie Laurent, Fighters di Thomas Calley e l'horror It Follows. Presentato in anteprima il film d’animazione The Prophet, prodotto da Salma Hayek che ha presentato l’evento.
Il terzo giorno di Cannes 2014 ha visto due nuovi film presentati in concorso: The Captive di Atom Egoyan e Winter Sleep del regista turco Nuri Bilge Ceylan. Fuori concorso l’animazione di Dragon Trainer 2, per festeggiare i 20 anni di Dreamworks Animation, con la star Cate Blanchett ad accompagnare l’evento. Altri fuoco concorso sono Silver Water di Mohammed Ossama e Red Army di Gabe Polsky Per Un Certain Regard The Blue Room di Mathieu Amalric ed Amour fou di Jessica Hausner. Self Made di Shira Geffen e Catch Me Daddy di Daniel Wolfe sono state presentate nella Semaine de la critique e nella Quinzaine des realizateurs.
Il secondo giorno si apre con le "indagini" per portare in vita il pittore della luce, Mr. Turner, (film in concorso) di Mike Leigh, considerato dal regista uno dei più rivoluzionari artisti di sempre. Curiosità e sorpresa per il secondo film in gara, Timbuktu di Abderrahmane Sissako, pellicola che il regista ha sentito il bisogno di raccontare per manifestare la sua indignazione nei confronti di un aberrante fatto di cronaca, ma soprattutto dell'apatico silenzio che lo ha accompagnato. Segue Party Girl, sezione Un Certain Regard, un viaggio toccante nella vita di una donna matura che ha ancora voglia di vivere e divertirsi. Farà di certo discutere un altro film della sezione Un Certain Regard, That Lovely Girl, che racconta una relazione scandalosa e cupa, mentre in chiusura troviamo, per la Semaine de la Critique, il debutto di Sebastiano Riso con Più buio di mezzanotte, per il quale il regista ha aspettato ben due anni prima di trovare i protagonisti perfetti.
La 67esima edizione del Festival di Cannes si apre all'insegna del glamour e del fascino con Grace di Monaco, firmato da Olivier Dahan e interpretato da Nicole Kidman che riporta in vita l'icona hollywoodiana Grace Kelly. Non sono mancate le polemiche però, a causa delle rimostranze della famiglia Grimaldi sulla pellicola. Una breve apparizione della giuria capitanata da Jane Campion prima che venga presa dal turbine della kermesse e dai film in gara.
Una panoramica sui film più attesi della 67esima edizione del Festival di Cannes. Le meraviglie della Rohrwacher ai nuovi lavori di Assayas, dei fratelli Dardenne, Xavier Dolan. Attesissimi anche Maps to the Stars di Cronenberg e The Homesman di Tommy Lee Jones. A guidare la giuria di questa edizione c'è Jane Campion. La Kidman apre la kermesse nei panni di Grace di Monaco.
Il videodiario dell'ultima giornata della 64ma edizione del Festival di Berlino, dall'Orso d'oro per Black Coal, Thin Ice agli orsi d'argento per la regia a Richard Linklater ed il suo Boyhood, a Liao Fan per lo stesso film trionfatore dell'edizione e Haru Kuroki per The Little House. Premiati anche Dietrich Brüggemann e Anna Brüggemann per la sceneggiatura di Stations of the Cross, Blind Massage e Life of Riley.
Video diario della nona giornata del Festival di Berlino, che ha visto la presentazione degli ultimi due film in concorso, Macondo, diretto dalla regista Sudabeh Mortezai e The Little House, di Yoji Yamada. Fuori concorso è stato presentato anche La bella e la bestia di Christophe Gans. Nella sezione Berlinale Special abbiamo visto The 100-Year-Old Man Who Climbed Out the Window and Disappeared, di Felix Herngren. Ciliegina sulla torta, sempre nella sezione Berlinale Special, piccola anticipazione di The New York Review of Books, il documentario di Martin Scorsese incentrato sulla celebre rivista letteraria americana.
Il videoresoconto dell'ottava agiornata della 64ma edizione del Festival di Berlino con un film che ha messo tutti d'accordo, Boyhood di Richard Linklater presentato in concorso assieme alla pellicola cinese No man's land. E' stato anche il grande momento di Ken Loach con l'assegnazione dell'Orso d'argento alla carriera. Tra gli altri film presentati alla Berlinale, spiccano il documentario politico The Unknown Known di Errol Morris, già uscito nelle nostre sale a metà gennaio, e il drammatico Highway.
Il videoresoconto della settima giornata della 64ma edizione del Festival di Berlino con protagonisti Jennifer Connelly e Cillian Murphy e il loro Aloft, per la regia di di Claudia Llosa, già Orso d'Oro nel 2009. Sempre in concorso l'argentino The Third Side of the River di Celina Murga e l'hongkonghese Black Coal, Thin Ice, di Diao Ynan. Due pagine di storia rivivono nella sezione Berlinale Special, con il biopic dedicato a César Chávez e il drammatico Diplomacy di Volker Schlöndorff. Presentato anche il film d'animazione Tarzan.
Il videoresoconto della sesta giornata della 64ma edizione del Festival di Berlino che ha visto protagonista l'attore Viggo Mortensen che ha presentato il film I due volti di gennaio. Abbiamo poi tre nuovi film in concorso, il brasiliano Praia do Futuro, il greco Stratos e il tedesco Inbetween Worlds. Nella sezione Berlinale Special In the courtyard di Pierre Salvadori, in Forum il giapponese Homeland e poi un sentito omaggio a Philip Seymour Hoffman con una proiezione speciale di Truman Capote - a sangue freddo.
Il videoresoconto della quinta giornata della 64ma edizione del Festival di Berlino nel segno di Nick Hornby e dello humour di Non buttiamoci giù, presentato in Berlinale Special così come The Dark Valley di Andreas Prochaska. Ben tre i film in concorso, l'atteso Life of Riley di Alain Resnais, Blind Massage di Lou Ye e In Order of Disappearance di Hans Petter Moland. Nella sezione Panorama Dokumente l'italiano Felice chi è diverso.
Il videoresoconto della quarta giornata della 64ma edizione del Festival di Berlino, con l'attesissimo Nymphomaniac di Lars Von Trier fuori concorso. In competizione invece il tedesco Stations of the cross e l'argentino History of Fear. Ma è anche la giornata del nuovo film di Tsai Ming-liang, Journey to the West, e il film collettivo australiano The Turning.
Il videoresoconto della terza giornata della 64ma edizione del Festival di Berlino, con George Clooney che presenta The Monuments Men fuori concorso, mentre Winspeare racconta una storia al femminile ambientata nel profondo Sud. In concorso la biopic 'Beloved Sisters', sul poeta tedesco Schiller. In Panorama anche The Better Angels e That Demon Within, mentre per Forum è di scena Kumiko.
Il videodiario della seconda giornata della 64ma edizione del Festival di Berlino, con la presentazione di tre nuovi film in concorso: Jack, Two Men in Town e '71. In Panorama è il giorno di Love is Strange, Yves Saint Laurent e 20,000 Days on Earth. Nella sezione Forum è stato presentato Snowpiercer, mentre per Berlinale Special le star Christian Bale e Bradley Cooper hanno presentato American Hustle.
Il videodiario della prima giornata della 64ma edizione del Festival di Berlino, con spazio all'apertura affidata a The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson e il cast ricchissimo di star tutto presente alla Berlinale.Vi mostriamo anche la giuria internazionale e 2030, film di apertura della sezione Panorama.
Inauguriamo i videodiari di berlino con una introduzione dedicata ai film più attesi, in particolare The Nymphomaniac, Non buttiamoci giù, il film d'apertura The Grand Budapest Hotel e l'italiano Il Sud è niente. Inoltre ricordiamo l'Orso alla carriera a Ken Loach.
Il videoresoconto dei premi assegnati a Roma 2013, da Tir di Alberto Fasulo che vince il Marc'Aurelio d'Oro agli altri premiati: Scarlett Johansson e Matthew McConaughey come migliori interpreti per 'Her' e 'Dallas Buyers Club' e Kiyoshi Kurosawa per la miglior regia di Seventh Code.
Il videodiario dell'ottava giornata del Festival di Roma 2013 con la presentazione degli ultimi tre film in concorso: Another Me, The Mole Song e Tir. Tavola rotonda sul cinema di genere in Italia, con protagonisti, tra gli altri, Eli Roth ed i fratelli Manetti.
Una splendida Jennifer Lawrence, tutta in bianco, ha presentato Hunger Games: La ragazza di fuoco al centro di un Auditorium completamente pieno di gente, in un'atmosfera incandescente. Con lei al Festival di Roma 2013 anche Liam Hemsworth e Josh Hutcherson, e il regista Francis Lawrence. Un red carpet... di fuoco!
Il video-diario della settima giornata del Festival di Roma 2013 che ha avuto come protagonisti assoluti gli interpreti di Hunger Games: la ragazza di fuoco: Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth e Josh Hutcherson. In concorso Cut Down Kite e Take Five. Incontro con il pubblico per Checco Zalone. Per Alice nella città Nobody Owns Me ed Uvanga.
La sesta giornata dell'ottava edizione del Festival di Roma vede tra i suoi protagonisti Wes Anderson e Roman Coppola, ma anche Daniel Pennac e il Paradiso degli Orchi, oltre a Kiyoshi Kurosawa con il suo Seventh Code. Omaggio ad Aleksei German.
Il videodiario della quinta giornata del Festival di Roma 2013 che arriva al giro di boa con il gangster movie Out of the Furnace, il rumeno Quod Erat Demonstrandum ed I corpi estranei. Fuori concorso The Green Inferno di Eli Roth, Border di Alessio Cremonini e Je fais le mort. Per Alice nella città Run, boy, run, Patema Inverted e Container 158.
Il videodiario della quarta giornata del Festival di Roma 2013, che ha avuto tra i suoi principali appuntamenti Romeo and Juliet di Carlo Carlei. In concorso Acrid e Sorrow and Joy, mentre fuori dalla competizione è il momento di Il venditore di medicine e La Santa. Spike Jonze incontra il pubblico del Festival, mentre Jonathan Demme presenta il suo Fear of Falling. Per Alice nella città Sitting Next to Zoe e Se chiudo gli occhi non sono più qui.
Il videodiario della terza giornata del Festival di Roma dominata dall'arrivo di Her ed il suo cast nella capitale, da Joaquin Phoenix a Rooney Mara e Scarlett Johansson. In conrcorso Sheep's Clothing e la vita invisibile, mentre fuori competizione è stato presentato Stalingrad 3D, Come il vento e Song 'e Napule. Completano la giornata Goool! e Il carattere italiano, oltre agli incontri con il pubblico di Jonathan Demme ed Alex De la Iglesia.
Il videodiario della seconda giornata del Festival di Roma 2013, che ha visto tre opere presentate in concorso: Dallas Buyers Club, Manto Acuífero ed I Am Not Him. Fuori concorso la Luna su Torino, Las Brujas de Zugarramurdi e Come il vento. Incontri con il pubblico inaugurati da John Hurt e momenti di magia sul tappeto rosso con Belle & Sebastien. Presentati oggi anche In solitario e Marina, accanto agli omaggi a Giuliano Gemma e Federico Fellini.
Il videodiario della prima giornata del Festival di Roma 2013, dedicata agli aeroplanini di Planes sul Red Carpet per la sezione Alice nella città, che ha presentato anche Il mondo fino in fondo, Chasing Fireflies. Presentati anche L'ultima ruota del carro e Snowpiercer fuori concorso e, per CINEMAXXI, L’amministratore.
Il video-resoconto dell'undicesima e ultima giornata di Venezia 2013 con tutti i premi e il nostro bilancio sul festival.
Il video-resoconto della decima giornata di Venezia 2013 che ha visto la presentazione dell'ultimo film in concorso, The Rooftops. Fuori concorso Che strano chiamarsi Federico!, il remake giapponese di Unforgiven e Che strano chiamarsi Federico! In Orizzonti La prima neve, Fish & Cat, Las Analfabetas e Siddhart.
Il video-resoconto della nona giornata di Venezia 2013, da Sacro GRA di Gianfranco Rosi a Stray Dogs di Tsai Ming-Liang e La Jealousie. Nelle sezioni parallele Ukraine is not a Brothel, Atertraffen, Traitors e Walesa, Man of Hope.
Il video-resoconto dell'ottava giornata di Venezia 2013 che prevede la presentazione de L'intrepido di Gianni Amelio e The Unknown Known di Errol Morris. Fuori concorso anche 'Til Madness do Us Part e Une Promesse. Nelle sezioni parallele Eastern Boys, L'armée du salut, La vida después e Rigor Mortis.
Il video-resoconto della settima giornata di Venezia 2013, in cui sono stati presentati in concorso Under the Skin con Scarlett Johansson ed Ana Arabia. Fuori concorso il film in 3D di Capitan Harlock. Nelle sezioni parallele, Moebius di Kim Ki-Duk, Zoran, il mio nipote scemo, La reconstrucción e Ruin.