Di fronte a uno degli incendi più gravi degli ultimi anni a Hong Kong, Disney decide di fermarsi: la cancellazione della premiere locale di Zootropolis 2 arriva come gesto di rispetto verso una tragedia che ha colpito un'intera comunità, con il parco che sospende anche altri eventi programmati.
Un'anteprima rinviata: le scelte di Disney dopo la tragedia
La decisione di sospendere la premiere hongkonghese di Zootropolis 2 arriva mentre la città sta ancora cercando di contenere l'impatto di un incendio devastante nel complesso residenziale Wang Fuk Court, un conglomerato di edifici densamente popolati nel distretto di Tai Po. Secondo i dati diffusi dalla Associated Press, il bilancio provvisorio è di almeno 83 vittime, con quasi 300 persone ancora disperse dopo ore di fumo persistente e operazioni di emergenza protrattesi fino alla notte.
Di fronte a un quadro tanto drammatico, Hong Kong Disneyland ha comunicato attraverso Instagram la cancellazione dell'intera programmazione prevista per il 27 novembre. Il messaggio, formalmente diretto ai visitatori e agli spettatori dell'evento, specificava: "A causa di un grave incidente avvenuto a Hong Kong, la prevista partecipazione di Joey Yung alla parata 'Friendtastic!', la proiezione speciale per i Magic Access Members di Zootopia 2 e la Gala Premiere serale del 27 novembre 2025 sono state cancellate." Una nota che include anche la presenza programmata di Joey Yung, voce cantonese di Judy Hopps nel film.
L'annuncio prosegue con un riferimento ai futuri aggiustamenti della programmazione: "Sistemeremo a breve le modalità di riprogrammazione della proiezione. Ci scusiamo per gli eventuali disagi e apprezziamo la vostra comprensione in questo momento." Un tono misurato, che cerca di mantenere trasparenza con il pubblico pur in una situazione eccezionale.
In una comunicazione successiva, sempre via Instagram Stories, il parco ha confermato la sospensione anche dello spettacolo serale Momentous: Party in the Night Sky, precisando che i visitatori con biglietto valido potranno rientrare gratuitamente entro sei mesi. Un'operazione di gestione emergenziale pensata per evitare ulteriori disagi e mantenere un rapporto diretto con il pubblico locale in un momento particolarmente sensibile.
La situazione a Hong Kong e il "peso" di un sequel molto atteso
Mentre gli aggiornamenti continuano ad arrivare dalle autorità di pubblica sicurezza, il quadro emerso dalle prime dichiarazioni è severo. Derek Armstrong Chan, vice direttore dei servizi antincendio, ha sottolineato come "le operazioni di spegnimento siano quasi concluse", aggiungendo che ora il lavoro si concentra su recupero, identificazione e ricerca dei dispersi. Eileen Chung, sovrintendente della polizia, ha confermato tre arresti, parlando di sospetti "gravemente negligenti" nella gestione delle circostanze che avrebbero favorito il propagarsi del rogo.
In un contesto simile, l'uscita internazionale di Zootropolis 2 prosegue comunque altrove: il film è arrivato nelle sale nordamericane e ha già tenuto la premiere statunitense al celebre El Capitan Theatre di Los Angeles, con il cast vocale guidato da Ginnifer Goodwin, Jason Bateman, Ke Huy Quan e Shakira. Hong Kong resta però un territorio strategico per Disney: non solo per il parco tematico, ma anche per la forte presenza del pubblico locale nei successi animati dello studio.
Il sequel riporta sullo schermo la coppia Nick Wilde e Judy Hopps alle prese con una nuova indagine e con una dinamica di coppia ancora in evoluzione - un elemento narrativo su cui Disney ha mantenuto un certo riserbo, pur lasciando intravedere qualcosa nel primo trailer ufficiale. L'interesse per il film si intreccia inoltre con il recente debutto a Orlando del nuovo show Zootopia: Better Zoogether, che ha sostituito lo storico It's Tough to Be a Bug! a Disney's Animal Kingdom, mostrando quanto il brand sia diventato centrale nella strategia creativa degli studios.
La cancellazione di Hong Kong non interrompe dunque il percorso di Zootropolis 2, ma lo sospende in un luogo che oggi vive un lutto collettivo, restituendo il senso di un'industria dell'intrattenimento che, in momenti come questo, decide di abbassare il volume per rispetto.