Zoe Saldana: "La performance capture di Avatar è la forma di recitazione più potente"

L'attrice premio Oscar ha elogiato la tecnica utilizzata da James Cameron nel suo franchise pronto a tornare al cinema con il terzo capitolo.

Primo piano di Zoe Saldana in Avatar

Intervistata da Beyond Noise, Zoe Saldana ha rivelato che James Cameron starebbe pensando di realizzare un documentario sulla realizzazione di Avatar.

Secondo Saldana, il documentario permetterebbe di spiegare l'importanza della tecnica performance capture anche in termini di recitazione, che attualmente appare un po' sottovalutata.

L'importanza della performance capture per la recitazione

L'attrice ritiene che sia la forma di recitazione più potente: "Ci dà il merito, la possibilità di possedere al 100% la nostra performance sullo schermo" ha spiegato Saldana "Con l'animazione, potresti andare in studio per qualche sessione; è tutto ciò di cui hanno bisogno per l'intero film. Entri in uno studio, comunque tu sia vestito, e presti la voce, giusto? Con la performance capture, invece, Avatar non esisterebbe se Sigourney Weaver, Sam Worthington, Stephen Lang, Kate Winslet, io e l'intero cast non ci fossimo alzati e non avessimo messo quei punti sul viso".

Avatar Fuoco E Cenere Quaritch
Una scena di Avatar - Fuoco e cenere

Saldana ritiene che la recitazione dell'attore rimanga centrale anche con questa tecnologia: "Indossiamo quella tutina piena di sensori e entriamo in un 'volume', così chiamiamo il set, dotato di telecamere disposte in posizioni precise sul soffitto. Tutte puntano verso di noi e inviano le informazioni al sistema che dà vita a Pandora".

Il ruolo di Zoe Saldana in Avatar e le critiche all'Academy

Zoe Saldana interpreta Neytiri nei film Avatar, Avatar - La via dell'acqua, e nel prossimo Avatar - Fuoco e cenere. In cantiere ci sono due ulteriori sequel.

Avatar: Fuoco e Cenere, l'analisi del trailer del film di James Cameron Avatar: Fuoco e Cenere, l'analisi del trailer del film di James Cameron

Lo scorso anno, Zoe Saldana criticò gli Oscar per l'ostinazione nell'ignorare la performance capture, che si tratti del lavoro del cast di Avatar o di Andy Serkis in Il signore degli anelli o Il pianeta delle scimmie, la recitazione in performance capture non è ancora entrata nelle grazie dell'Academy: "Le vecchie abitudini sono dure a morire, e quando hai istituzioni datate, è difficile portare avanti un cambiamento" aveva detto l'attrice "Lo capisco, quindi non provo amarezza, ma è piuttosto scoraggiante quando dai il 120% di te stessa a qualcosa. Non vincere va bene, non essere nominati va bene, ma essere ignorati, minimizzati e completamente trascurati no".