Claudio Salvagni, l'avvocato difensore di Massimo Bossetti, si è recentemente aperto a proposito di Yara, il nuovo film di Netflix incentrato sul drammatico omicidio di Yara Gambirasio che nel 2010 sconvolse Brembate di Sopra e l'Italia intera.
"Non lo vedrò, non siamo stati interpellati e sono certo che si tratta di un racconto parziale", ha spiegato su MOW (mowmag.com) l'avvocato Salvagni, difensore di Bossetti, dopo che questo weekend è stato lanciato su Netflix Yara, per la regia di Marco Tullio Giordana.
Il magazine lifestyle di AM Network, in occasione dell'uscita del film sulla piattaforma online, ha intervistato Salvagni, avvocato di Massimo Bossetti, condannato all'ergastolo il delitto: "Un documentario sarebbe stato, nella forma, di sicuro più appropriato per raccontare una vicenda così lunga e complessa sia dal punto di vista delle indagini che dell'iter processuale".
L'avvocato ha fatto anche alcuni commenti sulla condizione del proprio assistito: "Sta male. Di certo non sarà questo film a preoccuparlo, oggettivamente non gli cambia nulla." E, sempre sulle pagine digitali di MOW, il difensore di Bossetti racconta di un'intervista, richiesta ma ancora non svolta: "è stata Franca Leosini a cercarci un paio di anni fa", sottolineando che: "lui vuole parlare, vuole raccontare la verità cioè la sua innocenza."