Olivia Munn torna con la memoria al difficile momento in cui il regista Bryan Singer lasciò il set di X-Men: Apocalypse e rivela che la scusa ufficiale per l'assenza era stata un controllo medico per "problemi alla tiroide". Molti dubbi rimangono inspiegati e la stessa attrice, che si trovava alla prima esperienza con una grande produzione, non smette di essere perplessa dal comportamento di Singer.
Bryan Singer ha lanciato il franchise degli X-Men nel 2000, dirigendo diversi capitoli a fasi alterne. Nel frattempo, il regista ha anche affrontato diverse accuse di molestia sessuale e stupro, fattore che ha reso le sue fughe dal set ancora più sospette. Una situazione simile si verificò anche all'inizio della produzione di Bohemian Rhapsody, dal quale poi Singer fu licenziato per non essersi presentato al momento delle riprese.
Bohemian Rhapsody, Rami Malek non era al corrente delle accuse contro Bryan Singer
Mentre erano in corso i lavori su X-Men: Apocalisse, pare che Singer si assentò per ben 10 giorni sostenendo di avere problemi di tiroide da curare a Los Angeles invece di utilizzare il servizio sanitario di Montreal, dove le riprese stavano avendo luogo. A Olivia Munn la scelta sembrò sospetta:
"Non ho mai pensato che tutto questo fosse normale, ma non mi ero resa conto che altre persone pensassero che non era normale."
Durante il periodo di assenza di Bryan Singer dal set di X-Men: Apocalisse, la comunicazione con gli attori avveniva attraverso sms che suonavano così: "Hey ragazzi, sono occupato al momento. Andate avanti e iniziate a girare senza di me." Per Olivia Munn la situazione era decisamente pesante e senza dubbio strana.