Woody Harrelson sarà il Presidente Johnson nel biopic di Rob Reiner

La star di True Detective incarnerà Lyndon B. Johnson mentre lotta per sanare la nazione e garantire il proprio mandato.

La star Woody Harrelson ha decio di accettare una nuova sfida recitativa. L'attore è stato chiamato dal regista Rob Reiner a interpretare il ruolo del Presidente USA Lyndon B. Johnson in LBJ, dramma politico prodotto da Acacia Entertainment, Savvy Media Holdings, Castle Rock Entertainment, e Star Thrower Entertainment. Reiner dirigerà il biopic che racconterà l'ascesa di Lyndon Baines Johnson a 36° Presidente americano. Le riprese del film prenderanno il via a settembre e si terranno a New Orleans e Baton Rouge, Los Angeles, Dallas, Texas e Washington, D.C.

La sceneggiatura, firmata da Joey Hartstone, nel 2014 è schizzata in testa alla Black List. La storia affronta le difficoltà attraversate da Johnson mentre, nel corso della sua Vice Presidenza, dovette affrontare il caos seguito all'omicidio del Presidente Kennedy. Mentre la battaglia politica era in corso, Johnson lottò per curare la nazione e assicurare un passaggio di poteri nelle sue mani, in più fece approvare lo storico Civil Rights Act di Kennedy.

"La sceneggiatura di Joey cattura realmente l'anima di Johnson mentre attraversa uno dei momenti più turbolenti mai vissuto da un paese con un governo e una nazione in crisi" ha spiegato Rob Reiner. "Negli anni '60 ero un hippy e Lyndon Johnson era il mio presidente. All'epoca è stato il bersaglio della rabbia della mia generazione che protestava contro il Vietnam. Ma col passare del tempo ho cominciato a vederlo sotto una luce diversa. Era un personaggio complesso, un politico brillante e un uomo con profonde insicurezze. La forza e il potere persuasivo che mostrò ai colleghi esistevano in lui, ma al contempo aveva una morbidezza quasi infantile. Dall'infanzia vissuta su una povera collina nell'Ovest del Texas ai corridoi del potere a Washington, ha usato il suo acume politico per far passare una legge sui diritti civili davvero moderna. Se non fosse stato per la Guerra del Vietnam, credo che sarebbe stato uno dei più grandi presidenti americani."