Dylan Farrow desidera che il mondo la conosca: la figlia adottiva di Mia Farrow e l'allora fidanzato Woody Allen, è recentemente apparsa in una nuova intervista di Elle, dove ha cercato di raccontare la sua versione dei fatti decenni dopo essere stata al centro delle accuse di violenza sessuale contro Allen.

Ora 35enne e con una figlia appena nata, Dylan ha parlato del suo libro Hush e di come vede suo padre: "Non mi sento come se avessi un padre. Non esiste un gruppo di sostegno per le persone le cui sorelle sposano i loro padri. O è mio cognato? E lei è la mia matrigna? Devo scherzarci sopra."
Alla fine del 2017 Allen ha dovuto affrontare le accuse di molestie da parte di sua figlia Dylan che ha affermato, in una lettera aperta del New York Times, di essere stata molestata dal padre quando era una bambina. Allen ha sempre negato le accuse, che sono state riportate per la prima volta durante la sua esplosiva separazione da Mia Farrow nel 1992. Il regista non è mai stato condannato e gli investigatori non hanno trovato alcuna prova di violenza.
Il fratello giornalista di Dylan, Ronan Farrow, figlio biologico di Allen con Mia, ha scritto un saggio a sostegno di sua sorella nel 2016, a questo proposito Dylan ha dichiarato: "Senza il supporto di Ronan probabilmente mi sarei sentita completamente alla deriva. È una delle persone più importanti della mia vita."

Le accuse di abusi sessuali mosse contro Allen dalla figlia adottiva sono anche al centro di un esplosivo documentario in quattro parti che uscirà alla fine di questo mese. Allen v Farrow, dei pluripremiati Kirby Dick e Amy Ziering, promette di "rivelare la storia privata di uno dei più noti e pubblici scandali di Hollywood". Il documentario contiene anche il video girato da Mia subito dopo le accuse, un filmato che ha scatenato un dibattito lungo decenni: la bambina stava dicendo la verità o era stata plagiata dalla madre?