Wish I Was Here: una petizione per la release italiana

Zach Braff chiede aiuto e i fan rispondono. Al via su Firmiamo.it una petizione per trovare un distributore italiano al film.

La rete ha aiutato Zach Braff a realizzare il suo nuovo progetto, un sequel ideale del delicato La mia vita a Garden State intitolato Wish I Was Here, e la rete potrebbe aiutarlo a far uscire il film in Italia. Dopo il successo del crowfunding su Kickstarter e un felice debutto al Sundance, il film interpretato dallo stesso Braff insieme a Kate Hudson, Mandy Patinkin, Josh Gad, Jim Parsons e Ashley Greene, fatica a trovare una distribuzione italiana. Lo stesso Zach Braff ha fatto presente il problema sul suo profilo Twitter scrivendo: "L'Italia è l'unico paese in Europa in cui non ho ancora un partner distributivo. Per il momento l'anteprima per i sostenitori di Kickstarter sarà l'unica proiezione prevista. Dato che non sono morto, italiani, fate sapere ai cinema che volete vedere Wish I Was Here!" Detto fatto, i fan italiani si sono messi in moto e hanno creato su Firmiamo.it una petizione rivolta a Lucky Red, per invocare la distribuzione del film (se volete partecipare qui trovate il link). Ci auguriamo che Andrea Occhipinti, o al limite un altro distributore, accolga la richiesta al più presto!

Wish I Was Here è la storia di Aidan Bloom, un attore, padre e marito in lotta che a 35 anni sta ancora cercando di trovare la sua identità; uno scopo per la sua vita. Lui e sua moglie riescono a malapena a tirare avanti finanziariamente e Aidan passa il suo tempo a fantasticare di essere il grande cavaliere spaziale che aveva sempre sognato di diventare da quando era un ragazzino. Quando suo padre malato non può più permettersi di pagare per la scuola privata dei suoi due bambini di cinque e dodici anni e l' unica scuola pubblica disponibile non è un'opzione praticabile, Aidan accetta con riluttanza di prendere in carico lui l'istruzione dei suoi figli. Il risultato è un tragicomico caos che perdura fino a quando Aidan decide di rottamare il curriculum accademico tradizionale e puntare sul creativo, insegnando ai figli ciò che ha imparato dalla vita, così Aidan a poco a poco scopre alcune parti di sé che non non era ancora riuscito a trovare.