William Shatner: "Il viaggio nello spazio mi ha riempito di profonda tristezza"

Il mitico capitano Kirk di Star Trek ha parlato nel dettaglio del suo viaggio a bordo dello space shuttle Blue Origin avvenuto nel 2021, e non è stato tutto rose e fiori.

Il 13 ottobre 2021, alla veneranda età di 90 anni, William Shatner è entrato nella storia diventando l'uomo più anziano di sempre ad andare nello spazio. L'attore, noto per il ruolo del capitano Kirk nella serie di Star Trek, ha condiviso il viaggio sulla navicella spaziale con Audrey Powers, Chris Boshuizen e Glen de Vries, ma a mente fredda confessa che il viaggio nello spazio gli ha messo una profonda tristezza.

Una foto di William Shatner
Una foto di William Shatner

Nel suo ultimo libro Boldly Go: Reflections on a Life of Awe and Wonder, William Shatner ha voluto esprimere i sentimenti contrastanti che ha provato in questo viaggio. Un mix di entusiasmo, paura per l'ignoto e tristezza. "Quando è arrivato il giorno della partenza, non riuscivo a togliermi dalla testa l'episodio del dirigibile Hindeburg. Ovviamente non avrei mai disdetto il mio impegno perché sono un professionista. Ho avuto alcuni problemi nel posizionarmi all'interno della capsula e, come se non bastasse, c'è stato un piccolo ritardo nel decollo" ha dichiarato l'attore.

"A quanto pare l'anomalia non era troppo preoccupante, perché trenta secondi dopo siamo stati autorizzati al lancio ed è iniziato il conto alla rovescia. Con tutto il rumore, il fuoco e la furia dei partecipanti, siamo decollati. Vedevo la Terra scomparire. Mentre salivamo, mi sono accorto subito della pressione".

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"Avevo pensato che andare nello spazio sarebbe stata la catarsi definitiva di quella connessione che avevo cercato tra tutti gli esseri viventi, che essere lassù sarebbe stato il prossimo bellissimo passo per comprendere l'armonia dell'universo. Avrebbero dovuto mandare un poeta. Io ho avuto un'esperienza diversa, perché ho scoperto che la bellezza non è là fuori, ma qui sotto, con tutti noi. Lasciarmela alle spalle ha reso il mio legame con il nostro piccolo pianeta ancora più profondo" ha dichiarato infine Shatner, ricordando la sua tristezza nell'aver assaporato il contrasto tra il freddo feroce dello spazio e il caldo nutrimento della Terra. "Mi ha riempito di terrore. Il mio viaggio nello spazio avrebbe dovuto essere una celebrazione; invece mi è sembrato un funerale".