Viola Davis sul legame tra intrattenimento ed escapismo: "È interessante, ma non bisogna esagerare"

Viola Davis non è contro l'escapismo attraverso l'intrattenimento, ma bisogna fare attenzione che con esso non si venga a distruggere l'arte.

Viola Davis ama i cinecomic e non disdegna il tipo d'intrattenimento che permette allo spettatore di fuggire per qualche ora dalla realtà. Ma bisogna fare attenzione a non dimenticarsi del tutto ciò che ci circonda.

Durante la Produced By Conference tenutasi nelle ultime ore, l'attrice di Barriere e Le Regole del Delitto Perfetto ha commentato l'attuale panorama cinematografico e televisivo da un punto di vista commerciale e produttivo, ma anche ideologico.

"I social media hanno preso il controllo della definizione di questa forma d'arte" ha affermato nel corso del suo intervento "Credo che il termine escapismo sia qualcosa d'interessante - il fatto che l'obbiettivo comune sia quello di mangiare caramelle e popcorn davanti a un film e dimenticarsi momentaneamente delle proprie vite - ma va letteralmente a distruggere la nostra forma d'arte".

Davis, che si è più volte detta fan di grandi franchise d'intrattenimento come Marvel e DC (e ne è anche parte attiva, vestendo i panni di Amanda Waller nel DCEU), spiega che tuttavia "ogni volta che cerchi di vendere una certa ideologia, si tratta di come tu possa creare una storia che ti permetta di fuggire dalla realtà. Quel personaggio allora diventa Mr. potato Head, e noi ci dimentichiamo chi sono queste persone fino a quando non arriva un film a ricordarcelo".

Anche per questo, spiega l'attrice, esiste la JuVee Productions (società di produzione fondata col marito Julius Tennon), per esplorare storie radicate nella realtà.
"Questi progetti di prestigio esistono per rivederci in essi, per ritrovarci i nostri casini. Ma di solito non mostrano delle persone con il nostro aspetto. È una forma di resistenza alla nostra umanità".