Vanessa Bryant contro Evan Rachel Wood per le accuse di stupro rivolte a Kobe Bryant

Vanessa Bryant ha risposto alle accuse di stupro rivolte da Evan Rachel Wood e Abigail Disney a suo marito Kobe Bryant poco dopo la sua morte.

Vanessa Bryant è venuta a conoscenza dei tweet contro il marito Kobe Bryant condivisi da Evan Rachel Wood e altre donne nei giorni consecutivi alla sua morte, e ha risposto alle rinnovate accuse di stupro in essi contenuti.

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Una foto di Kobe Bryant con sua figlia Gianna

A seguito della tragica scomparsa di Kobe Bryant e della figlia Gianna lo scorso anno, avevano fatto notizia i commenti dell'attrice Evan Rachel Wood e della produttrice Abigail Disney in cui Bryant veniva definito uno stupratore.
L'appellativo utilizzato dalle due donne fa riferimento alle accuse di stupro rivolte al campione di basket nel 2003, quando una donna riferì di aver subito degli abusi per mano dello sportivo.
In sede di processo, tuttavia, la donna si rifiutò di testimoniare, e il caso venne chiuso senza che Bryant fosse condannato. A seguire venne aperto un caso civile, nel quale si raggiunse un accordo tra le due parti, come ricorda TMZ.

Nelle sue storie Instagram, Vanessa ha ripostato degli screenshot con i tweet di Wood e Disney, definendole vere e proprie diffamazioni.
"Sono appena venuta a conoscenza di questa cosa" ha scritto commentando entrambi i tweet "I vostri tweet falsi, diffamatori e calunniosi sono vili e ripugnanti. Un comportamento del genere è parte delle ragioni per cui degli innocenti uomini di colore vengono ingiustamente incarcerati per crimini che non hanno commesso. Un'accusa non rende automaticamente colpevoli. NON SIETE A CONOSCENZA DEI FATTI DEL CASO".

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Westworld 3: Evan Rachel Wood in un'immagine della stagione 3 della serie HBO

Il tweet di Evan Rachel Wood non è al momento disponibile, essendo stato disattivato l'account, mentre quello della Disney è ancora visibile.
"Quello che è successo è una tragedia. Ho il cuore spezzato per la famiglia di Kobe. Era un eroe dello sport. Era anche uno stupratore. E tutte queste realtà possono esistere contemporaneamente" scriveva Wood.
"Non ho detto nulla su Kobe per un po' perché sentivo ci fosse bisogno di tempo per poter intervenire. Ma sì, è ora di far calare il martello [della verità]. [Kobe] era uno stupratore. Rassegnatevi".