Un sacchetto di biglie è un film del 2017, diretto da Christian Duguay, tratto da una storia vera, oltre ad essere l'adattamento cinematografico del romanzo di Joseph Joffo del 1973 e un remake dell'omonimo film diretto da Jacques Doillon nel 1975.
I protagonisti della storia sono Maurice e Joseph, due fratelli ebrei che vivono a Parigi durante la Seconda guerra mondiale; i due sono costretti a viaggiare per tutta la Francia, occupata dai tedeschi, per cercare di sfuggire alla barbarie e alla violenza dei nazisti.
I due ragazzini si lasciano alle spalle tutto ciò che conoscevano e si mettono in viaggio, raggiungendo i fratelli più grandi Henri e Albert a Mentone. All'improvviso giunge la notizia che i genitori dei 4 ragazzi sono stati presi dai tedeschi e si trovano in un campo di smistamento in attesa di essere trasportati in Germania.
Mentre Henri, il più grande, parte per liberarli e anche i fratelli più piccoli si ritrovano costretti ad affrontare innumerevoli disavventure. La famiglia, infine, si riunisce a Nizza, dove, almeno apparentemente, sembra che la vita abbia intenzione di dare a genitori e ragazzi una seconda possibilità. Purtroppo non è così.
Nel 1943 cade il governo Mussolini e i soldati italiani che vivevano a Nizza abbandonano la città lasciandola ai tedeschi. Joseph e Maurice vengono catturati ma poi, grazie alla collaborazione di un prete, riescono a sfuggire alla deportazione.
Joseph Joffo, scomparso nel 2018 all'età di ottantasette anni, ha lavorato alla realizzazione di Un sacchetto di biglie, a proposito del quale ha dichiarato: "Spero che che la mia storia possa servire a far riflettere, a far pensare al destino di quelle famiglie distrutte dalla guerra."