Il ritorno di Ufo Robot Goldrake su Rai 2 era atteso fin da quando, in estate, il direttore di Rai Kids, Roberto Genovesi, l'aveva annunciato. L'esordio è avvenuto lo scorso 5 ottobre, a 50 anni esatti dalla prima trasmissione in Giappone. E l'attenzione del pubblico è arrivata alle stelle anche questa volta. Tanto da avere convinto viale Mazzini a confermare l'appuntamento anche per le prossime domeniche.
Gli ascolti delle prime due puntate di Goldrake

Niente è scontato, certo, ma una serie cult come UFO Robot Goldrake può contare su almeno due generazioni di spettatori pronti a tuffarsi ancora una volta al fianco di Actarus e Alcor contro l'esercito di Vega. Tradotto: numeri deludenti sarebbero stati molto strani. La RAI però ha evidentemente preferito usare maggiore cautela, non comunicando in anticipo la collocazione in palinsesto dei prossimi appuntamenti.
Goldrake però ha fatto ancora una volta il suo piccolo miracolo, spazzando via le ultime riserve sul suo ritorno in TV. Domenica 5 ottobre alle 19:00, subito dopo TG2 Dossier, che aveva garantito un traino di appena 189.000 spettatori, i primi due episodi trasmessi hanno ottenuto rispettivamente 583.000 spettatori (con il 4,2% di share) e 721.000 spettatori con il 4,6%. Dati che si collocano al di sopra della media consueta del secondo canale RAI nella stessa fascia oraria.
Quando andranno in onda i prossimi episodi di Ufo Robot?

La serie animata originale è stata quindi confermata in programmazione ogni domenica alle 18:55 su Rai 2. La RAI trasmetterà dunque in chiaro tutti i 71 episodi, in versione restaurata, con un bonus importanti: andranno in onda 3 episodi inediti mai trasmessi prima dalla Rai.
Goldrake sarà inoltre disponibile anche in streaming su RaiPlay, gratuitamente. Sulla piattaforma è già possibile recuperare i primi due episodi.
Questo rilancio segna un importante omaggio a un anime che ha segnato la storia televisiva italiana a partire dagli anni '70.
Ogni episodio è inoltre preceduto dalla sigla italiana originale composta da Vince Tempera e Massimo Luca con i testi di Luigi Albertelli.