Udine Far East Film 11: al via l'edizione dei record

Si apre domani a Udine l'undicesima edizione del Far East Film. Un programma interamente composto da una premiere mondiale, venti internazionali, trentacinque europee e caratterizzato da un altissimo livello qualitativo.

E' davvero un'edizione storica, una sontuosa edizione dei record, quella che Far East Film sta per condividere - dal 24 aprile al 2 maggio - con il suo devotissimo pubblico: non solo per tutti i colpi messi a segno dal programma, interamente composto da premiere (1 mondiale, 20 internazionali, 35 europee), ma anche per l'eccellenza qualitativa del programma stesso, ampiamente certificata da nomi e titoli già iscritti all'albo d'oro del nuovo cinema asiatico. Se il giapponese Departures è stato premiato alla notte degli Oscar come miglior film straniero, infatti, altri protagonisti del grande festival udinese hanno brillato ai recentissimi Hong Kong Film Awards: i riconoscimenti cinematografici più importanti della Cina sono andati allo straordinario biopic Ip Man di Wilson Ip (che ha battuto un gigante del calibro di John Woo), all'attore Nick Cheung per The Beast Stalker di Dante Lam (sia Nick sia Dante saranno presenti a Udine) e, soprattutto, alla regista Ann Hui per The Way We Are, poetico docudrama che ha fatto la parte del leone nelle categorie migliore regia, migliore sceneggiatura e miglior attrice protagonista. Proprio ad Ann Hui, regina della new wave hongkonghese e inesauribile talento da sempre in equilibrio fra cinema di genere e cinema d'autore, Far East Film dedica un prezioso omaggio: oltre a The Way We Are, appunto, si vedranno per la prima volta in Occidente più di 10 ore dei suoi lavori televisivi anni Settanta.

Basterebbe, tuttavia, la folgorante doppietta dell'opening night per condensare e descrivere tutta la potenza di quest'undicesima edizione: il cult Ong Bak 2 di e con Tony Jaa, che tiene a battesimo la ghiotta sezione riservata al Thai Action, e Crazy Racer, la splendida black comedy firmata dal geniale Ning Hao. Dopo Crazy Stone, applaudito nel 2006, l'enfant prodige (il terzo fratello Coen?) torna dunque a lasciare il segno realizzando un impareggiabile capolavoro capace di ridisegnare la mappa dello humour nero cinese e, facile scommessa, di entrare a buon diritto nell'ideale greatest hits delle pellicole promosse da Far East Film. E che cos'è, dunque, Far East Film? E' un biglietto di andata e ritorno per l'Estremo Oriente. E' un viaggio lungo nove giorni che, mollando gli ormeggi nel piccolo porto udinese, farà tappa nel cuore di un universo lontano ma, ormai, sempre più vicino! Il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine ha attrezzato la sua flotta ed è prontissimo a navigare con un carico di 56 film che, attraversando 9 paesi, mostreranno ai fortunati passeggeri il volto e l'anima di altrettante metropoli cariche di vite, di storie e di passioni: da Seoul a Tokyo, da Pechino a Hong Kong, da Jakarta a Manila, fino a raggiungere, sempre più a Est, Taipei, passando per Singapore e Bangkok. Con un'affluenza media complessiva di oltre 50.000 spettatori, suddivisi tra la sede storica del Teatro Nuovo "Giovanni da Udine" e le sale del Visionario, Far East Film ha visto progressivamente confermare, anno dopo anno, le attenzioni del pubblico internazionale, nazionale e locale. Un pubblico ormai solidamente fidelizzato. E anche adesso, a poche ore dall'inizio, i numeri parlano chiaro: più di un migliaio le richieste di accredito, moltissimi, come di consueto, i giornalisti italiani e stranieri (non solo dall'Europa ma anche dall'Asia e dall'America).

Per informazioni www.fareastfilm.com.