Il ritorno di Twilight sembrava l'occasione perfetta per ritrovare la "famiglia Cullen" al completo, almeno stando alle voci di corridoio. E invece no, la nuova serie animata Midnight Sun, in lavorazione per Netflix, non riporterà in cabina di doppiaggio alcuni dei volti (e delle voci) simbolo della saga originale.
A raccontarlo sono gli stessi Ashley Greene, Peter Facinelli, Kellan Lutz e Jackson Rathbone, che hanno condiviso con i fan la loro delusione, mista a una buona dose di autoironia e nostalgia.
I Cullen dei film originali fuori dal reboot di Twilight
Durante un panel dedicato a Twilight al Motor City Comic Con, ospitato da ScreenRant, il gruppo di ex vampiri più amato degli anni Duemila ha affrontato di petto la domanda che tutti i fan avevano in mente: torneranno in Midnight Sun? La risposta è arrivata chiara e diretta da Ashley Greene, storica Alice Cullen: "Non torniamo".
Accanto a lei, Peter Facinelli (Carlisle), Kellan Lutz (Emmett) e Jackson Rathbone (Jasper) hanno spiegato come, in realtà, avessero provato a proporsi per la serie animata prodotta da Lionsgate e ordinata direttamente da Netflix nel 2024.
Facinelli ha raccontato con sincerità la sua amarezza: "Beh, ecco la verità, sono deluso, perché amo così tanto quel personaggio, quindi detesto l'idea di farlo interpretare da qualcun altro". Per lui Twilight non è solo un fenomeno pop, ma una scatola dei ricordi fatta di serate al cinema, visioni in famiglia, amicizie nate davanti allo schermo.
"C'è nostalgia. Ti riporta a quando lo guardavi con tua madre, o lo guardavi con i tuoi amici, quando lo guardavi al cinema", ha spiegato. L'attore paragona il reboot a quelle nuove versioni dei classici natalizi che, per chi è cresciuto con l'originale, non hanno lo stesso sapore.
Twilight, il cast della saga: "Abbiamo chiesto di tornare ma ci hanno detto di no"
La parte più sorprendente del racconto riguarda il dietro le quinte. Rathbone ha ricordato il momento in cui lui e i colleghi hanno scoperto l'esistenza di Midnight Sun: non da un annuncio ufficiale, ma dai fan. E da un'attrice incontrata a una convention che aveva fatto un provino per la serie. Da lì è nata l'idea: perché non offrire, tutti insieme, le proprie voci al progetto?
Il gruppo ha quindi contattato agenti e produzione, proponendosi per tornare a interpretare i propri personaggi in versione animata. Nessuna richiesta folle, tengono a precisare: "Nessuno ha chiesto grandi cachet, volevamo farlo per i fan, perché amiamo quei personaggi".
La risposta ricevuta, però, è stata un cortese ma fermo rifiuto. "Non ci hanno nemmeno fatto fare un provino", racconta Rathbone, trovando la situazione "quasi comica" considerando che si tratta di una serie animata e che, come ricorda anche Lutz, "le nostre voci non sono cambiate così tanto".
Cosa aspettarci da Midnight Sun?
Nonostante la delusione, il tono del gruppo resta affettuoso nei confronti del progetto. Greene sottolinea come chi raccoglierà il testimone avrà tra le mani un materiale potentissimo, capace di parlare ancora alle nuove generazioni. Allo stesso tempo, tutti ammettono che replicare il "miracolo Twilight" non sarà semplice. In tanti hanno provato a inseguire quella formula, spesso senza riuscirci. C'era, dicono, una sorta di "ingrediente segreto" nell'alchimia tra cast, regia e adattamento dei romanzi di Stephenie Meyer.
La sfida di Midnight Sun sarà proprio questa: riuscire a trovare una nuova chiave, sfruttando il linguaggio dell'animazione e il punto di vista di Edward Cullen raccontato nel romanzo del 2020, senza limitarsi a ricalcare ciò che ha funzionato al cinema. Ma in fondo ogni generazione finisce per affezionarsi alla "propria" versione della storia. Forse, per i più giovani, l'amore per Twilight comincerà proprio da qui.