Di fronte alle polemiche sollevate dalla serie Netflix Tredici, accusata di essere responsabile dell'aumento dei suicidi tra gli adolescenti, il creatore dello show ha deciso di dare una risposta chiara e netta. Il creatore e showrunner di Tredici Brian Yorkey ha respinto con decisione le preoccupazioni su un possibile legame tra lo show e l'aumento del tasso dei suicidi tra adolescenti.
Secondo uno studio supportato dal National Institutes of Health e diffuso lo scorso aprile, il tasso dei suicidi nella fascia 10-17 anni negli USA, specialmente tra gli adolescenti maschi, è aumentato del 28,9 percento nel mese successivo al debutto della serie Netflix rispetto ai precedenti cinque anni. Lo show che parla di bullismo, diversità e violenza sessuale è stato additato come colpevole visto che racconta la storia del suicidio della studentessa Hannah Baker.
I ricercatori hanno specificato di non poter trovare un legame casuale tra l'uscita di Tredici e i cambiamenti nella percentuali dei suicidi e di non poter escludere la possibilità che eventi esterni di altra natura abbiano influenzato la percentuale dei suicidi in quello stesso periodo. "E' sempre difficile comprendere la correlazione con questi tipi di studi, dal momento che non sai chi ha guardato la serie tv o ne ha sentito parlare su giornali e tv" hanno specificato Brian Yorkey e la consulente dello show, la psichiatra Rebecca Hedrick su Hollywood Reporter. "Gli esperti concordano che molti fattori possono intervenire nella vita di un adolescente per spingerlo a un gesto estremo."
Tredici: tra suicidio e bullismo, perché la nuova serie Netflix è un teen drama duro e realistico
Uno studio dell'Università della Pennsylvania uscito ad aprile aveva suggerito che i giovani della fascia 18-29 anni che hanno guardato entrambe le stagioni di Tredici erano meno favorevoli a confessare pensieri suicidi e autolesionismo rispetto a coloro che non avevano visto lo show. Secondo Brian Yorkey, però, la serie "stimola il dialogo tra genitori, studenti ed esperti di patologie mentali sul suicidio giovanile, depressione e bullismo. Depressione e suicidio sono aumentati negli ultimi anni, è importante parlarne, evitare che diventi un tabù che stigmatizza le persone e impedisce loro di chiedere aiuto. Tredici non è la prima serie tv che affronta questi temi e non è la prima serie tv che mostra atti di violenza espliciti. Ma crediamo di averlo dato uno sguardo onesto su bullismo, violenza sessuale e suicidio che ha aiutato il mondo a parlarne".