Chi mostra affinità nei confronti dell'immaginario horror è ben consapevole dell'importanza di leggende metropolitane e dei racconti in campeggio attorno al fuoco. The Midnight Man è uno di quei titoli che basano la loro forza proprio attorno ad icone del genere. In modo particolare, ad aver influito notevolmente sul film diretto da Travis Zariwny sono i cosiddetti creepypasta, ovvero la variante online delle vecchie leggende metropolitane o dei racconti in campeggio che animano le nottate attorno al fuoco.
Presentato in anteprima mondiale in Canada, The Midnight Man è stato distribuito a livello globale soltanto nel 2018 e può vantare la presenza nel suo cast di Lin Shaye, autentico volto iconico dell'horror americano, forte della sua partecipazione in progetti quali Nightmare - Dal profondo della notte, Critters - Gli extraroditori, Ouija, Tales of Halloween e, in modo particolare, Insidious, saga che ha contribuito a rendere nota al grande pubblico. La particolarità di The Midnight Man risiede nella forte influenza ricevuta dai cosiddetti creepypasta, la variante web delle vecchie leggende metropolitane e dei racconti in campeggio che animano le nottato attorno al focolare.
Il film con Lin Shaye è caratterizzato dalla presenza di un prologo ambientato nel 1953 e incentrato sull'evocazione di un essere spettrale da parte di tre bambini. Tra questi sopravvive soltanto Anna che, invecchiata, si troverà ad affrontare nuovamente l'Uomo della Mezzanotte. Prima ancora di essere tratto da un creepypasta, The Midnight Man è il remake di Midnight Man, low budget irlandese diretto nel 2013 da Rob Kennedy. Alla base di questo ulteriore film si colloca proprio la leggenda metropolitana del gioco di mezzanotte, racconto raccapricciante connotato da tematiche horror derivato dalla pratica del copypasta, ovvero della diffusione virale su Internet.
Si è iniziato a parlare del genere nel 2006. Il vero apice, però, è stato raggiunto nel 2010, anno in cui sulla copertina del The New York Times fu pubblicato un articolo inerente al fenomeno che spopolava sulla rete. L'influenza del fenomeno fu presa ancora più in considerazione successivamente all'omicidio di una loro coetanea da parte di due ragazzine del Wisconsin che volevano dimostrare l'esistenza di Slender Man. Shira Chess dell'Università della Georgia ha paragonato i creepypasta a eventi di tipo folcloristico che, anziché essere tramandati oralmente come fiabe, miti e racconti, diventano noti per mezzo dei meccanismi di viralità online.