Gina Carano torna a parlare del licenziamento dalla serie Disney+ The Mandalorian svelando un nuovo retroscena. L'attrice ha rivelato di essere stata esclusa dall'attività promozionale della seconda stagione dopo essersi rifiutata di usare un testo scritto da Lucasfilm per scusarsi pubblicamente per l'uso di un pronome sbagliato.
Il 10 febbraio Gina Carano ha appreso dal social media di essere stata licenziata da Lucasfilm in seguito a un controverso post in cui l'attrice, fervente trumpiana, paragonava il clima politico americano contro i Repubblicani alle persecuzioni naziste contro gli ebrei.
Da tempo i fan avevano lanciato sui social l'hashtag #FireGinaCarano chiedendo a Disney il licenziamento dell'attrice per le sue numerose discutibili uscite sui social a difesa di Trump e delle sue politiche. Ma l'attrice non tace e svela un episodio che aveva già creato attrito con Lucasfilm a seguito di una sua uscita:
"All'inizio dello scorso anno, prima dell'uscita di The Mandalorian, volevano che usassi le loro esatte parole per scusarmi sull'uso errato di un pronome. Ho rifiutato l'offerta e ho scritto di persona le scuse. Ho messo in chiaro che non volevo affatto deridere la comunità transgender, stava solo attirando l'attenzione sugli abusi della mafia nel costringere le persone a mettere pronomi nella loro biografia."
Secondo Gina Carano, la reazione di Lucasfilm è stata quella di escluderla dall'attività promozionale della seconda stagione di The Mandalorian, come rivela alla ex reporter del New York Times Bari Weiss: "È stato straziante, ma non volevo rovinare il duro lavoro di tutti coloro che hanno collaborato al progetto quindi ho detto ok. Quella è stata l'ultima volta in cui sono stata contattato per qualsiasi tipo di dichiarazione pubblica o di scuse da Lucasfilm. Ho scoperto attraverso i social media, come tutti gli altri, di essere stata licenziata".