The Lost King, il film accusato di diffamazione: la decisione del giudice

I produttori del film di Stephen Frears sono finiti in tribunale a causa della denuncia di un uomo.

Sally Hawkins e Steve Coogan in una scena di The Lost King

Un giudice dell'Alta Corte del Regno Unito si è espresso sulla causa nei confronti dei produttori del film The Lost King di Stephen Frears, con protagonisti Sally Hawkins e Steve Coogan, sulla ricerca e il ritrovamento dei resti di Re Riccardo III a Leicester nel 2012.

La causa è stata intentata da Richard Taylor, un ex dipendente della University of Leicester, nei confronti di Coogan, che figura tra i produttori, la sua casa di produzione Baby Cow e la casa di distribuzione Pathe. La sentenza è arrivata nelle ultime ore dal tribunale inglese.

Verdetto preliminare

Nella giornata di venerdì, il giudice ha stabilito che The Lost King era diffamatorio nei confronti di Taylor, che ha ottenuto un giudizio preliminare, il che significa che la causa può procedere verso un processo completo. Coogan, Baby Cow e Pathe potranno difendere la loro posizione e la rappresentazione sullo schermo.

The Lost King 5
Steve Coogan e Sally Hawkins in una scena di The Lost King

La diffamazione riguarderebbe il personaggio interpretato nel film da Lee Ingleby. The Lost King è scritto da Steve Coogan e Jeff Pope, e racconta la ricerca di Philippa Langley (Sally Hawkins) per trovare lo scheletro del controverso sovrano sotto un parcheggio a Leicester.
Richard Taylor sostiene di essere stato rappresentato come una persona subdola nel 'manipolare la presentazione pubblica delle informazioni sulla scoperta, al fine di ingiustamente nascondere il vero ruolo di Philippa Langley e prendersi il merito che le spettava di diritto'.

Il giudice Lewis nella sentenza preliminare ha dichiarato:"Il signor Taylor è stato ritratto per tutto il film in una luce negativa. In nessun momento è stato mostrato in modo che potesse essere descritto come positivo o anche solo neutrale. Sebbene una singola scena possa non superare di per sé la soglia della serietà, nel suo insieme il film esprime un potente commento sul querelante e sul modo in cui si è comportato nell'esercitare un ruolo professionale di alto livello per un'università".