Le prime recensioni e reazioni nei confronti di The Last of Us, la nuova serie HBO attualmente disponibile su Sky e NOW, sembrano far ben sperare nei confronti del presente e del futuro. Basandosi sull'omonima serie di videogiochi, questo show si prefigge l'obiettivo di narrarne le vicissitudini partendo da una storia che gli appassionati conoscono bene. Craig Mazin, uno dei due showrunner, ha rivelato qualche dettaglio in più sull'infezione fungina cui assisteremo.
(Proseguire nella lettura porterà ad alcuni
spoiler
della serie).
Chi ha giocato ai videogiochi lo sa bene, al centro di The Last of Us troviamo una vera e propria pandemia globale innescata da una particolare varietà di fungo (il Cordyceps). Gli eventi della serie, come anche quelli dei giochi, hanno luogo 20 anni dopo che l'infezione si è diffusa, trasformando gli esseri umani in "zombie" famelici suddivisi in più tipologie.
Durante una recente intervista con The Hollywood Reporter Craig Mazin ha rivelato che questo fungo esiste sul serio in natura, anche se non ha alcun effetto sugli esseri umani, infettando solamente flora e fauna: "È reale nella misura in cui tutto ciò che questo fungo causa, lo causa sul serio [anche se non agisce sugli umani]. Si tratta di qualcosa che esiste da sempre. Ci sono alcuni documentari straordinari e anche piuttosto terrificanti. Ora, cosa succederebbe se si evolvessero ed entrassero in noi? - da un punto di vista puramente scientifico ci farebbero esattamente quello che fanno alle formiche? Non credo. Ne dubito. D'altra parte l'LSD e la psilocibina provengono dai funghi. Quando ho parlato con John [Hannah] di questa cosa mi sono limitato a dirgli: 'Quello che stiamo facendo in questa scena è dire alla gente che il fungo è sempre stato qui'".
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Neil Druckmann, co-showrunner della serie e creatore di The Last of Us videogioco, si è ispirato proprio a un documentario nel creare la sua infezione e il mondo narrativo che gli appassionati hanno imparato ad amare e temere.