The Irishman, Guillermo del Toro: "È un capolavoro! Andate a vederlo nei cinema"

Guillermo del Toro ha lodato su Twitter il film The Irishman diretto da Martin Scorsese, invitando i suoi follower ad andare nei cinema.

The Irishman, il film diretto da Martin Scorsese, ha tra i suoi fan anche Guillermo del Toro che ha condiviso una lunga recensione per invitare i suoi follower ad andare a vederlo nelle sale.

Il regista premio Oscar Guillermo del Toro ha scritto ben 13 tweet su The Irishman scrivendo: "Per prima cosa il film si connette con la natura in stile epitaffio di Barry Lyndon. Parla delle vite che sono arrivate e se ne sono andate, con tutti i loro tumulti, il dramma e la violenza, e il rumore e la perdita... e di come invariabilmente svaniscono come tutti noi", compiendo poi una citazione che ricorda quale sia il destino di tutti gli esseri umani.

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Del Toro prosegue poi dichiarando: "Il film è un mausoleo di miti: un monumento funebre che si erge per spezzare le ossa che si trovano sotto. Granito ideato per durare ma al suo interno ci trasformiamo lo stesso in polvere. Si tratta dell'anti My Way (suonata in ogni matrimonio gangster al mondo). Hanno avuto più di un rimpianto. Non si può tornare indietro e tutti alla fine affrontiamo il bilancio".

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Il regista sottolinea: "Mi ricordo che in un documentario su Rick Rubin si spiegava come Johnny Cash che cantava Hurt (avendo vissuto e perduto ed essendo andato all'inferno e poi ritornato) desse al brano una dimensione che all'epoca non poteva avere nella voce del giovane Trent Reznor (anche se l'aveva composta lui). Questo film è così. Scorsese ha iniziato mano nella mano con Schrader, quando erano ragazzi, ammirando Bresson. Questo film trasforma magicamente tutti i miti gangster in rimpianti. Tu vivi questo film. Non cerca mai di essere sexy o violento. Non ha mai l'intento di fare spettacolo. E tuttavia è spettacolarmente cinematografico. Il film trasmette inesorabilmente la sensazione di una crocifissione, dal punto di vista di Giuda. Ogni stazione è permeata da umorismo e un senso di banalità - futilità. I personaggi sono introdotti con i loro epitaffi pop-up sovraimpressi sullo schermo: "Muoiono in questo modo". Non avrei mai pensato che avrei visto un film in cui avrei fatto il tifo per Jimmy Hoffa, ma l'ho fatto, forse perché alla fine, come accade con i Kennedy, ha rappresentato anche la fine di un'importanza maestosa post-guerra in America".

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Guillermo del Toro ha quindi lodato le interpretazioni dei protagonisti del film definendo la performance di Joe Pesci minimalistica, autoritaria e "come un buco nero che attrae i pianeti". Il regista ha poi aggiunto: "Robert De Niro mi ha sempre affascinato quando interpreta dei personaggi che vanno oltre il loro vero peso - o intelligenza - ed è per questo che l'ho così tanto amato in Jackie Brown. Un interessante transfer tra questi personaggi: Pesci - che ha interpretato il mostro machiavellico, riconquista un'innocenza senile, un oblio benigno. E il personaggio di De Niro - che ha agito in assenza di morale - conquista abbastanza consapevolezza da provare una solitudine amara. Credo che si ottenga quello se incrociamo le nostre trasgressioni con ciò che proviamo negli ultimi tre minuti della nostra vita quando tutto diventa chiaro: i nostri tradimenti, le nostre grazie salvifiche e la nostra definitiva piccolezza. Questo film mi ha trasmesso quella sensazione".

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Del Toro ha concluso le sue lodi a The Irishman scrivendo: "Questo film ha tuttavia bisogno di tempo. Deve essere affrontato come un vero lutto. Arriverà in fasi... credo che la maggior parte del suo potere si farà spazio nel corso del tempo e provocherà una vera comprensione. Un capolavoro. Il perfetto corollario de Il Padrino e Casino. Guardatelo. In un cinema. Questo film è rimasto nella fase di sviluppo nella cassaforte di uno studio cinematografico così a lungo... averlo qui, ora, è un miracolo. E, a proposito, le tre ore più rapide mai trascorse in un cinema. Non perdetelo!".

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La sinossi ufficiale di The Irishman anticipa che Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci saranno protagonisti di un'epica saga sulla criminalità organizzata nell'America del dopoguerra, raccontata attraverso gli occhi del veterano della Seconda Guerra Mondiale, Frank Sheeran - imbroglione e sicario - che ha lavorato al fianco di alcune delle figure più importanti del 20° secolo. Il film racconta, nel corso dei decenni, uno dei più grandi misteri irrisolti della storia americana, la scomparsa del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa, e ci accompagna in uno straordinario viaggio attraverso i segreti del crimine organizzato: i suoi meccanismi interni, le rivalità e le connessioni con la politica tradizionale.
Nel cast stellare del film, che verrà presentato il 21 ottobre alla Festa del Cinema di Roma, ci sono anche Harvey Keitel, Ray Romano, Bobby Cannavale, Anna Paquin, Stephen Graham, Stephanie Kurtzuba, Jack Huston, Kathrine Narducci, Jesse Plemons, Domenick Lombardozzi, Paul Herman, Gary Basaraba, Marin Ireland.