Ezra Miller sembra non tornerà nei film tratti dai fumetti della DC dopo The Flash, il film diretto da Andy Muschietti.
Il CEO di Warner Bros Discovery, David Zaslav, deve infatti affrontare le decisioni rese necessarie dai comportamenti e dai problemi legali dell'interprete di Barry Allen.
Lo studio ha intenzione di puntare molto sul futuro del DC Universe e The Flash sembrava un ottimo punto di partenza. Ora, tuttavia, i problemi di Ezra Miller sembra stiano portando alla scelta di diminuire di molto la promozione del film e di non effettuare nessun tour promozionale, forse persino a far distribuire il lungometraggio su HBO Max.
Una fonte vicina a Warner Bros ha inoltre confermato che la presenza nei futuri progetti legati al DC Univers di Ezra Miller è già esclusa.
Il sito riporta le dichiarazioni di una persona informata sulla situazione in cui si spiega anche quali sarebbero le speranze di Zaslav: "Si spera che lo scandalo rimarrà di basso livello prima che venga distribuito il film e che tutto vada per il meglio".
La situazione di Ezra Miller sembra particolarmente complicata tra risse, arresti e persino l'accusa di aver usato "violenza, intimidazione, minaccia di compiere atti violenti, paranoia, paura, droghe e altro" per mantenere il controllo sull'adolescente non binario Tokata Iron Eyes che avrebbe incontrato l'attore quando aveva solo 12 anni. I genitori della presunta vittima, che ora ha 18 anni, sostengono che Miller abbia persino pagato viaggi a Londra, Vermont, New York, California e Hawaii per controllare e fare il lavaggio del cervello a Tokata che, invece, su un post via social ha difeso la star dichiarando la sua delusione per il comportamento dei genitori e sostenendo che si tratta della sua vita e di decisioni prese in modo autonomo.