Dopo aver diretto Rogue One, acclamato spinoff di Star Wars, Gareth Edwards è tornato a immergersi nelle atmosfere sci-fi, questa volta con un film nuovo di zecca: The Creator. Il regista ha scelto come timeline il 2070, ma in una recente intervista ai microfoni di Cinema Daily US ha ammesso di essersi sentito un'idiota per aver involontariamente predetto l'ascesa dell'intelligenza artificiale e non aver scelto il 2023 come ambientazione.
"Non volevo scrivere una data per il film perché persino Kubrick l'aveva sbagliata. Ho fatto un po' di conti e ho scelto il 2070. Ora mi sento un idiota perché avrei dovuto scegliere il 2023. Tutto quello che è successo negli ultimi mesi o anni è spaventosamente strano, soprattutto quando lo mostriamo ora. Quando abbiamo proposto il film allo studio, l'idea della guerra con l'intelligenza artificiale, tutti volevano conoscere i retroscena. Beh, aspettate. Perché dovremmo essere in guerra con l'AI? È come se fosse stata bandita perché è andata male. Ma perché vietare l'AI? Sarà grandiosa e bla, bla, bla. Si trattava di una serie di idee che dovevano essere messe in piedi per far sì che l'umanità rifiutasse questa cosa e non ne fosse contenta".
The Creator: per la critica è il miglior film fantascientifico dell'anno: "Tra Akira e Terminator 2"
The Creator, arrivato nelle sale italiane il 28 settembre, sta ottenendo elogi dalla stampa internazionale con alcuni che lo stanno definendo un "capolavoro di fantascienza originale". Tra le varie reazioni online, possiamo leggere: "The Creator è sorprendentemente bello. Il miglior film dell'anno e il miglior film di fantascienza degli ultimi anni".
Ci sono piani per un sequel?
Gareth Edwards ha dichiarato di preferire i racconti autoconclusivi e che non ha in mente un sequel di The Creator. "Se qualcuno venisse da me e dicesse: 'Vogliamo un sequel'. Sarebbe davvero un problema, ma non è in programma un sequel. No".