Anche il Mago del Brivido si spaventa. Stephen King ha svelato il motivo per cui ha trovato così spaventoso The Blair Witch Project, il film found-footage del 1999 che ha rivoluzionato il concetto di horror.
Quando The Blair Witch project - Il mistero della strega di Blair è uscito circa 20 anni fa si è rapidamente trasformato in un fenomeno modificando la percezione dei film horror e dando vita a un vero e proprio genere (con le conseguenti parodie). A quanto pare il film ha avuto un notevole impatto sullo stesso Stephen King, come ha dichiarato lo scrittore del Maine a Bloody Disgusting in occasione della ripubblicazione del suo classico saggistico Danse Macabre:
"C'è una cosa da dire su Blair Witch: quella dannata cosa sembra reale. Per questo motivo, è come il peggior incubo mai avuto, quello da cui ti svegli ansimando e urlando perché eri stato sepolto vivo e alla fine scopri che il gatto era salito sul letto e si era addormentato sul tuo petto".
Il caso The Blair Witch Project: il grande bluff che ha fatto storia
The Blair Witch Project ha gabbato lo spettatore presentandosi come un normale documentario. All'epoca la tattica di marketing usata era nuova e ha spiazzato il pubblico creando grande scalpore e facendo diventare il film un vero e proprio caso. Quando l'horror viene percepito come reale, l'effetto è davvero spaventoso, come ammette lo stesso King:
"Per me Blair Witch parla di follia, che cosa esiste anche nelle menti più sane? Il materiale diventa sempre più convulso, i tagli sempre più strani, la conversazione è sempre più disconnessa dalla realtà. Man mano che il film si avvicina alla fine del suo breve corso, il video scompare per lunghi tratti come se la razionalità scomparisse dalla mente di un uomo o di una donna che stanno perdendo il contatto con la realtà".