Come se non bastasse il tema scottante in vista delle elezioni presidenziali, c'è una scena di The Apprentice, il film sull'ascesa del giovane Donald Trump in concorso a Cannes 2024, che ha scatenato una bufera di polemiche.
Nella scena in questione Trump (interpretato da Sebastian Stan) getta violentemente a terra l'allora moglie Ivana (Maria Bakalova) e consuma un rapporto sessuale non consensuale con lei. Nella scena controversa, Ivana presenta scherzosamente al marito un libro sui meriti dell'orgasmo femminile. Ma la situazione si complica quando un Trump disinteressato dice a sua moglie che non è più attratto da lei. Scoppia una lite furiosa e poi Trump la getta a terra, stuprandola e dicendo con un ghigno feroce: "È quello il tuo punto G? L'ho trovato?"
Le reazioni infastidite del pubblico di Cannes
La scena contenuta nel film di Ali Abbasi ha turbato non poco gli animi. Tra le reazioni riportate da Variety dopo la premiere ufficiale vi è quella di una giovane donna che ha definito la scena "disgustosa" definendola "uno stupro". Concorde un'altra spettatrice, che ha parlato di "inquietante violenza sessuale".
Ma vi sarebbero reazioni ben più pesanti di quelle dei semplici spettatori. Sempre secondo Variety, Dan Snyder, ex proprietario dei Washington Commanders e finanziatore di The Apprentice, non sarebbe soddisfatto del film perché aveva avuto la falsa impressione che sarebbe stato un ritratto lusinghiero di Donald Trump. Dopo aver visto un montaggio provvisorio del film, Snyder era furioso per il ritratto dell'ex presidente.
Di cosa parla The Apprentice
Diretto da Ali Abbasi, il film descrive l'ascesa di Trump da insicuro novellino nel settore immobiliare negli anni '70 a trionfante imprenditore a metà degli anni '80. Nel tentativo di evitare controversie, la storia delle origini di Trump si apre con la dichiarazione di non responsabilità poiché la storia si basa su eventi realmente accaduti, ma che alcuni nomi dei personaggi sono stati cambiati.
A fianco di Sebastian Stan nei panni di Donald Trump, altre due figure chiave del film sono Jeremy Strong nel ruolo di Roy Cohn e Maria Bakalova in quello di Ivana Trump, personaggi entrambi defunti.
La scena dello stupro non è l'unica sequenza discutibile presente nel film. Il candidato presidenziale è raffigurato mentre assume anfetamine, si sottopone a liposuzione e viene sottoposto a un intervento chirurgico per rimuovere la sua zona calva. Sebbene Roy Cohn lo abbia trasformato da signor nessuno in un magnate, Trump non mostra lealtà verso il suo mentore quando quest'ultimo sta morendo di AIDS. In una scena, il famigerato ex presidente germofobico fa disinfestare la sua casa dopo che Cohn se n'è andato.