James Cameron nutre un grande rimpianto legato al franchise di Terminator. La saga fantascientifica nata nel 1984 esplor gli sforzi dell'umanità per fermare un'intelligenza artificiale nota come Skynet che ha spazzato via il mondo in futuro con l'uso di cyborg programmati per uccidere gli umani sopravvissuti il Giorno del Giudizio nucleare. Arnold Schwarzenegger è stato il volto del franchise di Terminator nei suoi sei film, interpretando varie versioni del modello T-800 Terminator, con i primi due lungometraggi considerati classici del genere.
Parlando con Esquire, James Cameron ha rivelato il suo più grande rimpianto legato proprio alla rappresentazione e all'uso delle armi nel film:
"Ripenso ad alcuni film che ho realizzato, non so se vorrei farli adesso. Non so se vorrei feticizzare le armi, come ho fatto nei film di Terminator più di 30 anni fa, nel nostro mondo attuale. Quello che sta succedendo con le armi nella nostra società mi fa rivoltare lo stomaco".
Sia il primo Terminator che Terminator 2 - il giorno del giudizio presentano scene memorabili in cui il personaggio titolare di Schwarzenegger si trastulla con alcune potenti armi e passa il tempo a pulirle e utilizzarle nei suoi vari obiettivi, che si tratti di uccidere Sarah Connor o proteggere suo figlio John. Inoltre, con gran parte dell'azione del franchise incentrata sugli scontri a fuoco tra i Terminator e i loro avversari umani, rimuovere le armi dalla formula in vista di reboot futuri non sembra un compito tanto facile.