James Cameron ha rivelato di aver lavorato alla storia di Terminator 2 - il giorno del giudizio dopo aver assunto dell'ecstasy. L'action sci-fi muscolare realizzato nel 1991 compie trent'anni e il suo autore svela i retroscena del successo di pubblico e critica che ha conquistato ben quattro Oscar.
Il grande successo, per James Cameron, è arrivato nel 1984 col primo Terminator, che lo vide scommettere sull'ex bodybuilder Arnold Schwarzenegger per il ruolo del cyborg assassino che proviene dal futuro. Con un budget di 6,4 milioni di dollari, risibile rispetto alle cifre a cui è abituato Cameron oggi, il film si è trasformato in un hit incassando oltre 78 milioni nel mondo. Ma è stato l'arrivo del sequel, Terminator 2 - il giorno del giudizio, sette anni dopo a cambiare il corso delle carriere di Cameron e Schwarzenegger.
Terminator, chi sono i cyborg, profeti del futuro?
Nel corso di un'intervista con The Ringer, James Cameron ha svelato i retroscena della genesi di Terminator 2 confessando di essere strafatto di ecstasy mentre lavorava all'idea per il sequel nato da una combinazione tra gli effetti della droga e una canzone di Sting:
"Ricordo me ne stavo lì, sotto effetto dell'ecstasy, a scrivere appunti per Terminator, e sono stato colpito dal testo del brano di Sting che diceva 'Spero che anche i russi amino i loro figli'. Ho pensato 'L'idea di una guerra nucleare è cos' antitetica alla vita stessa' Da qui è nata l'idea del personaggio di Edward Furlong, John Connor".