Il fascino del male colpisce ancora. L'arrivo su Netflix di una docu-series dedicata al celebre serial killer Ted Bundy ha acceso i riflettori sulla piattaforma streaming, solleticando la morbosità degli spettatori e l'interesse delle spettatrici. Ted Bundy, stupratore e serial killer che ha confessato l'omicidio di 36 donne, ma potrebbe essere responsabile di oltre 100 delitti, è noto all'opinione pubblica non solo per la sua efferatezza, ma anche per la sua avvenenza.
Netflix ha notato le discussioni degli utenti collegate all'arrivo della docu-series Conversations with a Killer: The Ted Bundy Tapes e ha deciso di metterli in guardia twittando: "Ho seguito i commenti sull'avvenenza di Ted Bundy e vorrei ricordare gentilmente a tutti che ci sono migliaia di uomini sexy sulla piattaforma - e quasi tutti non sono omicidi seriali".
Il tweet di Netflix arriva poco dopo l'uscita del trailer di Extremely Wicked, Shockingly Evil and Vile, biopic che vede Zac Efron nei panni di Ted Bundy ed è nell'occhio del ciclone per il modo edulcorato in cui viene rappresentato il killer seriale.
Dopo la premiere al Sundance Film Festival alcuni giornalisti hanno accusato il film di glorificare il killer. Bran Tallerico scrive: "Un film che non aderisce mai a punto di vista, e sembra affascinato da Ted durante il processo. Guardate il documentario piuttosto".
Severo anche il giudizio di Billy Jensen che invita a ricordare le vittime di Bundy.
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