Movieplayer.it si è recato all'anteprima romana del discusso Tatanka, pellicola diretta da Giuseppe Gagliardi e ispirata a un racconto di Roberto Saviano contenuto nella raccolta La bellezza e l'inferno. Oggetto del racconto è la riscossa a suon di pugni di Clemente Russo, esempio per una volta positivo emerso dalla provincia campana grazie a una dedizione verso lo sport che lo ha portato a conquistare la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Pechino del 2008. Russo, originario di Marcianise, è stato scelto come protagonista del film che sceglie di operare uno scarto in direzione della fiction raccontando la storia di Michele e Rosario, due amici e coetanei che vivono a Marcianise, in un territorio dove il lavoro nero, l'affiliazione mafiosa, la guerra di clan, lo sfruttamento e il racket la fanno da padrone. L'unica via di fuga per i due sembrerebbe proprio il pugilato, così mentre Michele troverà il suo riscatto nella boxe, vincendo nel 2007 il titolo dei pesi massimi a Chicago, Rosario si perderà diventando un boss mafioso.
In una serata di gala ricca di personaggi importanti giunti a Roma per festeggiare il cast del film, il regista Giuseppe Gagliardi si è concesso al microfon dell'inviato di Movieplayer.it Samuele Zanframundo per raccontare dal suo punto di vista la complessa esperienza sul set al fianco di veri boxeur che, tra l'altro, ha fruttato al suo protagonista una sospensione di sei mesi dal corpo delle Fiamme Oro, di cui fa parte, a causa di alcune scene che mostrano la polizia pronta a usare metodi illeciti e brutali per combattere la criminalità. Tatanka, distribuito da Bolero Film, sarà nei cinema da stasera. Buona visione!