Ruby Rose non ha esitato a criticare duramente la scelta di Sydney Sweeney come protagonista del film Christy. Il progetto biografico dedicato alla vita e alla carriera di Christy Martin ha debuttato nelle sale americane con un deludente risultato ai box office, non andando oltre quota 1.3 milioni di dollari, e l'ex star di Batwoman sostiene che la colpa sia della sua collega.
L'attacco a Sydney Sweeney
In un post su Threads, Ruby Rose ha dichiarato: "Lo script originale di Christy era incredibile. Ti cambiava la vita. Ero coinvolta nel progetto con il ruolo di Cherry. Tutte le persone avevano avuto esperienze legate al materiale al centro del film. La maggior parte di noi era realmente gay. Si tratta di parte del motivo per cui ho continuato a recitare. Capita continuamente di perdere dei ruoli".
L'attrice ha quindi continuato attaccando Sydney Sweeney, sostenendo che la sua reazione dopo il flop sia stata che ha "girato il film per la 'gente'". Ruby ha sottolineato: "Nessuna persona tra la 'gente' vuole vedere qualcuno che la odia andare in giro pretendendo di essere noi. Sei una cretina e hai rovinato il film. Punto. Christy meritava di meglio".
Ruby, in un post successivo, non ha esitato a ribadire il suo punto di vista esclamando: "Cazzo! "Cretina" è un termine abilista? Pensavo significasse creatura in inglese antico. Mi pento di averlo scritto e avrei dovuto dire semplicemente psicopatica".
Rispondendo a un commento al suo post in cui veniva difesa Sydney sostenendo che si tratta di un attacco solo perché l'attrice è repubblicana, Rose ha risposto che sostiene abbia mentito sostenendo che ha girato il film per l'importanza della storia, prendendo le decisioni solo pensando in modo strategico agli affari. Ruby ha inoltre aggiunto: "Non mi piacciono le persone che si rifiutano di condannare la supremazia bianca".
Le risposte in difesa della star
Tra i commenti al post pubblicato su Threads in tanti hanno difeso la star di Euphoria, compresi alcuni giornalisti che sostengono di aver parlato con Christy Martin e che la campionessa non è assolutamente d'accordo con l'opinione espressa da Ruby Rose.
Sydney, pochi giorni fa, aveva pubblicamente sostenuto il film sostenendo di essere orgogliosa di esserne la protagonista e di averlo voluto realizzare per l'impatto che può avere sul pubblico, in particolare sulle donne che potrebbero riconoscersi in quanto vissuto da Martin e trovare il coraggio di 'compiere il primo passo verso la propria sicurezza'.