Dopo tre lunghi anni il Sundance Film Festival 2023 torna ad essere un evento dal vivo. Le sue ultime edizioni, causa pandemia da Covid-19, sono state virtuali, quindi l'attesa per questo nuovo appuntamento è ancora più grande, specialmente per l'Italia che si presenta con due film: Le otto montagne e L'Immensità.
Il Sundance Film Festival 2023 si svolgerà a Park City dal 19 al 29 gennaio, con 99 lungometraggi iscritti nella sua scaletta, che al momento si snoda in una moltitudine di storie e generi differenti. L'edizione online del festival, invece, sarà fruibile a partire dal 24 gennaio, ricordandovi che tutti i film in concorso saranno recuperabili sul web.
Questa nuova edizione, come anche tutte le precedenti, si prefigge l'obiettivo d'incentivare i nuovi talenti nel panorama cinematografico odierno, mostrando anche qualche piccola chicca. Fra i grandi nomi in concorso troviamo, ad esempio, Nicole Holofcener con il suo You Hurt My Feelings, Sophie Barthes con The Pad Generation, Ira Sachs con Passages, Sebastian Silva con Rotting in the Sun e Justin Chon con Jamojaya.
Tra i titoli in concorso al Sundance Film Festival 2023 spuntano anche due pellicole italiane: Le otto montagne, diretto da Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen, che racconta la storia di un'amicizia d'infanzia a confronto con i cambiamenti della vita, (nel cast Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi, Elena Lietti), e L'immensità, diretto da Emanuele Crialese, la storia di una famiglia problematica nella Roma degli anni '70 (con Penélope Cruz, Vincenzo Amato, Luana Giuliani, Patrizio Francioni, Maria Chiara Gorett, Penelope Nieto Conti).
L'immensità, la recensione: Il mondo sospeso di Emanuele Crialese
"Dopo la pandemia abbiamo assistito a molti film che mostrano l'essere umano in procinto di rivalutare il suo attuale posto nel mondo, tentando di riunirsi coi sui simili come faceva un tempo", ha detto Kim Yutani, direttore della programmazione del Sundance Film Festival 2023, vedendo nel cinema attuale un mezzo per superare la paura e i blocchi del nostro presente. Fra i 115 registi debuttanti con il proprio lungometraggio si contano 35 donne quest'anno, confermando il Sundance come uno dei pochi grandi festival cinematografici a raggiungere - e superare - l'impegno per la parità di genere "5050 × 2020" annunciato a Cannes nel 2016.